Spazio Giovani

Costi dei trasporti per gli studenti

Un'indagine dei Giovani Comunisti di Bergamo

I Giovani Comunisti di Bergamo sono da due anni attivamente impegnati all’organizzazione di un comitato che punta alla costruzione di un coordinamento dei collettivi presenti in alcune scuole della città e della provincia (la struttura si è chiamata "Movimento Studentesco". Il Mov. Stud. È un organismo autorganizzato sia nell’organizzazione che nel finanziamento delle proprie iniziative. Non presentandosi direttamente come struttura di partito è riuscito a coinvolgere giovani appartenenti ad altre aree della sinistra antagonista (oltre il PRC) ma soprattutto studenti poco politicizzati.
Il Movimento Studentesco si è dimostrato in questi anni l’unico soggetto a Bergamo capace di mobilitare e far discutere gli studenti sia sulla trasformazione della scuola pubblica che su altre questioni importanti (guerra in Kossovo).
Quest’anno abbiamo deciso di incentrare la nostra iniziativa politica non solo sulla contestazione della Riforma scolastica ma sulla richiesta alle istituzioni di maggiori investimenti nel Diritto allo Studio. Abbiamo messo in campo una inchiesta che è andata ad esaminare com’è sentito il costo (in termini economici) dello studio da studenti e famiglie del nostro territorio e come i servizi messi in campo dalla Regione e dagli Enti locali riescono a ridurre il suo peso.
Abbiamo redatto un questionario formulando una serie di domande che indagano la condizione economica della famiglia, i costi sopportati per pagare gli abbonamenti ai trasporti pubblici e per comprare il libri di testo adottati per l’anno di indagine. Inoltre si è cercato di capire il giudizio soggettivo degli studenti sul rapporto fra peso del costo di utilizzo dei servizi sul budget familiare ed efficienza degli stessi ed i pareri sul problema del traffico e dell’inquinamento cittadino.
Il mezzo utilizzato per l’inchiesta è stato l’intervista faccia a faccia effettuata dagli studenti del Movimento Studentesco. L’ampiezza del campione di studenti intervistati è il 10% della popolazione scolastica di ogni istituto in cui si è effettuata l’inchiesta. Abbiamo inoltre cercato di costruire un campione rappresentativo di tutte le fasce (o classi) sociali presenti e le provenienze territoriali (città e provincia). In totale sono stati intervistati 300 studenti.
La fase dalla raccolta dei dati ci ha fornito informazioni molto interessanti. Innanzitutto il 46% degli intervistati spende in media dalle 50 alle 100 mila lire al mese per l’utilizzo del trasporto pubblico. Il 57% ritiene di spendere eccessivamente e il 96% richiede agevolazioni per gli studenti sul prezzo dell’abbonamento. Quasi il 90% degli intervistati sente come un problema grave l’inquinamento dovuto al traffico cittadino e il 76% lo imputa all’eccessivo utilizzo del mezzo privato (auto e motorini).
Tutti gli studenti provenienti da famiglie poco agiate, monoreddito (il 37%), con redditi da lavoro dipendente (49%), hanno grossi problemi a sostenere le spese di trasporto e chiedono all’amministrazione pubblica delle agevolazioni economiche.
Possiamo dire che l’ipotesi da cui è partita l’inchiesta è stata ampiamente dimostrata dalle risposte fornite.
I prossimi passaggi saranno il portare agli studenti e alla cittadinanza i risultati di questa inchiesta organizzando delle assemblee di istituto nelle scuole, con conferenze stampe e attraverso presidi e banchetti in città, costruire luoghi e momenti di conflitto.
Insieme al nostro consigliere comunale abbiamo redatto una proposta di delibera comunale che garantisca tariffe ridotte per chiunque frequenti una scuola statale per il trasporto.
Impegneremo gli studenti e il partito nelle prossime settimane in una raccolta di firme per la presentazione della delibera al Consiglio Comunale. Quello della delibera comunale può essere uno strumento concreto da utilizzare per cercare di aggregare gli studenti su una proposta che tocca direttamente i loro bisogni e in consiglio comunale si cercherà di impiegare alcune forze del centro-sinistra (consiglieri della sinistra DS e Verdi) su alcuni obiettivi comuni legati al miglioramento del servizio pubblico.
La delibera punta ad utilizzare diversamente i fondi che i comuni ricevono per il diritto allo studio e che spesso utilizzano per finanziare più o meno surrettiziamente istituti privati.
Lo strumento dell’inchiesta si è dimostrato importante, non solo per indagare la realtà e la percezione dei bisogni, ma anche come momento di autoriflessione, presa di coscienza di problemi, necessità e possibilità di cambiamento.
La mobilitazione studentesca a Bergamo non si è fermata a dicembre anche per questo.

Fabio Cochis
Coordinamento Giovani Comunisti di Bergamo

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