Al di là della ritualità
Milziade Caprili
I dati del tesseramento segnalano un certo affanno. Cè la
necessità di uno scatto in avanti, di un forte lavoro di tutte e di tutti per
concretizzare un buon risultato nel difficile impegno di radicare il partito. Anche il
voto, anche il nostro risultato assai negativo segnala con ancora maggiore forza la
necessità di una diffusa presenza del Partito nel territorio. Come segnala la necessità
di introdurre innovazioni significative nel nostro modo di essere, nella nostra cultura
politica. Cose già dette e di cui abbiamo discusso e stiamo discutendo in tutte le
Regioni con i nostri gruppi dirigenti, con i segretari dei nostri circoli. Il vero
problema uno dei veri problemi è mettere in atto qualche iniziativa capace
di aiutarci a superare i limiti peraltro conosciuti. Anche questo sta già anche se
con una certa lentezza concretizzandosi e in qualche nostra organizzazione si sta
attivamente lavorando a sperimentare forme nuove di rapporto con i territori, con veri e
propri pezzi di società a cui si fa riferimento. È persino inutile dire che tutto questo
non è sufficiente. Che limpegno che ci siamo assunti rifondare un Partito
Comunista è assai gravoso ed implica una improcrastinabile messa in discussione di
ciò che singolarmente e collettivamente siamo. Per esempio, per partire da un esempio a
torto considerato minore, non funziona una campagna di adesione al partito se non è
collegata intimamente alla politica che fai, alle iniziative che sei in grado di assumere,
allidea di partito che hai e quanto di queste idee sei in grado di trasformare in
modi di essere, in diversa qualità di rapporti interni ecc. Proprio per questo le Feste
di Liberazione da una parte, la campagna sul salario dallaltro ed infine la
preparazione della Manifestazione nazionale, si dovranno trasformare in altrettante
occasioni per proporre o rinnovare ladesione al partito. Così si fa se davvero il
superamento dei nostri limiti vuol essere qualcosa di più di una pura ritualità, di una
cosa che si dice solamente, che solamente siamo in grado di indicare. |