EMERGENZA ECONOMICA
CAMPAGNA SOTTOSCRIZIONE STRAORDINARIA
Tribuna XII congresso PRC - SE
Betta Elena, Boniforti Paolo, Corsetti Grazia, Crotti Donata, Pietrangelo Eugenio, Rizzati Francesco, Rizzati Massimo, Scarpulla Antonio
Nel dibattito che attraversa la sinistra “radicale” crediamo manchi il giusto riconoscimento al Partito della Rifondazione Comunista, tante, forse troppe analisi, ma nessuna che riconosca la centralità del PRC per qualsiasi progetto alternativo.
Da ormai trent’anni, stiamo vivendo il più grande attacco del nemico di classe a livello globale.
Aggiungiamo poi, molteplici scissioni e scelte elettorali troppo volte arrivate sul filo di lana che non sono mai riuscite a coagulare i soggetti che si volevano rappresentare e nelle quali, il PRC ha sempre privilegiato le altre soggettività a scapito della propria.
Ebbene nonostante tutto questo, il PRC resta oggi, l’unico soggetto della sinistra “radicale” ad avere un corpo militante sull’intero territorio nazionale in grado di promuovere iniziativa politica, come in questi mesi nel movimento per la Pace e nella raccolta delle firme per il Referendum sull’Autonomia.
Questa presa d’atto da parte nostra si è poi accompagnata nell’ultimo periodo all’analisi del Documento Nazionale presentato come primo firmatario dal Segretario Acerbo.
Finalmente il PRC sceglie di uscire dalla comfort zone del minoritarismo e di affrontare il mare aperto del confronto a 360°; non si tratta di resa o abiura ma di un’analisi reale della società Italiana e del suo Governo.
Una società ripiegata su stessa, litigiosa, divisa tra dannati e salvati, che non crede più al valore delle elezioni ma rifiuta la lotta di piazza.
Una realtà italiana segnata da una presidente del Consiglio diretta emanazione del fascismo storico.
Fra le tante nefandezze fatte da questo Governo vogliamo sottolineare l’ultimo rapporto di Antigone: in 22 mesi di governo della destra i minori in carcere sono aumentati del 48% pur in assenza di una crescita della devianza giovanile.
Con la proposta di autonomia differenziata, con quella sul premierato, con l’attacco quotidiano alla Magistratura, col decreto sicurezza, si sta prefigurando una sorta di regime autoritario e reazionario che si prefigge, in ultima analisi, l’attacco e la riscrittura della Costituzione antifascista.
Per tutto questo riteniamo urgente la costruzione di un vero e proprio “Fronte Antifascista” di cui facciano parte anche i comunisti, portatori dei temi sociali, della Pace e dell’antiliberismo.
Sono dunque queste le motivazioni che ci hanno spinto, dopo anni di militanza apartitica a richiedere l’iscrizione al Partito della Rifondazione Comunista, coscienti
che la posta in gioco sia troppo alta per restare semplici spettatori o portatori di sola critica autoreferenziale e settaria.
Come scrive Marco D’Eramo nel suo ultimo saggio “Dominio”:
“Il lavoro da fare è immenso, titanico, da mettere spavento.
Ma ricordiamoci che nel 1947 i fautori del neoliberismo dovevano quasi riunirsi in clandestinità, sembravano predicare nel deserto, proprio come noi ora”.
Betta Elena
Boniforti Paolo
Corsetti Grazia
Crotti Donata
Pietrangelo Eugenio
Rizzati Francesco
Rizzati Massimo
Scarpulla Antonio
Sez.Lenin Municipio 6 Milano