TESSERAMENTO 2000
i dati al 31 marzo

La valutazione complessiva dei risultati del tesseramento, sin qui raggiunti dal Partito, non è ancora positiva. Emerge, in effetti, una sostanziale difficoltà nell’impartire all’iniziativa politica legata al tesseramento, quello slancio finalizzato al raggiungimento degli obiettivi che ci siamo posti in passato e che dobbiamo porci oggi, se vogliamo in qualche maniera tornare a livelli di adesione al Partito auspicabili. Già perché proprio qui sta il punto: non possiamo più guardare al risultato dell’anno precedente, come l’obiettivo unicamente praticabile. E’ necessario, quindi, assumere la pratica del tesseramento come essenziale e fortemente correlata al nostro agire politico quotidiano, affinché sia possibile raggiungere degli obiettivi, certamente realistici, che possano in qualche maniera proiettarci fuori da una situazione di stallo pericolosa che negli ultimi due anni ha portato ad un arretramento sensibile. Non possiamo pensare, per dirla con un esempio pratico, di rimanere sotto i 100.000 iscritti com'è avvenuto lo scorso anno, per la prima volta dalla nascita del Partito. Non può bastare solo "limitare i danni". Raggiungere il 100% del tesseramento, quest’anno, non è un risultato di per sé incoraggiante, dobbiamo e possiamo pensare che il Partito deve tornare a crescere, il nostro sforzo comune di militanti comunisti deve andare nella direzione di invertire la tendenza negativa.

Gli impegni, come sappiamo, sono molteplici e le forze a disposizione spesso esigue; la campagna elettorale prima e i referendum subito a seguire non permettono alcun rilassamento e a volte portano a trascurare il lavoro politico ordinario e quotidiano, tesseramento compreso. Sappiamo tutti che non è facile far politica in queste condizioni e che è quasi naturale concentrarsi solo su alcune emergenze: ma non possiamo permettercelo! Anzi approfittiamo della presenza esterna dei circoli, dei compagni e delle compagne nei quartieri, nei luoghi di studio e di lavoro per fare arrivare le nostre proposte, il nostro messaggio politico, a tutti quelli e quelle che solitamente non ci incontrano ma che con noi sarebbero disposti a collaborare e che a noi vorrebbero unirsi. La dimostrazione nei fatti di questo che non è solo un auspicio la si riscontra, ad esempio, nelle sempre più numerose richieste di adesione pervenute tramite Internet. E’ costante la crescita di questo dato che conta ormai circa 900 richieste giunte al sito del Partito.

Alla chiusura del mese di marzo, il dato percentuale del tesseramento duemila, è di poco superiore a quello che era l’obiettivo (50%), da raggiungere entro la fine dello scorso anno. Siamo, infatti, al 55% e precisamente a 52.515 iscritti. Sono sette le regioni e ben quarantotto le federazioni al di sotto della media già bassa. Solo due federazioni superano il 100% (Taranto e la federazione della Germania) e ventinove federazioni, concentrate soprattutto nelle regioni Lombardia (8), Emilia Romagna (7) e Friuli Venezia Giulia (3), superano il 70%. Gli iscritti alla federazione estera sono 285 (66%). Sono cinquantasei le federazioni che non hanno trasmesso alcun dato sui reclutati, che ad oggi sono 2.021 e sessantasette federazioni non lo hanno fatto per i recuperati che sono 738. Con questi ultimi dati, i soli di cui disponiamo, è impossibile qualsiasi lavoro di analisi e non possiamo in alcun modo provare a raffrontarli con quelli degli anni precedenti. Sarebbe bene su questo, riflettere attentamente perché sapere con precisione, quanti sono i reclutati e i recuperati è fondamentale per capire il dato reale d'adesione al Partito. E’ ovvio desumere che attraverso l’informatizzazione del tesseramento questo inconveniente verrà nel tempo superato.

Sommando alla mancata comunicazione dei dati aggiornati e completi, lo stato del tesseramento attuale, si registra un risultato politico che non è opportuno sottovalutare. Una previsione realistica, seppur approssimata, non può essere ottimistica dato che di questo passo i risultati, non solo stentano ad arrivare, ma possono pericolosamente regredire verso un ulteriore calo di adesioni. Il nostro percorso politico deve necessariamente incontrare la sperimentazione di nuove iniziative riguardo al tesseramento, accanto alla pratica organizzata che noi conosciamo: l’apertura frequente dei Circoli, le feste del tesseramento e di Liberazione, le iniziative pubbliche, i vecchi iscritti da recuperare, le campagne elettorali, la tessera portata a casa. Tutte insieme queste risorse, sono il nostro patrimonio politico che dobbiamo saper sfruttare. A tal fine, è indispensabile intraprendere un lavoro dinamico, costante e mirato che possa garantire stimoli nuovi e risultati politici e, nello stesso tempo, aiutare a non disperdere le energie profuse generosamente dai nostri compagni e dalle nostre compagne, partecipi e protagonisti della difesa e della crescita del Partito.

Massimiliano Ortu
Resp. Tesseramento

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