Numero 56 - Gennaio 2002

Tesseramento 2002
La necessità di un nuovo impulso

Enzo Jorfida

Dopo le 10 giornate del tesseramento per il 2002 (dal 4 al 13 di novembre) numerosi Circoli hanno raggiunto risultati lusinghieri – arrivando in una sola giornata a ritesserare tutti gli iscritti dell’anno precedente – e con l’apertura del percorso per il V Congresso occorre impegnare tutte le nostre forze per arrivare alla data dei Congressi di circolo con la grandissima maggioranza degli aderenti al Prc che, con la tessera 2002, esercitano il diritto di partecipare a pieno titolo al dibattito ed alle scelte congressuali.
La campagna adesioni al Partito per il 2002 – iniziata ormai da tre mesi – deve vedere tutte/i le/i nostre/i militanti impegnati in una lavoro di riconferma dei nuovi iscritti, dei recuperati nonché di tutte/i quelle/i che da diversi anni sono iscritti. Ma anche di coloro che negli ultimi periodi non hanno avuto la tessera del Prc (in gran parte per il “semplice” motivo che nessuno è andato a chiedere loro di riscriversi).
L’attacco alle condizioni di lavoro e di vita, alle garanzie democratiche, ai diritti, è, nel nostro Paese, giunto a livelli elevatissimi.
Anche l’organizzazione del tesseramento deve saper parlare di questo.
Abbiamo, con il tesseramento 2001, fatto un avanzamento rispetto all’anno 2000. Nuovi circoli territoriali e di luogo di lavoro sono stati aperti nel 2001. Facciamo in modo che con la campagna di tesseramento 2002 anche questo aspetto trovi nuove conferme positive.
Occorre anche un maggior impegno – e laddove lo si è fatto, i risultati si sono visti – per elevare la quota di iscrizione (minimo 50mila lire, ovvero 25,82 euro).
L’adesione al Prc, l’impegno politico e organizzativo, il contributo all’autofinanziamento dei nostri Circoli e Federazioni rimane un fatto importantissimo non solo per il Partito, ma per elevare e migliorare la vita democratica del Paese.

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