Massimiliano Bacchiet
circolo "Gramsci"
S. Ermete (Pisa)
Il circolo "A. Gramsci" di S. Ermete è situato alla prima
periferia di Pisa, una città che ha visto anni di lotte operaie e studentesche e che oggi
vive, così come tante altre realtà di uguale tradizione, una fase di omologazione al
pensiero dominante. Si è così formato e consolidato anche nella nostra città quel
fenomeno sociale di forte passivizzazione e di mancanza di capacità e volontà critica
nei confronti dellesistente.
Fare attività politica su un territorio come questo significa scontrarsi quotidianamente
con una realtà che sempre piu' difficilmente capisce le nostre ragioni, i nostri
obiettivi, la nostra passione.
Un insieme di quartieri e paesi dove anni fa erano state fatte battaglie e raggiunte varie
conquiste sociali, passate soprattutto attraverso i sacrifici dei loro abitanti, sia nelle
vesti di lavoratori che di cittadini. Relazionarsi però oggi a queste stesse persone,
attraverso i classici mezzi della politica, ci è risultato particolarmente difficile.
Oggi queste stesse persone, molte delle quali appartenenti allelettorato di
sinistra, non solo non parlano piu' il nostro linguaggio, ma non capiscono piu' le ragioni
delle nostre scelte e delle nostre lotte.
Come si può abbattere lo stato di passivizzazione, di individualismo, di omertà politica
nel quale è sprofondata la nostra società? Quale agire politico proporre nei confronti
di questa situazione?
Lesigenza e la voglia di riproporsi a livello di quartiere come qualcosa di nuovo e
soprattutto di diverso. Nasce da questa riflessione lesperienza del circolo S.
Ermete. Certo, piu' che di unesperienza si tratta ancora di un esperimento in piedi
da un anno, che però ci stiamo impegnando a far divenire una vera e propria realtà.
Il nostro tentativo è stato semplicemente quello di mettere in pratica uno dei motti
certamente piu' belli tra quelli proposti dal partito: ripartire dai bisogni.
Abbiamo così cercato di identificare e di intervenire sui bisogni del nostro quartiere.
Il circolo ha sede di fronte a un vecchio complesso di case popolari. Con alcuni abitanti
abbiamo costituito un comitato di base che insieme a noi ha creato una vertenza
sullinsieme del degrado strutturale e sociale nel quale versa lintero
quartiere. Su questa battaglia abbiamo aggregato molte persone e grazie a questa numerosa
partecipazione si sono raggiunti, già nel breve periodo, risultati soddisfacenti.
Innanzitutto il riconoscimento da parte del Sindaco dellemergenza in cui versa il
quartiere e della relativa priorità di intervento a livello cittadino. Siamo inoltre
riusciti a coinvolgere altri enti competenti come lAter e la Regione che hanno già
fatto partire i primi stanziamenti. Va ricordato che questa lotta, che ci ha dato di per
se una credibilità inattaccabile sul territorio, è stata condotta in concomitanza con
lapertura nella nostra sede di un centro di consulenza gratuita sulla casa, attivo
un pomeriggio alla settimana, e gestito con lindispensabile aiuto dei compagni
dellUnione Inquilini di Pisa. Unesperienza che ha portato molti cittadini,
inquilini e proprietari, nella nostra sede e ha riproposto allattenzione dei nostri
quartieri il problema della tutela del diritto alla casa. Abbiamo cioè cercato di dare
attenzione ad uno dei bisogni della nostra società e della nostra epoca.
Ripartire dai bisogni ha significato per noi, riportare al centro
dellattenzione, anche il diritto allo studio e alleducazione. Sono partiti
così in pochissimo tempo i corsi di recupero gratuiti per gli alunni delle scuole
elementari e medie, che hanno aggregato molte famiglie, tra le piu' bisognose dei nostri
quartieri. Si è cosi realizzato un ulteriore esperimento che sta veramente sfondando sul
territorio e che ha visto la partecipazione, come insegnanti, di molti giovani non
iscritti al partito; ragazzi e ragazze che mentre ieri ci guardavano solo con simpatia,
oggi lavorano e lottano al nostro fianco per una battaglia che sentono come un dovere
personale. Si sono così create una serie di microvertenze, non solo quella sulla casa, ma
la presenza sul nostro territorio di un grosso inceneritore ci vede quotidianamente
impegnati, sia a livello istituzionale, sia sul quartiere, in difesa del diritto alla
tutela della salute. Si è poi creato un centro servizi che questanno oltre alla
consulenza sulla casa e alle ripetizioni, vedrà un pomeriggio dedicato al ricevimento dei
consiglieri di circoscrizione, alla consulenza sulle pensioni e alla pratica
dellautoriduzione delle bollette. Tutto questo anche attraverso la competenza dei
sindacati e delle associazioni che collaborano con noi.
Stiamo cercando di individuare e lavorare sui problemi del territorio senza però perdere
di vista tematiche di piu' ampia portata.
Crediamo sia necessario soprattutto in questa fase cercare di proporre a tutti i livelli
una nuova forma di aggregazione di tutte le fasce sociali piu' deboli. Si deve leggere in
questo senso la nostra scelta di attivare, e la cosa sarà fattibile a breve scadenza, un
corso di alfabetizzazione per adulti e bambini immigrati. Noi crediamo fermamente che
questo ulteriore anello possa essere un primo passo verso quellaggregazione sociale
che riteniamo indispensabile.
Certo, si tratta ancora di un esperimento, ma è un esperimento che sta avvicinando molte
persone e sta dando credibilità al nostro partito e di questo ce ne siamo accorti anche
nelle ultime elezioni. Dove il nostro partito ha lavorato, i consensi sono sensibilmente
aumentati; dove invece non siamo riusciti ad arrivare e soprattutto dove non siamo
riusciti a proporci come qualcosa di diverso, abbiamo raccolto gli stessi mediocri e
deludenti risultati di tante altre realtà nazionali.
Si tratta, come dicono i compagni piu' anziani del nostro circolo, di provare a mettere
gambe e braccia alle nostre idee.