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Prima elaborazione dei materiali CdO nazionale PRC del 14 e 15 gennaio 2023

La conferenza di organizzazione ha consentito di avviare un'indagine approfondita dell’organizzazione del partito del suo radicamento e anche delle sue sofferenze e fragilità.
La partecipazione registrata alla conferenza dimostra un partito ancora vitale che chiede di essere rinforzato e rinvigorito.

Abbiamo visionato complessivamente tra verbali e questionari più di 300 documenti su circa 435 pervenuti anche nelle ultime ore.
Dei 430 Circoli che hanno svolto l’ultimo Congresso circa 120 hanno inviato una qualche forma di report. Ci risulta che abbiano svolto conferenza molti più circoli (probabilmente in forma aggregata) il cui lavoro di raccolta dati è ancora in itinere. Delle 108 federazioni costituite, 60 hanno inviato materiali (43 già caricate), sono giunte poi informative sullo svolgimento di altre conferenze di cui al momento però non disponiamo dei verbali. Possiamo dire che quasi tutte le federazioni hanno svolto Conferenza. La prosecuzione del lavoro di raccolta dati ci permetterà di avere contezza dell'intero quadro. A questo si aggiungono 17 Assemblee regionali (di cui 9 hanno caricato il piano organizzativo): ancora da svolgere Lombardia e Lazio perchè impegnate nelle elezioni regionali.

Il rientro dei questionari e dei verbali è ancora in corso, per cui dalla loro lettura possiamo dare solo delle prime valutazioni che possono considerarsi indicative dello stato dell’organizzazione circolo/federazione/regionale. Anche la lentezza nel rientro, sicuramente dovuta a motivi contingenti (raccolta firme, slittamento della conferenza,..) rivela un elemento problematico riguardo la consuetudine e la pratica agli strumenti informatici: una parte minoritaria di circoli e federazioni ha un discreto livello di preparazione, mentre la lentezza e le difficoltà nel rientro dei dati ci dice che per gran parte il livello è ancora insufficiente e in qualche caso inesistente.

Questa Conferenza, che affidava a Regionali, Federazioni e Circoli, il caricamento online di verbali, questionari e relazioni, ha segnato un primo tentativo di acquisizione digitale dei dati che potrà essere esteso al tesseramento e ad altro, consentendo una rilevazione più puntuale e in tempo reale della struttura organizzativa del partito, necessità rilevata anche da diversi documenti delle conferenze territoriali.

Un invito a realizzare quanto previsto dallo Statuto articolo 10 comma 4. “Per consentire la piena partecipazione alle attività in rete, il partito promuove la formazione digitale delle iscritte e degli iscritti e lavora a rimuovere gli ostacoli di fatto all’accesso e al pieno utilizzo degli strumenti telematici. “

L’approfondimento delle schede per Conferenza di circolo, federazione e regionale ci offrirà una indagine dello stato del partito puntuale e inedita e per questo è impellente la necessità di non disperdere questo importante lavoro di mappatura e di continuare il lavoro di studio dei verbali anche nei prossimi mesi, per arrivare in tempi certi a una analisi compiuta da mettere a disposizione del partito tutto.

E’ la prima volta, in applicazione di una novità sostanziale dello Statuto, che le Conferenze regionali approvano i Piani organizzativi. Essi per diventare operativi dovranno essere approvati dalla Direzione, ma alcuni dati comuni si possono già evidenziare.

Riguardo alle novità introdotte dallo Statuto, nei verbali rientrati delle federazioni e nei verbali regionali ci sembra che non sia stato colta a pieno la novità dei nuclei che vengono rinforzati, dotati di autonomia di rappresentanza e finanziaria, ma alleggeriti dagli obblighi burocratici dei Circoli, come la nomina del Tesoriere e l’approvazione del bilancio.

Generalmente le Federazioni tendono a mantenere e confermare lo stato di organizzazione attuale. La proposta di riorganizzazione dei Circoli in Circoli comunali o sovracomunali, quando c’è, è dettata principalmente dalla diminuzione degli iscritti, mentre non viene progettata la riorganizzazione della loro vita a partire dal mantenimento del presidio territoriale: il nucleo. Il nuovo modello organizzativo del circolo comunale o sovracomunale potrebbe essere articolato in nuclei , eventuale direttivo del Circolo composto dai rappresentanti dei nuclei e Assemblea del Circolo partecipata da tutte/i compagne/i iscritti ai nuclei.
Invece tendenzialmente constatiamo le conferme di circoli comunali di poco più di dieci iscritti, in alcuni casi con un direttivo della metà degli iscritti. Una dimensione talmente ridotta che non consente ad esempio una platea soddisfacente per la discussione politica del circolo.

Maggior riscontro forse si ritrova nelle proposte di istituzione di circolo funzionale a scala comunale e regionale anche se ancora queste proposte rimangono nettamente minoritarie rispetto al tradizionale circolo territoriale. Forse non è ancora stata colta la possibilità della valenza doppia dell’iscrizione, sia al Circolo territoriale (congressuale), che al Circolo funzionale istituito dalla Federazione e previsto nel Piano operativo regionale, che generalmente non è sede di Congresso. Un altro degli aspetti che hanno rallentato la scelta dei circoli funzionali è probabilmente il timore che il circolo funzionale sottragga le poche forze di un circolo territoriale, dimostrazione che non si è colto appieno che il circolo funzionale valorizza gli attivisti nei circoli di tutto il comune, dell’area omogenea, della federazione o del regionale. Ossia riconnette compagne/i con competenze e pratiche che rimarrebbero altrimenti isolate e sopite nel proprio circolo, proprio per mancanza di forza.

Riguardo le problematiche ricorrenti di Circoli, Federazione e Regionali, si segnalano le tematiche relative al finanziamento del partito (anche con proposte operative), all'informazione e comunicazione sia internamente al partito, che verso l'esterno.

In particolare molti circoli e federazioni hanno profili fb (ed alcuni anche blog) che però segnalano forte disomogeneità comunicativa e difficoltà di aggiornamento. E’ evidente la necessità di affrontare con determinazione a tutto tondo il nodo della comunicazione.

Riguardo il tesseramento viene evidenziata la necessità di una piattaforma condivisa.

Il radicamento sociale è sottolineato come obiettivo dei circoli funzionali, dei gruppi di lavoro e dei coordinamenti per aree omogenee. Così come c’è rispondenza sui temi proposti:

  1. Iniziative per la pace
  2. Pratiche sociali, iniziative di difesa dei diritti del lavoro e contro il carovita;
  3. La costruzione a livello locale di Unione Popolare
  4. Tesseramento ed autofinanziamento

Alcune indicazioni in prospettiva:

  1. mantenere in essere l’attività del Gruppo di Lavoro della CdO per l’elaborazione del materiale della Conferenza. Completando il lavoro l’obiettivo è giungere ad una giornata seminariale di restituzione e discussione sui risultati.
  2. Produrre sin da subito giornate seminariali a livello regionale o di macroarea per illustrare le novità dello statuto, a cura del Gruppo di Lavoro CdO.
  3. Produrre entro il 2023 una piattaforma per la gestione dei dati e del tesseramento.

Marco Fars, Eliana Ferrari, Giancarlo Ilari, Monica Sgherri

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Conferenza nazionale di Organizzazione Rifondazione Comunista 2023

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