IL VOTO IN SARDEGNA PER IL RINNOVO DEL CONSIGLIO REGIONALE
Vittorio Macrì
Il 13 giugno in Sardegna si voterà per il rinnovo
del Consiglio Regionale, oltre che per le elezioni europee. Affermare che
per il partito in Sardegna si tratta di un test elettorale di estrema importanza
non è affatto retorico.
In una legislatura segnata negli anni precedenti da un
alto tasso di litigiosità del centro-sinistra, che aveva prodotto
ben cinque crisi del governo regionale, Rifondazione Comunista è
da un anno e mezzo al governo della Regione.
Infatti, all'indomani delle elezioni del '94, nonostante
la coalizione dei Progressisti sardi di cui facevamo parte avesse vinto
le elezioni, venimmo esclusi dal governo regionale, per mezzo di un accordo
scellerato tra il PDS e le forze moderate di centro, tra cui i Pattisti
di Mario Segni. I primi tre anni e mezzo di governo sono stati caratterizzati
dal blocco dell'attività politica e amministrativa, da un costante
ricorso all'esercizio provvisorio del bilancio, dall'assenza totale di
una seria programmazione in grado di rilanciare l'economia e l'occupazione.
Dall'ultima crisi del dicembre '97 nasce l'accordo tra
il centro-sinistra e Rifondazione Comunista: un accordo politico e programmatico
basato essenzialmente sulla programmazione e attuazione di un Piano straordinario
per il lavoro e l'occupazione, che si è concretizzato attraverso
la definizione di un insieme di leggi per una manovra complessiva di intervento
di 2.000 miliardi per il triennio 1999/2001. Tre sono le principali azioni
di indirizzo delle leggi sul lavoro: lo sviluppo locale, con oltre 1.600
miliardi per il prossimo triennio che vengono assegnati agli Enti Locali
per il finanziamento di iniziative atte alla promozione di attività
produttive locali, per la valorizzazione e lo sviluppo dei settori ambientali,
culturali, storici, archeologici, per il lavoro sono immediatamente disponibili
oltre 80 miliardi finalizzati alla creazione di lavoro stabile per lavoratori
impegnati in attività precarie come i progetti speciali, gli LSU,
gli LPU etc. (si tratta di 15 mila sardi la cui condizione occupazionale
è di lavoro nero legalizzato); sempre nel medesimo triennio, sono
spendibili oltre 470 miliardi per lo sviluppo del sistema produttivo, per
la creazione di nuova impresa, con riferimento particolare a quella artigiana
nel settore della produzione di beni e di servizi e nel settore turistico.
Quest'atto forte di governo ed il ruolo centrale svolto
dal partito, che ha favorito un reale rilancio dell'attività della
giunta regionale, ha riaperto la possibilità non solo per una nostra
affermazione elettorale ma anche una possibile vittoria della Coalizione
Autonomista di centro-sinistra - con l'esclusione dell'UDR e dei prodiani
- che si presenterà alle elezioni del 13 giugno.
Gli impegni della coalizione hanno tre fondamentali direttrici
di programma: la prima è l'impegno straordinario per il lavoro,
dove si conferma l'obiettivo strategico della piena occupazione e perciò
l'impegno di operare per abbattere progressivamente il tasso di disoccupazione
anche con il ricorso a misure specifiche e straordinarie; la seconda, è
la salvaguardia del territorio e dell'ambiente che deve costituire la caratteristica
prima dei processi e dei prodotti del sistema Sardegna, progresso economico
e qualità della vita costituiscono perciò un binomio inscindibile;
la terza, ma non meno importante, è la costruzione della nuova Regione,
da attuare non attraverso un ulteriore tentativo di cattiva riforma, ma
con un'azione radicale di ripensamento di tutta la strumentazione regionale,
elemento essenziale quest'ultimo per avviare un processo di una nuova e
diversa qualità dello sviluppo.
Rifondazione Comunista si presenta dunque agli elettori
sardi con le carte in regola, rispettando gli impegni assunti ed avendo
privilegiato gli aspetti programmatici a quelli di quadro politico.
Le liste comuniste nei quattro collegi provinciali vedono
la presenza di compagne e compagni che in questi anni sono stati protagonisti
delle battaglie per il lavoro e la rinascita dell'Isola. |