L'imbroglio liberista contro il lavoro autonomo
IL VOTO UTILE PER I LAVORATORI AUTONOMI
La realtà:
- Milioni di piccoli imprenditori e lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, agricoltori e terziario) che rispettano leggi e contratti di lavoro ed operano nella legalità sono costretti a pagare tasse e oneri sociali altissimi per colpa di chi abusa del lavoro nero e dell’economia sommersa.
- In Italia, ogni anno, l’economia sommersa e il lavoro nero sottraggono 500 mila miliardi all’economia legale; questo dato incide per il 27% sul PIL (la media europea è del 12%).
- La Pubblica Amministrazione con la sua gigantesca burocrazia si accanisce quasi sempre in modo insopportabile contro questo mondo (quello regolare) mentre chiude occhi, orecchie e bocca nei confronti delle illegalità diffuse in tutto il Paese.
Rifondazione Comunista propone:
- Lotta senza quartiere contro l’economia sommersa e il lavoro nero con la repressione efficace di questo fenomeno e l’inasprimento delle sanzioni; l’esatto contrario di quello che la destra liberista e la Confindustria vogliono fare.
- Una forte riduzione della pressione fiscale e degli oneri sociali per le piccole imprese che pagano correttamente le tasse e le retribuzioni ai lavoratori destinando a questo obiettivo le risorse recuperate dall’economia sommersa.
- La promozione di politiche efficaci e diffusi servizi alle piccole imprese; una formazione professionale e politiche salariali adeguate per garantire alle piccole imprese manodopera qualificata; certezza di accesso al credito agevolato; sburocratizzazione degli adempimenti attraverso l’attivazione sostitutiva degli sportelli unici rispetto agli attuali servizi burocratici; regole contrattuali e legislative di tutela per le piccole imprese contoterziste nei confronti delle aziende committenti; una carta dei diritti per i piccoli imprenditori e il lavoro autonomo.
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