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Il Comitato Regionale Toscano ha da circa un mese un proprio sito internet che da qualche giorno comincia ad avere parecchi contatti. Mentre il sito è quindi relativamente "giovane" (un paio di settimane sono il tempo minimo necessario perché un nuovi sito possa essere rintracciato attraverso i motori di ricerca della rete), il progetto di un sito internet regionale è vecchio di qualche mese ed ha richiesto un complesso lavoro di coordinamento tra i curatori del sito, il Comitato Regionale e le Federazioni perché si potesse avere ogni giorno un quadro abbastanza completo della vita e delle attività del Partito nelle Federazioni e nei circoli, molti dei quali ancora sprovvisti di un accesso alla rete.

Si è così raggiunto un primo obiettivo, quello di attivare una immediata circolazione dell’informazione interna al Partito tradizionalmente faticosa e parziale, che ci auguriamo possa "provocare" in tempi brevi la realizzazione di una maggiore informatizzazione ormai davvero di facile realizzazione e di enorme utilità.

E’ però la comunicazione verso e dall’esterno la preoccupazione e l’obiettivo prioritario che ha portato ad investire tante energie nella realizzazione del progetto internet il cui sviluppo, è evidente, non può in alcun modo sostituire il contatto personale del banchetto, della diffusione militante di Liberazione, del volantinaggio, del giro porta a porta elettorale ma che diventa essenziale volendo entrare in contatto con una serie di soggetti, di norma assai diffidenti verso i tradizionali strumenti della comunicazione politica.

Il risultato è stato un sito aggiornato quotidianamente che riesce ad offrire in prima pagina una vetrina sull’avvenimento più importante del giorno e con molte pagine attraverso le quali i visitatori "fanno" qualcosa oltre che ricevere informazioni.

Nonostante la struttura della comunicazione attraverso internet non abbia ancora regole precise (non esiste in altre parole una ricetta per fare un buon sito), è stato immediatamente chiaro come l’avere un sito in cui riprodurre volantini, comunicati stampa o ordini del giorno dei vari Consigli regionale, comunali o provinciali (e quindi utilizzare il sito come strumento attraverso il quale veicolare la propaganda "cartacea" con sostanzialmente le stesse modalità) non avrebbe contribuito ad intercettare nuovi soggetti. Ogni frequentatore della rete sa infatti come sia facile arrivare su un sito, ma quanto diventi raro tornarci se quello che vi si trova non è altro che ricco elenco di comunicati e documenti.

Da qui è nata l’esigenza di offrire forme di interazione con gli utenti del sito quanto più possibile strette e coinvolgenti che potessero essere di una qualche utilità anche per noi: da qui sono nate le idee di una sala stampa virtuale, a disposizione dei giornalisti della carta stampata, della radio e della televisione, di una pagina dei commenti che avesse, oltre che il canonico spazio per il commento al sito, un modulo per acquisire informazioni sulle persone che inviavano il commento (età, classe sociale, livello di istruzione, ecc.), una mini inchiesta che rendesse più facile modellare il sito sul tipo di contatti ricevuti.

C’è poi un secondo aspetto che riguarda l’età media degli utenti della rete: il popolo di internet è un popolo molto giovane che guarda alla rete come ad un gioco di comunicazione e che la sfrutta come canale di comunicazione (e-mail, chat, forum, ecc.) sempre più privilegiato. Anche in questo caso abbiamo cercato di utilizzare pagine che permettessero un utilizzo di questo tipo e che potessero servire anche a pubblicizzare il sito, pagine da cui è possibile inviare gratuitamente un messaggio su un telefono cellulare, un e-mail o anche una cartolina elettronica scelta tra i manifesti della campagna elettorale.

Le soluzioni e l’impostazione dell’intero lavoro risentono indubbiamente del fatto che ci si siamo trovati a lanciare il sito in piena campagna elettorale, e quindi tante iniziative hanno come obiettivo primario la propaganda elettorale con un mezzo assolutamente nuovo e verso soggetti di cui conosciamo ancora poco.

D’altra parte nessuno di noi aveva la pretesa di farne, almeno all’inizio un potente strumento di incontro ma il risultato iniziale ci sembra davvero incoraggiante e, anche se non riusciremo a concludere la campagna elettorale con una vera e propria chiusura on-line come c’eravamo riproposti, il numero di contatti, le domande e le riflessioni che ci vengono inviate ogni giorno ci fa pensare di essere sulla buona strada.