UNA POSSIBILE LEGGE ELETTORALE
Angelo Tria
Uno dei primi effetti del referendum è stato quello
di sgomberare il campo da equivoci bipolaristi che si tentava di inserire
nel complesso sistema politico italiano.
Ora che il referendum è stato bocciato occorre
ricominciare a discutere della riforma complessiva del sistema istituzionale
italiano. Non è questa, certamente, la sede per una discussione
più complessiva sulla riforma del sistema e sui modelli che vengono
proposti, ma possiamo sicuramente fare il punto sulla nostra proposta di
riforma del sistema elettorale.
Pensiamo, come più volte è stato ripetuto,
che il sistema elettorale tedesco, con le opportune modifiche e traduzioni,
sia quello che possa garantire al meglio le esigenze del sistema politico
italiano. Esso garantisce da un lato la rappresentatività e dallaltro
la stabilità. Ma forse è il caso di guardare più nel
dettaglio il funzionamento di tale modello.
Il sistema elettorale tedesco ha un meccanismo più
difficile da spiegarsi che da applicare. Innanzitutto vi è da dire
che in esso sono compresenti sia il sistema uninominale di collegio che
il sistema proporzionale su liste di partiti.
La scheda elettorale è divisa in due parti da
un lato vi sono i candidati nei collegi uninominali contraddistinti dai
simboli dei partiti, dallaltro vi sono le liste di partito. Lelettore
deve quindi esprimere due voti uno per la parte uninominale e laltro per
la parte proporzionale.
I seggi vengono assegnati in base ai voti ottenuti da
ciascun partito nella parte proporzionale e vengono eletti subito quei
candidati che hanno vinto le elezioni nel proprio collegio (vince chi ha
ottenuto il maggior numero di voti). Facciamo un esempio un partito ha
ottenuto 30 seggi in base al calcolo proporzionale e i candidati che lo
stesso partito ha presentato nella parte uninominale hanno vinto in venti
collegi, quei venti sono subito eletti al parlamento, mentre i restanti
dieci vengono recuperati dalle liste proporzionali.
Occorre tenere presente che lelettore può esprimere
un voto differenziato sulla scheda, può cioè votare per il
candidato di un partito e per la lista di un altro partito. Questo doppio
voto introduce un elemento virtuoso, cioè si può votare
per il candidato che sicuramente può passare in quel collegio e
che è politicamente più vicino alla posizione politica dellelettore
e votare per il partito che più lo rappresenta politicamente. Quindi
nellesprimere un voto utile affinché una parte politica possa
risultare vincente alla fine delle elezioni non si perde la possibilità
di poter esprimere il proprio voto di appartenenza, mantenendo - come si
diceva allinizio governabilità, dando la possibilità ad
una eventuale coalizione di vincere le elezioni, e rappresentatività
potendo favorire la presenza in parlamento del partito da cui lelettore
si sente rappresentato.
Naturalmente vi sono questioni connesse alla legge elettorale
tedesca che andrebbero approfondite: la forma di stato - ricordiamo
che la Germania è una repubblica federale o la forma di governo
in Germania vi è il modello del premier ma sono, come già
dicevamo, questioni non facilmente esauribili in una breve scheda, per
cui ci ripromettiamo di tornare in ulteriori approfondimenti su tali questioni. |