Un lavoro mirato e costante per rilanciare il tesseramento!La fase particolare che ha attraversato il Partito negli ultimi mesi, tra campagne elettorali, referendum, feste di Liberazione e attività politica quotidiana ha richiesto al lavoro dei nostri compagni e delle nostre compagne, un ulteriore impegno oltre quello solito, encomiabile, generoso. I nostri militanti, il Partito nella sua struttura organizzata hanno reso possibile un risultato non trascurabile riguardo al tesseramento. In poco meno di un mese si è passati da 56.048 iscritti pari al 58% rispetto allo scorso anno, a 62.048 iscritti con un aumento di sette punti percentuali (65%). Guardando i dati più dettagliatamente, risultano otto Regionali e 53 Federazioni sopra il 70%, con un totale di 72 Federazioni sopra la media nazionale. Le richieste di tesseramento tramite Internet, ormai oltre le 1300, sono in costante aumento. Sono dati, questi, che pongono i responsabili del tesseramento dei vari livelli di fronte ad una situazione che va analizzata da due punti di vista diversi. Da un lato si nota che, la crescita in termini di iscritti rispetto agli impegni precitati e alle risorse sulle quali è possibile contare è senza dubbio "corposa". Tenendo presente altresì, che alcuni Regionali non hanno ancora ricevuto i tagliandi delle tessere che sono già state fatte, ma che mancando il riscontro pratico non possono essere considerate nel computo mensile, possiamo pensare che attraverso un lavoro mirato e costante cè la possibilità di proiettare il Partito verso risultati migliori. Dallaltro lato, rispetto alliniziativa organizzata e quotidiana sul tesseramento, è bene tenere presente, che non possiamo concedere nulla al caso, né permetterci rilassamenti e il risultato raggiunto questo mese deve essere assunto, solo come un rilevante, ma non sufficiente, segnale politico da cogliere e sfruttare fino in fondo. Legare strettamente la pratica del tesseramento ad ogni nostra iniziativa deve rimanere lindicazione fondamentale per il nostro agire. Ad integrare questo ragionamento, come qualsiasi altra analisi del tesseramento, merita menzione, quella che è ormai diventata prassi consolidata del nostro modo di intendere la militanza: si relegano gli aspetti più prettamente organizzativi a materia di secondo ordine. Dobbiamo correggere questo atteggiamento più volte criticato ed identificato come negativo e dannoso per la crescita ed il radicamento del Partito. In questo senso, se non si impartisce una radicale spinta al rilancio del tesseramento, non ci avviciniamo nemmeno al 100% rispetto al 99 che sarebbe, comunque, un risultato non soddisfacente. Resta ancora molto da fare, quindi, ma abbiamo una base sulla quale è possibile impostare un lavoro specificatamente orientato al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Non possiamo registrare alcuna rilevante novità, invece, in merito alla comunicazione corretta e completa dei dati. Purtroppo dobbiamo tornare ad insistere su un punto molto importante per unefficace organizzazione della pratica del tesseramento. È fondamentale conoscere a pieno e in maniera precisa tutti i dati relativi ad ogni singolo iscritto: se è un reclutato, recuperato , di quale Federazione, se iscritto a sindacati o associazioni ecc. Senza questo lavoro, che prioritariamente i Circoli devono far proprio, è difficile, o peggio ancora impossibile portare avanti qualsiasi tipo di analisi del tesseramento, né si è in grado di conoscere realmente il Partito. È doveroso insistere su questo aspetto, perché altrimenti anche le riunioni nazionali convocate per delineare obiettivi e programmi sul tesseramento, rischiano di rivelarsi puramente teoriche e di trattare argomenti molto approssimativi. Di qui limportanza di ricevere i dati circolo per circolo, di riceverli entro lultimo venerdì del mese dai regionali, per poterli pubblicare in maniera esatta su Liberazione, su partito di Massa e per permetterci soprattutto di capire dove il Partito ha più bisogno di interventi, dove è necessario lavorare, agire concretamente. Massimiliano Ortu |