CATANIA CHIAMA CINECITTA' - I percorsi del partito di massa
Franco Iachini
Roma, lunedì 12 aprile. Il telefono di Rifondazione
Comunista del quartiere Cinecittà squilla: la federazione di Catania
informa che mercoledì arriveranno una quarantina di lavoratori dellINTELIT,
insieme ai dipendenti di altre filiali in Italia, per protestare davanti
alla multinazionale svedese Ericsson. 240 lavoratori stanno per perdere
il posto, dopo aver istallato per quasi trentanni centraline telefoniche.
Resteranno nella capitale anche il giorno dopo per presidiare il Ministero
del lavoro: occorre ospitarli, ci sono solo 48 ore a disposizione. Il circolo
stava appena raccogliendo le forze dopo le due manifestazioni nazionali
per la pace e in vista di una settimana di fuoco: due cortei di zona contro
la guerra e le ultime uscite della campagna referendaria. Ma non si possono
lasciare i lavoratori e i compagni di Cinecittà fraternizzano. Qualcuno
è la prima volta che mette piede in un circolo del Partito. Alcuni
lavoratori sono col sacco a pelo, disposti a dormire adattandosi sul pavimento
del nostro circolo e di quello di Ciampino. Nemmeno per sogno, sono tutti
ospitati nelle case dei compagni: la solidarietà di classe ha vinto.
Per tutti unesperienza indimenticabile, con scambi di telefoni e promesse
di rivedersi. Ma il sindacato, dovè se, addirittura per pagare
i pullman, i lavoratori si sono dovuti autotassare? La FIOM, con la sua
storia gloriosa ha trasformato i propri iscritti in profughi.
Qualche riflessione sullorganizzazione del Partito.
Già qualche mese fa il nostro circolo era stato in prima linea nellassistenza
alle migliaia di Kurdi che erano giunti a Roma in solidarietà con
Ocalan: fu importante, allora, poter fornire tendoni, coperte, gruppo elettrogeno,
generi alimentari. Quindi riteniamo importante, almeno nelle grandi città,
dotarsi di strumenti per poter far fronte a situazioni di emergenza. Così
come sarebbe utile poter disporre di una rete di posti letto per poter
ospitare compagni o lavoratori che abbiano la necessità di pernottare
per una manifestazione, per una lotta. Si tratta di costruirla con cura
affidandone la responsabilità a compagni capaci.
Altrettanto importante è costruire una mappa delle
professionalità disponibili tra gli iscritti e simpatizzanti del
Partito in maniera da potervi attingere quando è necessario. Nelle
esperienze citate ed in altri casi è stato decisivo poter contare
sulle capacità di compagni elettricisti, carpentieri, fabbri, cuochi,
idraulici e così via. Queste energie esistono nelle fila del Partito,
si tratta di conoscerle ed organizzarle. Anche questo significa partito
di massa. Tra laltro è molto gratificante per un iscritto potersi
rendere utile, sapere di non essere solo un numero, ma una risorsa. |