EMERGENZA ECONOMICA Tribuna XII congresso PRC - SE Paolo Walter Cattaneo La scelta tra le due mozioni è stata facile, la prima ha tutti i difetti possibili, è logorroica, molti firmatari sono responsabili dello stato del Partito ed è impregnata di molti aspetti intollerabili da correggere alla radice, però fa una certa autocritica, chiude la fase di UP e simili che ci hanno ridotto al lumicino negli ultimi 16 anni e restituisce al partito autonomia nel confrontarsi col resto del mondo politico. Però 16 anni per correggere una linea politica figlia di un lettura sbagliata della società e dell'elettorato sono inammissibili. La seconda è semplicemente impresentabile, le solite persone insistono nel proseguire una linea fallimentare dopo avere tentato di sciogliere il partito in UP, in pratica in PaP. Entrambe le mozioni hanno gravi carenze nelle proposte che hanno zavorrato il partito da anni. L'epidemia COVID19 ha mostrato carenze gravi nella cultura scientifica di molti iscritti e dirigenti. Ci sono stati non pochi casi di no-vax dichiarati tra gli iscritti e una confusa adesione ai movimenti no green-pass legittimando un atteggiamento antiscientifico figlio di una certa cultura verde. Peggio ancora l'insistenza sul rifiuto dell'energia nucleare, una posizione sbagliata nel 1987, insensata nel 2011, semplicemente ridicola oggi quando la priorità è la produzione di energia affidabile, stabile, a costi che permettano di alimentare un sistema industriale moderno e con emissione di gas serra praticamente zero. Un conoscenza minima dei problemi energetici porta a concludere senza dubbio che un sistema affidabile tutto basato sulle energie rinnovabili è praticamente impossibile. L'energia nucleare offre, oltre che energia affidabile e costi competitivi, posti di lavoro di qualità e ben retribuiti, è più naturalmente gestita dallo stato ed è di gran lunga quella che ha meno danni sia sui lavoratori che sull'ambiente. Ora infatti si sta sviluppando, anche in modo irrazionale, una forte opposizione contro le troppo installazioni di rinnovabili per l'eccessivo consumo di suolo che è intrinseco nella loro natura. A differenza dei ridicoli piani energetici copiati dai Verdi che parlano di sviluppo di fonti rinnovabili con numeri a caso, l'Italia deve programmare una rapida ripresa di costruzioni di centrali nucleari per almeno 10GW installati oltre che localizzare il deposito scorie in uno dei luoghi già identificati. I giovani manifestano un rinnovato interesse all'energia nucleare visto anche la catastrofe della Energie Wende tedesca che rischia di provocare un tracollo industriale in tutta Europa. Un altro aspetto criticabile è l'enfasi spropositata sui diritti civili, tutti ampiamente realizzati nella società moderna come era ovvio trattandosi di diritti liberali. Si inventa invece un inesistente patriarcato che ovviamente non esiste da molti decenni in qualunque società moderna. Sposa tesi come il transfemminismo e l'intersezionalità che sono invenzioni recenti di stampo anglosassone presentate come verità incontestabili e progressiste. L'intersezionalità è una teoria anti-marxista che svilisce il ruolo dei rapporti sociali come motore del conflitto sociale degradandoli a una componente come tante. Al fondo è una teoria liberale. Il transfemminismo è una teoria misogina che umilia le donne relegandole a una sottocategoria del mondo trans. Assieme al concetto di distinzione del genere dal sesso, è una teoria liberale ed antiscientifica che nega la biologia ed assolutizza l'ego dell'individuo. Tra l'altro la comunità femminista è estremamente variegata con opinioni molto forti diverse se non opposte su tutto, questa diversità è ignorata nei documenti e viene presentata come indiscutibile una autonominata ortodossia. Il Partito deve invece impegnarsi a contrastare questa deriva individualista e a combattere le leggi illiberali che la sostengono come il ddl Zan, l'intromissione degli uomini negli spazi femminili, sport in primo luogo e la degenerazione dell'utero in affitto in qualunque forma invece di consegnare questi temi alla destra.
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