PARTITO DI MASSA
numero 31 - agosto 1999

Campagna per il salario e adesioni al partito

Giuseppe Carroccia (Responsabile Organizzazione Lazio)

La severa sconfitta elettorale del 13 giugno impone al nostro Partito sia una seria e approfondita analisi dei motivi per cui non siamo stati ritenuti credibili da quei lavoratori che non ci hanno votato, sia una risposta immediata di iniziativa politica.
Sicuramente la questione salariale, che pure avevamo indicata come prioritaria al nostro ultimo congresso, non è stata sufficientemente al centro della nostra campagna elettorale, come in genere anche le altre questioni sociali. La proposta di una legge che riduca la forbice salariale da sostenere con una raccolta di firme può essere l’occasione per ricostruire da subito un rapporto con il mondo del lavoro salariato. La segreteria regionale del Lazio ha deciso di concentrare in questi prossimi mesi il proprio impegno organizzando nel modo più efficace possibile la raccolta delle firme. Per prima cosa abbiamo stampato e distribuito alle Federazioni 10.000 manifesti di formato ridotto che possono essere più agevolmente e capillarmente diffusi affiggendoli all’interno dei luoghi dove realmente la gente vive e lavora: fabbriche e luoghi di lavoro in genere, scuole e università, uffici postali, mercati, grandi caseggiati, centri anziani, ospedali ecc.
Ci siamo dati l’obiettivo di raccogliere 10.000 firme nel Lazio dividendole per federazioni con una verifica periodica del lavoro svolto a partire dalla fine di agosto. Da subito abbiamo invitato le federazioni a utilizzare le feste di Liberazione in corso per iniziare la raccolta e di programmare per l’autunno l’organizzazione dei banchetti in tutti i luoghi opportuni. È fondamentale dare continuità alle nostre iniziative perché troppo spesso le nostre campagne non trovano una conclusione efficace.
Oltre ad un momento nazionale che chiuda la raccolta proponiamo di far approvare ordini del giorno in favore della legge dai consigli comunali, provinciali, regionali comunicando i dati delle firme raccolte nel territorio relativo all’istituzione. Stessa cosa pensiamo di fare con le RSU nei luoghi dove organizziamo la raccolta. Inoltre pensiamo di utilizzare questo momento di difficoltà: insieme alla firma chiediamo con decisione anche l’iscrizione al Partito. Ai tanti che questa volta non ci hanno votato, e che magari si sono pentiti, diciamo che anche noi pensiamo che non basta votare e proponiamogli di lottare insieme nello stesso Partito. In molti luoghi di lavoro dove non siamo mai stati potrebbe essere l’occasione per verificare la possibilità di costruire un circolo. Infine i firmatari possono essere inseriti in un indirizzario di simpatizzanti a cui far giungere periodicamente la propaganda del Partito con il complesso della nostra proposta politica. La raccolta va ovviamente articolata politicamente. Nei centri anziani ad esempio va collegata alle nostre proposte per l’aumento delle pensioni minime e l’eliminazione delle pensioni d’oro. Fra i giovani lavoratori contrattisti e precari alla necessità di lottare uniti ai lavoratori con il contratto normale perché è altrove che si annidano i privilegi e vi sono gli avversari da sconfiggere. Infine questa raccolta può essere l’occasione per coinvolgere ad una attività di partito tanti iscritti che spesso non si impegnano perché nessuno gli propone nulla.
Questo prossimo autunno che ci vedrà impegnati contro la finanziaria del governo, gli attacchi alle pensioni, le privatizzazioni potremo affrontarlo con maggiore forza se sapremo aprirci innanzitutto ai bisogni sociali elementari delle grandi masse lavoratrici e dei disoccupati. Su questa solida base sarà sicuramente più efficace lo stesso indispensabile rapporto unitario con la sinistra antagonista e anticapitalista e la ricerca del confronto con la sinistra che subisce la logica del capitale perché in entrambi questi nostri interlocutori non è ancora maturata l’accettazione della presenza di un Partito Comunista.
I lavoratori, i pensionati e i disoccupati invece, non ci presentano mai preguidiziali ideologiche ma solo il conto della nostra coerenza ed efficacia politica.

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