PARTITO DI MASSA

Partito della Rifondazione Comunista - Direzione 


Dipartimento Organizzazione - Bollettino interno - NUMERO 32 - speciale 16 OTTOBRE 1999 


partito di massa - n° 32 - speciale 16 OTTOBRE 1999 (PDF 671 kb)
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LA NOSTRA OPPOSIZIONE AL GOVERNO D'ALEMA

Fausto Bertinotti

Oggi manifestiamo la nostra radicale opposizione al governo D’Alema, per affermare i nostri diritti, che dalla politica di questo governo sono quotidianamente calpestati, per dimostrare che una proposta di alternativa da sinistra a questo sistema sociale e politico è ben viva e scende in campo.

All’esito di questa nostra nuova importante sfida affidiamo davvero molte speranze e grande parte delle prospettive del nostro partito. Ma non solo di questo si tratta: la manifestazione di oggi, che viene indetta e organizzata dal nostro partito, non può e non deve essere soltanto del nostro partito. È una sfida difficile, ma non improponibile. Basta guardare agli esiti della politica di questo governo, ai guasti provocati nella coscienza civile del paese con la partecipazione alla guerra Nato nei Balcani (con la coda degli scandali degli aiuti ai profughi della missione Arcobaleno), con l’accodamento alle tematiche della destra sulla questione della giustizia e della sicurezza dei cittadini, con i propositi di cambiare la costituzione materiale e formale del paese a colpi di referendum e di leggi elettorali. Basta valutare le condizioni materiali di vita a cui sono costretti milioni di pensionati, di giovani, di donne senza lavoro. Basta volgere lo sguardo verso il nostro mezzogiorno, che vede sempre più allungarsi le proprie distanze dal resto del paese, in termini di maggiore disoccupazione, di minori redditi, di peggiori condizioni di vita. Basta assistere ai colpi inferti all’occupazione e all’apparato industriale e produttivo, come nel caso della Olivetti computer, a seguito delle scelte dissennate di politica economica e delle privatizzazioni. Basta considerare lo stato in cui vertono la previdenza, la sanità e l’istruzione, che sono i pilastri dello stato sociale, che oggi si vuole smantellare per fare posto alle iniziative private guidate dai grandi centri finanziari.

Tutto questo ha generato un profondo malessere nel nostro paese, che ancora non ha trovato un’espressione e un punto di riferimento precisi, e che perciò si risolve spesso, come si è visto anche nelle ultime elezioni europee, in un rifiuto della politica e in un crescente astensionismo elettorale.

La nostra scommessa è quella di sapere interpretare questa diffusa protesta. Quanto succede in altri paesi europei è indicativo.

Anche nel nostro paese (come in Germania, per esempio) si sono manifestate evidenti crisi di consenso verso la sinistra di governo. A questo D’Alema cerca di rispondere con un patto leonino di legislatura, con la proposta di un’unica formazione politica, di un unico simbolo, di un unico capo, cioè lui.

Le condizioni e le possibilità di un’ampia battaglia d’opposizione da sinistra si ampliano. La legge finanziaria si iscrive nel solco di quelle politiche neoliberiste che aiutano le imprese alla competizione sul più basso costo del lavoro e sulla libertà di licenziamento e che intensificano una politica di privatizzazioni e di taglio alla spesa sociale. Noi proponiamo una scelta di politica economica e sociale completamente diversa, ma possibile, basata sulla contestazione dell’oggettività del patto di stabilità europeo, e sulla proposizione di una politica di ricerca della piena occupazione e di sviluppo dello stato e della protezione sociale. Vogliamo che ogni giovane, ogni cittadino abbia la possibilità, garantita anche attraverso la legge, di potere avere un lavoro e un reddito dignitoso nei periodi di non lavoro, vogliamo che ognuno abbia una pensione che gli permetta di vivere, che la sanità sia pubblica ed efficiente, che la scuola non finisca nelle mani dei privati e che invece formi dei cittadini in gardo di poter decidere della loro vita.

Chiediamo, cioè, diritti per tutte e per tutti, quelli che le logiche del liberismo e della globalizzazione vogliono invece negare.

Per questo oggi siamo a Roma, non solo per protestare, ma anche per conquistare i nostri diritti e per proporre una politica alternativa. Per questo abbiamo proposto a tutte e a tutti questo appuntamento e vogliamo contemporaneamente aprire il nostro partito a chi vuole condurre con noi questa battaglia. La campagna del tesseramento per il nuovo anno coincide infatti con un nuovo impulso che vogliamo dare alla costruzione di un moderno partito comunista di massa, all’altezza delle sfide che il nuovo millennio propone all’umanità.


Le novità del nostro sito Internet

194.183.2.27 è l’indirizzo numerico del nostro nuovo web. www.rifondazione.it ha cambiato "casa" e ha potuto attivare alcuni servizi interattivi. Ora è possibile aderire alle petizioni online, chiedere l’iscrizione al partito e ai giovani comunisti, partecipare ai forum tematici e comunicare con i dipartimenti e gli uffici della direzione nazionale. Nuovo il sito plurilingue (inglese, francese, spagnolo) dedicato al Dipartimento Esteri (www.rifondazione.it/internazionale), inaugurato lo spazio dedicato al Bollettino dei lavoratori Energia del PRC (www.rifondazione.it/energia) e quello della Tesoreria nazionale (www.rifondazione.it/tesoreria). Aggiornate con nuovi questionari le pagine del Bollettino di inchiesta (www.rifondazione.it/inchiesta). Sono sempre disponibili le pagine che i visitatori più assidui conoscono bene, tra queste ricordiamo quelle con i volantini nazionali (www.rifondazione.it/index-vol.html), tutto il materiale del IV Congresso Nazionale (www.rifondazione.it/iv), questo bollettino dal numero 13 del luglio 97 al 32 di ottobre 99 (www.rifondazione.it/partitodimassa). Dalla pagina che raccoglie i links ai documenti è possibile collegarsi allo spazio con il contrassegno del partito per riceverlo in diversi formati digitali, a quello dedicato all’ incontro nazionale di Chianciano sull’Organizzazione e alle pagine con gli atti del convegno internazionale sulle 35 ore.

Le petizioni a cui si può aderire online sono quella "contro gli stipendi d’oro e i salari da fame" (wwww.rifondazione.it/campagne/1999salario), quella a sostegno della proposta di legge del PRC per lo sviluppo del Mezzogiorno (www.rifondazione.it/mezzogiorno) e quella contro l’inquinamento elettromagnetico (www.rifondazione.it/elettrosmog).


Iscriviti via Internet

Ora è possibile chiedere l’iscrizione al nostro partito o ai giovani comunisti tramite Internet.

Basta collegarsi al sito www.rifondazione.it/organizzazione compilare il modulo che comparirà sul video e premere il tasto invia richiesta. La richiesta di iscrizione arriverà in pochi secondi alla direzione nazionale che comunicherà alla federazione o al circolo di competenza il nominativo e il recapito del richiedente che sarà contatta/o personalmente per l’iscrizione.


Tessera Amici di Liberazione

Tessera amici di Liberazione

Ai circoli quest’anno oltre alla tessera per l’iscrizione al partito o ai giovani comunisti verrà consegnata la tessera amici di Liberazione. Solo ai compagni che verseranno la sottoscrizione al nostro giornale verrà rilasciata la tessera amici di Liberazione e il relativo importo verrà riportato sulla tessera del partito o dei giovani comunisti. Ciò permetterà di conteggiare la quota di sottoscrizione spettante al giornale e di creare un indirizzario di tutti gli amici di Liberazione fondamentale per il lavoro di costituzione della futura associazione amici di Liberazione


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informazioni: Umberto Ilari

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