Numero 49/50 - Aprile Maggio 2001

Elezioni e potenzialità
di radicamento del Partito

Molti dei compagni e delle compagne che hanno partecipato alla recente riunione dei responsabili di organizzazione dei Comitato Regionali ci hanno detto di una campagna elettorale fortemente condotta e con grande impegno da parte di molti settori del Partito. Un impegno che oltre nelle elezioni politiche si è dovuto sperimentare con importantissime elezioni di carattere comunale e provinciale. 

Questo lavoro, questa rinnovata capacità del Partito di organizzare migliaia e migliaia di iniziative è stata accompagnata qua e là (solamente qua e là, purtroppo) da un’adeguata iniziativa di sviluppo e rafforzamento del Partito. Ci sono molte località nelle quali nel corso o subito dopo nostre iniziative elettorali ci sono state iscrizioni al Partito a sottolineare un impegno militante che può andare oltre il gesto pur importantissimo del voto. Del resto questo sottolinea una valutazione che più volte è stata fatta e cioè quella che il nostro Partito cresce nel momento in cui si confronta con la politica, con il lavoro attorno ai grandi temi della società italiana, con la necessità di promuovere o partecipare a movimenti grandi o piccoli che siano. Viceversa deperisce quando si avviluppa in pratiche tutte interne o addirittura si fa prendere la mano da litigi e beghe che non hanno grande riferimento alla politica. 
E che ci sia la necessità di investire ancora di più sul Partito non c’è dubbio per alcuno e alcuna di noi. Lo abbiamo ripreso, il tema del Partito, nel corso del recente Comitato Politico Nazionale. Lo abbiamo fatto per dire delle critiche ma anche per sottolineare la straordinaria generosità con la quale i compagni e le compagni si sono buttati in una campagna elettorale difficile per molti motivi tra cui un incolmabile divario di mezzi a disposizione degli altri raggruppamenti e degli altri partiti. 

Ma proprio questo lavoro non solo utile per il Partito ma prezioso per il fatto che ha permesso la permanenza di una forza politica come la nostra (ricordiamocelo sempre: siamo tra le pochissime forze politiche ad aver superato lo sbarramento elettorale), proprio questo lavoro ci spinge a chiedere di andare oltre. Ci sono nel territorio nazionale vistose zone di non presenza o di non adeguata presenza del Partito. Basterebbe prendere in mano la tabella dei risultati nei vari comuni per vedere come ad un numero anche elevato di voti corrisponda l’assenza od una scarsa presenza dell’organizzazione del Partito. Che al di là del voto ci sono dunque nel Paese uomini e donne che possono essere mobilitati con continuità attorno al lavoro del nostro Partito. E certo che per mobilitare forze, forze giovani particolarmente, è necessario dotarsi di una cultura politica che faccia dell’apertura del Partito un modo abituale di lavoro. Che sia possibile lo sviluppo e il radicamento della forza organizzata del Partito non c’è davvero alcun dubbio. 

La presenza alle iniziative durante la campagna elettorale o alle nostre manifestazioni o alle Feste di Liberazione dimostra di una propensione di tanti e tante ad avere con noi un rapporto positivo e militante. Ora sta proprio a noi sviluppare una forte capacità di accoglienza. Stiamo in questi giorni lavorando alle iniziative e alla grande manifestazione contro il G8. Stiamo raccogliendo sul tema della lotta alla globalizzazione consensi e sviluppando rapporti con tante associazioni e gruppi che svolgono su questi temi una funzione importantissima. Non siamo soli, dunque e fortunatamente. 

Non siamo soli ma la presenza di un Partito come il nostro nel fronte antiglobalizzazione è un elemento forte di questo momento politico e a questo elemento forte molti guardano con grande interesse. 
Se faremo in modo che un interesse se non simile almeno non molto minore si possa avere anche per la vita e per il funzionamento concreto del nostro Partito allora potremo dire che la costruzione di un nuovo partito comunista di massa sarà più vicina.

Milziade Caprili

indietro