Referendum sociali, ambientali e per la scuola di tutti

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Scuola
   
   

La legge di parità, aggirando il dettato costituzionale del "senza oneri per lo Stato" inserisce le scuole paritarie nel sistema scolastico nazionale prevedendo per questi istituti l'erogazione di finanziamenti pubblici.
La politica di sostegno alle scuole private non si limita soltanto al finanziamento pubblico, ma arriva anche a modificare lo status giuridico degli insegnanti. Infatti, grazie a questa legge, le scuole paritarie possono utilizzare il 25% del loro personale gratuitamente, tramite il volontariato o i contratti di prestazioni d'opera.
Nonostante il forte incremento di contributi pubblici (nel 2001 oltre 300 miliardi, il Governo Berlusconi ha stanziato altri 1000 miliardi per il 2002) le scuole private registrano una continua diminuzione di studenti (35% in meno nel quinquennio 1997-2001). Forte è il decremento nella scuola media e superiore (-36,2% e -39,4%) più attenuato invece è il decremento relativo alla scuola dell'infanzia (-4,8%).
Le condizioni di degrado ed insufficienza delle strutture scolastiche pubbliche (palestre, mense, laboratori, edifici), soprattutto nel sud, ma non solo, sono particolarmente gravi e richiedono consistenti interventi finanziari da parte dello Stato, tenuto conto che l'Italia è fanalino di coda tra i paesi europei per gli investimenti per l'istruzione. Le spese nel settore hanno subito un vero tracollo negli ultimi anni, compresi i governi di centro-sinistra, passando dal 13,6% di spesa a poco più del 5%.
La legge di parità quindi come madre di tutte le controriforme intervenute nella legislazione scolastica.
Sia chiaro una legge di parità non è di per sé incostituzionale, al contrario, essa potrebbe mettere ordine nel mucchio selvaggio dei diplomifici, che contribuiscono alla svalutazione del valore legale dei titoli di studio, riconoscendo la parità degli esiti e non la parità delle finalità o delle funzioni.
La legge di parità attribuisce l'istruzione pubblica al privato, stravolgendo quanto previsto dal dettato costituzionale per il quale le scuole pubbliche sono necessarie in quanto strutture istituzionalmente previste per la realizzazione dello sviluppo culturale e democratico del paese, e come tali aperte a tutti e caratterizzate dalla libertà di insegnamento; mentre le scuole private non sono necessarie, in quanto espressione di esigenze private, di tendenze, ma possono essere istituite con piena libertà aggiungendosi (non facendo parte) al sistema pubblico come possibile scelta alternativa e senza comportare spese a carico del bilancio pubblico.

Il referendum conserva il carattere di parità previsto dal III Comma dell'art.33 della Costituzione:


"…Enti e privati hanno il diritto di istituire scuole ed istituti di educazione, senza oneri per lo Stato…"


ACCESSO ALLA SCUOLA

SCUOLA PUBBLICA Tutti possono accedere alla scuola pubblica senza limitazione alcuna

SCUOLA PRIVATA L'iscrizione è subordinata all'accettazione dello specifico progetto educativo e della tendenza che caratterizza ogni singola scuola


QUALIFICAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE

SCUOLA PUBBLICA L'assunzione richiede il possesso del titolo di studio prescritto per lo specifico insegnamento e la relativa abilitazione
SCUOLA PRIVATA Si richiede una "idonea" qualificazione professionale, quindi si può prescindere dai requisiti richiesti per l'insegnamento nelle scuole pubbliche. In misura non superiore al 25% complessivo del personale le scuole private possono avvalersi di prestazioni volontarie di personale docente.

RECLUTAMENTO PERSONALE DOCENTE

SCUOLA PUBBLICA Le assunzioni sono disposte sulla base di concorsi pubblici ai quali tutti possono partecipare
SCUOLA PRIVATA Le assunzioni sono disposte per scelta da parte dei gestori subordinatamente all'accettazione dell'identità culturale dell'istituzione. Il reclutamento è quindi palesemente discriminatorio.

LIBERTA' DI INSEGNAMENTO

SCUOLA PUBBLICA Nella scuola pubblica è garanzia di pluralismo e quindi anche come rispetto dei diritti degli studenti, rappresenta il connotato essenziale e caratterizzante dell'istituzione
SCUOLA PRIVATA La libertà di insegnamento è subordinata alla libertà di istituire scuole di tendenza, il personale docente deve rispettare l'identità culturale della scuola, la libertà di insegnamento non può quindi configgere con le finalità educative del gestore della scuola, cioè con la tendenza confessionale e/o ideologica di quella scuola.


Modulo raccolta firme

Manifesto