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Iscritte a parlare. Storie di donne e pratiche femministe nel Partito comunista italiano (1970-1991) Copertina flessibile – 5 maggio 2025
di Eleonora Forenza, Alessandra Gissi
Perché si sceglie di praticare l'imprevisto femminista nel Pci? Cosa si vive quando il personale è politico e il politico è personale? Queste storie di femministe e comuniste raccontano una complessa ricerca di interezza, costellata di lacerazioni e conflitti. Attraverso fonti orali e documentarie, sono qui restituite le soggettività nelle loro diverse traiettorie, personali e collettive, rintracciando genealogie e sperimentazioni tuttora originali nel rapporto tra pratiche femministe e forma-partito. Le protagoniste assumono su di sé la fatica della traduzione, teorica ed esistenziale, dei significati di autocoscienza, militanza, riconoscimento tra marxismi e femminismi. Spostando se stesse, spostano le posizioni del Pci, incidendo su lotte cruciali nella storia dell'Italia repubblicana. Eppure, le femministe nel Pci vivono spesso, oltre alla diffidenza del movimento, la rabbia di non essere riconosciute dal partito. Riconoscerle è oggi un gesto di rivolta contro l'oblio politico e storiografico, un invito a interrogarle con domande dal presente. Prefazione di Alessandra Gissi.
Dodicesima disposizione
Dipartimento antifascismo del partito della rifondazione comunista. Copertina flessibile – 23 gennaio 2023
Troppo spesso si danno per scontate conoscenze storiche del periodo compreso tra la Prima guerra mondiale e gli anni Duemila, colpevolmente trascurato anche dai programmi scolastici. Per queste ragioni è stato organizzato un corso su fascismo e antifascismo di cui questo volume ne raccoglie le risultanze. Un testo di facile accesso per lettori di ogni età con l’obiettivo di illustrare il fenomeno delle nuove destre che si rifanno ideologicamente al fascismo nonostante il divieto contenuto nella XII Disposizione della Costituzione: «È proibita la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista».
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Dodicesima disposizione
Rifondazione comunista. Dal movimento dei movimenti alla chiusura di «Liberazione», storia di un partito nella crisi della sinistra italiana
Sergio Dalmasso. Copertina flessibile – 1 dicembre 2021
Nel 2001, alla vigilia delle giornate di contestazione al G8 di Genova, Rifondazione comunista – anima di quel "movimento dei movimenti" che sfidava gli assetti economici e politici del nuovo ordine liberista – poteva vantare, oltre che un importante consenso elettorale, un radicamento sociale niente affatto trascurabile. Eppure, appena dieci anni più tardi, nel 2011, con la chiusura del quotidiano «Liberazione» calava un sipario non soltanto simbolico sul partito che aveva raccolto l'importante eredità del movimento operaio italiano. Nel corso di quel decennio, al centro della storia ricostruita da Dalmasso, si consuma un cambio di rotta che, dall'attenzione per l'altermondialismo, traghetta Rifondazione su posizioni interne e/o subalterne a un centro-sinistra privo di qualunque velleità riformatrice. Simili scelte, con un secondo governo Prodi che segna il passo su temi fondamentali come quelli del lavoro, della migrazione o della scuola, accompagneranno Rifondazione ai disastrosi risultati delle elezioni del 2008, prologo all'arduo «cammino nel deserto» che si poneva l'obbiettivo di dare corpo a una sinistra realmente autonoma rispetto al quadro bipolare. Da allora, l'esistenza di chi continua a lottare «dal basso a sinistra» non ha fatto altro che diventare più dura: una vicenda, ricostruita in questo libro, che parla della crisi della forma-partito ma, più in generale, della proposta politica di una sinistra italiana sempre meno rappresentativa, proprio nel momento in cui legare la grande tradizione del movimento di classe all'emergenza ecologica, alle questioni di genere, alla nuova e dilagante povertà, diventa non solo urgente, ma decisivo. Scritti introduttivi di Roberto Musacchio e Giovanni Russo Spena.
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Rifondazione Comunista di Sergio Dalmasso
In direzione ostinata e contraria. Per una storia di Rifondazione comunista
Paolo Favilli. Copertina flessibile – 1 novembre 2011
Una storia del Partito della rifondazione comunista a vent'anni dalla sua nascita. Un bilancio dei suoi successi e dei suoi errori nel contesto della crisi politica e culturale della sinistra italiana. Una meditata riflessione critica su un'esperienza collettiva non solo politica ma anche culturale, esistenziale, affettiva. Vent'anni di una storia analizzata nel contesto e nell'intreccio di grandi accadimenti che hanno trasformato a fondo la realtà sociale del paese: dalla nascita della Seconda Repubblica all'affermarsi della globalizzazione economica neoliberista.
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In direzione ostinata e contraria. Per una storia di Rifondazione
Rifondazione comunista. Storia e organizzazione
Simone Bertolino. Copertina flessibile – 8 aprile 2004
Un'analisi del processo di costituzione del partito della Rifondazione comunista dallo scioglimento del PCI ai giorni nostri. Il percorso all'interno dell'universo politico italiano è seguito a partire dalle prove elettorali fino alle scissioni e alle crisi interne, per giungere alla definizione di un partito capace di trasformarsi da aggregazione fondata sulla "nostalgia" a forza capace di condizionare gli equilibri politici nazionali. Le vicende del partito sono ricostruite nelle modalità di formazione e di sviluppo organizzativo, nella leadership, negli attori che ne hanno promosso la nascita e nelle loro rispettive tradizioni politiche di provenienza.
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Rifondazione comunista. Storia e organizzazione
Le cadute. Il Governo Prodi e la scissione di Rifondazione Comunista (1996-1998)
Severino Galante. Copertina flessibile – 5 gennaio 2022
Dicono che fu Fausto Bertinotti ad affossare il primo governo di Romano Prodi. Dicono anche che egli fu l'esecutore di un complotto ordito dal segretario dei Ds Massimo D'Alema e da quello del Ppi Franco Marini. E qualcuno aggiunge che Francesco Cossiga ci mise del suo per portare alla presidenza del Consiglio dei ministri il primo - e finora l'unico - ex comunista. C'è del vero in queste bugie che, spesso ripetute e ricomposte in una narrazione nella quale il verisimile fa aggio sul vero (cioè, per lo storico, sul documentato o documentabile), si sono trasformate nel tempo in Verità indiscutibili e scontate: in luoghi comuni... L'autore prova a sfatare, oltre a questi luoghi comuni, pure quello secondo il quale un partecipante - come attore e come testimone - alle vicende storiche non potrebbe poi anche cimentarsi in una corretta analisi storiografica di esse. Per lui vale ancora la lezione di Tucidide: "Ho ritenuto mio dovere descrivere le azioni compiute in questa guerra non sulla base di elementi d'informazione ricevuti dal primo che incontrassi per via; né come paresse a me, con un'approssimazione arbitraria, ma ana- lizzando con infinita cura e precisione, naturalmente nei confini del possibile, ogni particolare dei fatti cui avessi di persona assistito, o che altri mi avessero riportato. Laboriosa e complessa indagine: poiché le memo- rie di quanti intervennero in una stessa azione, non coincidono mai sulle medesime circostanze e sfumature di quella. Da qui resoconti diversi, a seconda della individuale capacità di ricordo o delle soggettive propensioni".
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Le cadute. Il Governo Prodi e la scissione di Rifondazione Comunista (1996-1998)
L'anno zero di Rifondazione Comunista (3 febbario 1991–19 gennaio 1992)
Severino Galante. Copertina flessibile – 14 gennaio 2019
Con una vasta documentazione originale a supporto dei propri ricordi, l'autore si muove tra storia e memoria – tra mestiere e vocazione – fornendo una testimonianza di prima mano sull'anno di nascita di Rifondazione comunista. La scelta della forma espositiva diaristica, o quasi, consente al lettore di immergersi nel flusso vivo di ragioni, passioni, convergenze, conflitti, contraddizioni che animarono tante donne e tanti uomini che, dopo il suicidio assistito del Pci, ritenevano loro dovere continuare a far vivere in Italia un forte partito comunista. A distanza di oltre un quarto di secolo questa testimonianza, volutamente segnata dal vissuto dell'autore e quindi consapevolmente parziale (il che non significa di parte), può aiutare a riflettere sulle lontane origini dell'attuale, disastroso stato della sinistra comunista: contribuendo così all'impegno che i tempi ostili ancora una volta impongono – e che Luciana Castellina auspica nell'introduzione al testo – "senza settarismi nel processo costituente che ci sta di fronte, senza lasciarci andare a facili illusioni, ma anche senza farci prendere dalla sfiducia".
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L'anno zero di Rifondazione Comunista (3 febbraio 1991–19 gennaio 1992)
1969: quando gli operai hanno rovesciato il mondo. Sull'attualità dell'autunno caldo
Paolo Ferrero.
Copertina flessibile – 28 novembre 2019
Da Battipaglia a Mirafiori, da Porto Marghera alla Pirelli, da Avola a Valdagno il 1969 è stato l'anno della rivolta operaia. Contro lo sfruttamento disumano della catena di montaggio, il paternalismo feudale degli agrari, la repressione della polizia. Non una fiammata isolata ma l'apertura di un lungo processo di liberazione di centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici, e punto di convergenza di tante storie e memorie: dalle lotte contadine nel Mezzogiorno d'Italia all'esperienza dei quadri sindacali e politici della sinistra di classe, dall'incontro con gli studenti del '68 alle esperienze di presa di coscienza maturate nell'ambito del mondo cattolico. Una rivolta che ha radicalmente cambiato volto al paese, contro la volontà delle classi dominanti: non a caso il '69 si chiude con le bombe di Piazza Fontana a Milano e la nascita della «strategia della tensione», che però non riesce a fermare quel ciclo di lotte. Questo libro vuole essere un contributo per una comprensione dell'«autunno caldo» ― il grande rimosso dalla storia del paese ― nella convinzione che quel gigantesco processo sociale, politico e culturale di tipo rivoluzionario ci fornisca proprio oggi insegnamenti fondamentali.
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1969: quando gli operai hanno rovesciato il mondo. Sull'attualità dell'autunno caldo
Marx oltre i luoghi comuni
Paolo Ferrero.
Copertina flessibile – 22 novembre 2018
Marx ha più ragioni oggi di quando scrisse "Il capitale". Nel duecentesimo anniversario della nascita del filosofo di Treviri, l'alternativa tra socialismo o barbarie si palesa in tutta la sua evidenza. Le contraddizioni del modo di produzione capitalistico stanno generando un processo di vera e propria regressione del genere umano: sfruttamento generalizzato, distruzione di diritti, razzismo, guerre, devastazione della natura. Il capitalismo ha esaurito la sua spinta propulsiva, ora si tratta di superarlo. A partire dalla stridente contraddizione tra capitalismo e umanità, questo libro offre un contributo alla conoscenza della figura e del pensiero di Marx. Il libro è diviso in tre parti. La prima offre un profilo della vita di Marx e introduce alcuni elementi della sua opera. La seconda delinea una sintesi del suo pensiero. La terza si confronta con una serie di fraintendimenti che sono cresciuti nell'ambito dei marxismi.
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Marx oltre i luoghi comuni
La truffa del debito pubblico
Paolo Ferrero.
Copertina flessibile – 24 settembre 2014
"Il debito pubblico italiano non ha niente a che vedere con la spesa pubblica, e men che meno con la spesa sociale. Il debito pubblico del nostro paese si è gonfiato a causa degli interessi da usura pagati dallo Stato agli speculatori. Esso, infatti, è aumentato repentinamente a partire dal 1991, quando (l'allora ministro del Tesoro decise, insieme al governatore della Banca d'Italia, di rendere autonoma la Banca d'Italia, obbligando così lo Stato a finanziare il proprio debito attraverso i mercati finanziari. A partire da quella data gli interessi pagati dallo Stato sono schizzati alle stelle e con essi il debito, che dal 60% è passato al 120% in pochi anni. Eppure, l'esplosione del debito pubblico è diventata l'argomento per giustificare politiche di tagli e austerità. Così, dal 1992 la spesa pubblica è stata continuamente ridotta producendo il seguente risultato: se si escludono gli interessi, la spesa dello Stato è minore delle entrate. E in questi trent'anni lo Stato è diventato una gigantesca idrovora che prende i soldi dalle tasche dei cittadini e li sposta nelle tasche degli speculatori e della rendita finanziaria. Questo libro chiarisce i termini della truffa e indica come uscirne".
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La truffa del debito pubblico
Pigs! La crisi spiegata a tutti
Paolo Ferrero.
Copertina flessibile – 27 agosto 2012
Ci dipingono la crisi come un fenomeno naturale. E, come cura, ci propongono le ricette che ne sono all'origine: il neoliberismo. Tutto questo produce sofferenze tanto drammatiche quanto inutili, perché la loro ricetta non funziona e aggrava la crisi. Tutto questo possono farlo perché le persone, anche quelle informate, non capiscono nulla di economia e finanza. Così la nostra vita, il nostro futuro e quello dei nostri figli vengono lasciati nelle mani di "tecnici" e apprendisti stregoni che si comportano come i medici medioevali: sostenendo di curare la malattia, uccidono il paziente. Questo libro prova, con un linguaggio elementare, senza usare termini incomprensibili, a spiegare cosa ci sta succedendo davvero: le origini della crisi, le balle che ci raccontano, come fare a uscirne. È un libro che confida nella razionalità degli umani, nel fatto che dalla comprensione della realtà possa scaturire una coscienza, e quindi un comportamento diverso. È un libro che confida nel fatto che gli schemi di gioco delle squadre di calcio siano più complicati dell'economia. Se tutti discutono con competenza dei primi, potranno capire anche la seconda. Ed evitare di delegare a "tecnici" venduti la gestione della loro vita.
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Pigs! La crisi spiegata a tutti
Confessioni di un malfattore. Vita politica di un ex giovane comunista
Severino Galante.
Copertina flessibile – 5 dicembre 2014
L'autobiografia politica di un militante del secondo '900: uno dei tanti. Parlando infatti d'uno per narrare di molti, l'autore ricostruisce il lungo percorso che ne ha fatto un esponente della "casta" delle Istituzioni rappresentative, oggi additata alla pubblica esecrazione da un abile disegno di "antipolitica". Contro la pluriennale campagna mediatica che ha costruito e alimentato tale disegno, egli ha inteso documentare quanto lontana da quella indiscriminata, e perciò falsa, immagine di "malfattore" possa invece essere la condotta di chi fa politica vera: politica per passione e per vocazione. Recuperate dalla memoria e dai documenti, scorrono dunque attraverso queste pagine l'appassionata mobilitazione civile delle giovani generazioni negli anni '60; la ferma battaglia contro il terrorismo, in difesa della democrazia costituzionale, negli anni '70; la tenace lotta contro la "mutazione genetica" del Pci negli anni '80. Tutti argomenti centrali di una minuziosa narrazione sullo sfondo della quale traspaiono le grandi trasformazioni padovane, venete, nazionali del periodo compreso tra il "miracolo economico" e la prima "tangentopoli". Sicché la biografia di un individuo può essere usata come lente soggettiva per interpretare le vicende collettive di un'intera fase storica.
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Confessioni di un malfattore. Vita politica di un ex giovane comunista
Cronaca di una scissione: dal Pci al Prc. 11 marzo 1990-3 febbraio 1991
Severino Galante.
Copertina flessibile – 1 gennaio 2017
"Tra il 1990 e l'inizio del 1991 si consumava la scissione forse più rilevante dell'Italia postbellica: quella di quanti - rifiutando di aderire al Partito democratico della sinistra che stava nascendo sulle ceneri del dissolto Partito comunista italiano - hanno dato vita al Partito della rifondazione comunista. Uno degli attori di quella scissione - che partecipandovi si è trasformato da storico di mestiere in politico di professione - ne ricostruisce ora le vicende attraverso una cronaca critica e argomentata, fondata sulla propria adesione alle dinamiche della componente cossuttiana del Pci." (dalla nota di Marco Del Bucchia)
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Cronaca di una scissione: dal Pci al Prc. 11 marzo 1990-3 febbraio 1991
Io ci provo
Fausto Bertinotti. Copertina flessibile – 1 settembre 2005
Anarchico per apprendistato, comunista per identità, movimentista per passione, partitista per convinzione, sindacalista per professione, consiliare per esperienza, referendario per pratica, lettore per abitudine generazionale, salottiero per frequentazioni, operaista per amicizie, intransigente per educazione, giocatore d'azzardo per vocazione, lezioso per vanità... Una cosa, invece, Fausto Bertinotti non vuole farla: il ministro. Nel 1998 fu protagonista della rottura con il primo governo Prodi. Oggi sfida il professore per conquistare la leadership dell'Unione ed è pronto a guidare Rifondazione comunista attraverso le colonne d'Ercole della prova di governo. Il leader del Prc si racconta e racconta le scelte di allora e di oggi.
Per una pace infinita
Fausto Bertinotti, Alfonso Gianni.
Copertina flessibile – DVD Audio, 15 novembre 2002
Dal G8 di Genova all'Afghanistan e alla Palestina, in questi ultimi mesi la violenza sembra l'unica risposta che il mondo sa offrire a ogni genere di conflitto. Il libro compie un'analisi storico-filosofica della riflessione sulla violenza e sul pacifismo, prendendo in considerazione vari pensatori, da Kant, a Marx, a Engels, a Sorel, ad Aldo Capitini, a Michelstaedter, cercando di dare significato e forma concreta a un'idea di non violenza. Il ragionamento passa poi a trattare i conflitti più importanti degli ultimi anni: la guerra del Golfo, quella nei Balcani, in Afghanistan e quella in Palestina.
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Per una pace infinita
Le idee che non muoiono
Fausto Bertinotti con Alfonso Gianni.
Audio CD – Importazione, 29 settembre 2000
Partendo dalla caduta del muro di Berlino, Bertinotti ripercorre la storia dei regimi comunisti, analizzando i motivi che hanno portato alla loro fine. Riflettendo sugli errori delle realizzazioni storiche di quelle società, fra cui il principale è stato l'assenza della democrazia, il leader della principale forza comunista in Italia rilegge in una nuova luce le idee intramontabili del comunismo: l'uguaglianza, il bene comune, il superamento del capitalismo, la liberazione del lavoro.
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Le idee che non muoiono
Gianni Giadresco. Guerra in Romagna 1943 - 1945
Gianni Giadresco
Lugo di Romagna - 1927. Ravenna - 20 gennaio 2005
Partigiano nella Brigata di Bulow.
Giornalista.
Ha assolto a vari incarichi di direzione politica nel Pci: membro del Comitato centrale, segretario della Federazione di Ravenna, al Centro del partito, vice responsabile della sezione stampa - propaganda, e della commissione di organizzazione, responsabile della commissione ceti medi e cooperazione, della sezione emigrazione/immigrazione, membro dell'Ufficio di Segreteria di Enrico Berlinguer.
Dal 1972 al 1987 è stato Parlamentare della Repubblica. Dopo lo scioglimento del Pci, ha aderito a Rifondazione comunista, poi al Partito dei comunisti italiani di cui è membro del Comitato Centrale; collaboratore del settimanale "Rinascita della sinistra".
È autore di libri sulla Resistenza (La battaglia di Ravenna), sull'antifascismo (I compagni di Ravenna, in collaborazione con lo storico Luciano Casali), sulla lotta politica e sociale (Amarcord del Pci, Il compromesso bizantino, Dai magliari ai vu' cumprà).
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Guerra in Romagna
I comunisti. Dal pci alla nascita di Rifondazione Comunista. Una semiologia politica.
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I comunisti. Dal pci alla nascita di rifondazione comunista.
La primavera pugliese. Rifondazione comunista dal 1991 alla presidenza Vendola Copertina flessibile – 1 marzo 2024
di Vincenzo Colaprice
L'elezione di Nichi Vendola alla guida della Regione Puglia ha rappresentato la consacrazione della primavera pugliese. Ma è stata anche il risultato di un percorso politico complesso, cominciato con lo scioglimento del PCI e la fondazione di Rifondazione comunista. Dal 1991 al 2005, questo partito ha vissuto fasi alterne, tra scissioni, movimentismo e una leadership ben radicata nelle dinamiche della Seconda Repubblica. A vent'anni di distanza dall'avvio della primavera pugliese, questo libro ripercorre – attraverso documenti e testimonianze inedite – le tappe che hanno condotto a quella stagione di speranze e rinnovamento. In Puglia Rifondazione comunista, con i suoi rappresentanti istituzionali, gli organi di partito e i militanti, ha infatti giocato in quegli anni un ruolo chiave nella formazione di una classe dirigente di sinistra. Ma è stata davvero l'alba di una Puglia migliore?
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La primavera pugliese. Rifondazione comunista dal 1991 alla presidenza Vendola
La rifondazione mancata. 1991-2008, una storia del Prc Copertina flessibile – 3 settembre 2009
di Salvatore Cannavò
Nel 2008, per la prima volta nella sua storia, la sinistra radicale e comunista ha perduto la rappresentanza parlamentare. Una disfatta che ha implicazioni per il futuro e le cui cause affondano nella vicenda politica degli ultimi quindici anni. Per la prima volta in modo sistematico e completo questa "storia" di Rifondazione comunista ripercorre quella vicenda dal momento della fondazione nel 1991 fino alla sconfìtta del 2008. Le tante scissioni, i successi elettorali, gli arretramenti, la stagione dei movimenti e poi la svolta governativa. E ancora, indiscrezioni, particolari inediti, piccoli ritratti dei principali protagonisti. Un lungo racconto scritto con il ritmo del giornalismo, animato dalla passione politica e fondato sui documenti ufficiali. Un pezzo di memoria per capire cosa è stata la sinistra in Italia e provare a immaginare come sarà.
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La rifondazione mancata. 1991-2008, una storia del Prc
Lucio Libertini... Un protagonista della sinistra italiana nel centesimo anniversario della nascita. Atti del convegno svoltosi a Pistoia il 2 dicembre 2022 Copertina flessibile – 2 aprile 2024
di Barbara Nikolova, Giacomo Signorini
La Fondazione Roberto Marini "Oltre il secolo breve" ETS di Pistoia ha promosso nell'autunno 2020 la costituzione del Comitato Nazionale dedicato alla celebrazione nel 2022 del centesimo anniversario della nascita di Lucio Libertini, dirigente politico punto di riferimento anche del "creatore" della Fondazione stessa, e protagonista politico e culturale della travagliata storia della Sinistra italiana dal secondo dopoguerra fino alla scomparsa avvenuta nel 1993. Il Comitato è stato riconosciuto ed istituito dal Ministero con Decreto n. 197 del 9 maggio 2022, ed in questo volume (che fa seguito a quello dedicato all'impegno profuso da Libertini specificatamente per la natia Sicilia) presentiamo gli Atti del convegno svoltosi a Pistoia venerdì 2 dicembre 2022, a conclusione del primo anno di attività. Articolato su relazioni sia cronologiche che tematiche, integrate da testimonianze di chi ha condiviso il suo impegno nei vari partiti in cui ha militato, il convegno si è soffermato in particolare sugli elementi dell'opera di Libertini che possono essere considerati ancora attuali.
Cronache di un'opposizione Copertina flessibile – 1 gennaio 2013
di Milziade Caprili
Attraverso il filtro della propria lunga e combattiva esperienza sul campo, l'autore raccoglie in questo volume una miscellanea di considerazioni circa i temi principali del dibattito politico degli ultimi anni, all'interno sia dello scenario più "intimo" della propria città, Viareggio, sia in quello più ampio del Partito e del governo della Nazione. Da sempre attivo militante della sinistra, Milziade Caprili guarda con coraggio al passato del suo schieramento, analizzando gli elementi che ne hanno determinato la crisi odierna e affrontando di petto persino la spinosa questione della "colpa" di aver contribuito alla caduta del primo governo Prodi. La sua è una storia di ininterrotta opposizione, perfino quando il centrosinistra si trova a conquistare la maggioranza degli elettori: all'interno del suo stesso partito si trova infatti nella minoranza contraria a ogni tipo di compromesso, di ipocrisia, di trasformismo. Ma non si tratta di un'opposizione sterile e ostinata: queste Cronache sono un concentrato di proposte concrete per il futuro, un'agenda da portare avanti a livello locale e nazionale. Con la Prefazione di Fausto Bertinotti.
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Cronache di un'opposizione
Una storia comunista Audio CD – CD, 20 ottobre 2004
di Armando Cossutta, Gianni Montesano
Dopo essere stato l'"uomo di Mosca" all'interno del Pci, Cossutta ha promosso la scissione che, con la nascita del Partito democratico della sinistra, ha dato vita a Rifondazione comunista. Poi, nel 1998, quando Fausto Bertinotti, segretario del partito, ha fatto cadere il governo Prodi, ha fondato i Comunisti italiani, da allora alleati dell'Ulivo. In questa sua autobiografia, Cossutta rivendica orgogliosamente la sua identità comunista e racconta la "sua" verità: dalla finta fucilazione a cui fu sottoposto dai nazisti nel carcere di Monza fino all'attentato che subì Togliatti nel 1948, dal caso dei finanziamenti sovietici al Pci al viaggio a Baghdad pochi giorni prima della guerra contro l'Iraq.
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Una storia comunista
Ricostruire il partito comunista. Appunti per una discussione Copertina rigida – 1 gennaio 2011
di Oliviero Diliberto, Vladimiro Giacchè, Fausto Sorini
Interrogativi brucianti. Quali sono le prospettive del capitalismo e del socialismo nel XXI secolo, in un contesto mondiale segnato dalla più grande crisi strutturale del sistema capitalistico dopo il 1929? Quali le principali dinamiche del mondo multipolare, a vent'anni dalla fine dell'Urss? E quale il ruolo della Cina? Qual è la natura dell'Unione europea? E quali le prospettive di un'altra Europa? Quali sono le caratteristiche attuali e le prospettive del capitalismo italiano? Quale la struttura di classe del nostro paese? Perché è finito il PCI? Quale il bilancio ventennale della "rifondazione comunista"? Gli autori di questo volume affrontano in modo critico e aperto questi e molti altri temi. E sulla base di questa originale rilettura delle vicende politiche degli ultimi decenni argomentano la necessità e l'urgenza politica di ricostruire un forte Partito Comunista nel nostro Paese, definendo le caratteristiche che esso dovrà avere per porsi all'altezza delle sfide del XXI secolo.
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Ricostruire il partito comunista. Appunti per una discussione
Io, partigiana. La mia resistenza Copertina flessibile – 16 aprile 2014
di Lidia Menapace
Lidia Menapace è nata nel 1924 a Novara, vive a Bolzano. Staffetta partigiana, senatrice della Repubblica italiana, pacifista e femminista militante, in questo libro racconta la sua esperienza nella Resistenza attraverso i grandi eventi storici e gli episodi di eroismo personale e collettivo. La tessera del pane e i bombardamenti, la solidarietà tra famiglie e le fughe in bicicletta, la distribuzione dei giornali clandestini e la paura dei posti di blocco dei nazifascisti, la consegna dei messaggi in codice imparati a memoria, l'aiuto prestato a un giovane ebreo nella fuga in Svizzera, i libri sui sindacati letti di nascosto, lo studio al lume di candela durante il coprifuoco... E poi, la presa di coscienza graduale del valore politico della Resistenza, che ha posto le fondamenta teoriche e pratiche del progetto di una società solidale e partecipata il quale, se trovò un seguito forte nella Costituzione, fu poi tradito nella storia reale dell'Italia. Ma, come le scriveva in un bigliettino il generale Alexander, comandante delle forze alleate, "Lidia resisté"; e la Menapace continua ancora oggi a combattere. Una fondamentale testimonianza, storica e coinvolgente, corredata da schede di approfondimento che guidano nella lettura anche un pubblico di giovani.
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Io, partigiana. La mia resistenza
Fuori la guerra dalla storia. Scritti necessari di politica e femminismo Copertina flessibile – 7 marzo 2025
di Lidia Menapace, Monica Lanfranco
Partigiana in val d'Ossola, femminista, politica laicamente comunista dalle radici cattoliche, giornalista, saggista, formatrice e attivista, fra le fondatrici de "Il Manifesto". Lidia Brisca Menapace (1924-2020) ha percorso la sua esistenza con fierezza e passione, guidata da immensa curiosità e attenzione per le migliaia di persone che ha incontrato in ogni angolo dell'Italia. Sempre pronta a partire per convegni e dibattiti, per grandi città come per comuni minuscoli, sperduti tra mare e montagna. E niente albergo quando dormiva fuori casa - cioè quasi sempre: voleva essere ospitata nelle case di chi la invitava, perché nell'incontro praticava la sua scuola di vita. Questa raccolta di scritti a cura di Monica Lanfranco offre una panoramica del suo pensiero limpido e spiazzante. Utile e necessario.
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Fuori la guerra dalla storia. Scritti necessari di politica e femminismo
Canta il merlo sul frumento. Il romanzo della mia vita Copertina flessibile – 12 novembre 2015
di Lidia Menapace
Questo libro è un'autobiografia: Lidia Menapace racconta la sua lunga vita, che ha attraversato il fascismo, la prima e la seconda Repubblica, le stagioni delle lotte operaie e i movimenti studenteschi, il femminismo, le mobilitazioni pacifiste e per l'ambiente. È un romanzo di formazione: è la vicenda di una ragazza che cresce nel ventennio fascista, in una famiglia progressista e laica, e che per spontanea necessità interiore diviene antifascista e partigiana; e per tutta la vita proietterà i suoi modelli etici nell'impegno pubblico culturale e sociale. È un romanzo della storia d'Italia: Lidia Menapace è stata impegnata nei movimenti cattolici progressisti, dirigente della Democrazia Cristiana (prima donna assessora alla Provincia di Bolzano), ha vissuto la diaspora della sinistra DC; docente all'Università Cattolica di Milano, fu allontanata per la sua dichiarazione di marxismo; ha partecipato alla nascita del quotidiano "il manifesto" e vi ha collaborato a lungo; nel 2006 è stata eletta senatrice con Rifondazione Comunista (indicata come presidente Commissione Difesa, non fu eletta per le sue posizioni pacifiste), e dal 2011 è nel Comitato nazionale ANPI. Il libro ha una prospettiva sempre aperta alla storia; cosicché gli eventi personali si coniugano con quelli generali, e i primi ne assumono senso più ampio e i secondi vivezza ed umanità.
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Canta il merlo sul frumento. Il romanzo della mia vita
Un pensiero in movimento. Scritti scelti (1959-2019) Copertina rigida – 19 giugno 2023
di Lidia Menapace, Carlo Bertorelle, Maria Pia Bigaran, Dacia Maraini
Nelle diverse stagioni della sua lunga e appassionata vita, all'opera di studiosa Lidia Menapace ha sempre affiancato l'impegno sociale e la militanza politica. Femminista, pacifista, ambientalista e, prima di tutto, partigiana («partigiani si è per la vita»), dopo aver preso parte, giovanissima, alla Resistenza nella natia Novara, nel dopoguerra si trasferisce a Bolzano, dove è assessora provinciale – prima donna eletta in Consiglio – per la Democrazia cristiana. Membro della FUCI e successivamente docente all'Università cattolica di Milano nonché convinta sostenitrice delle istanze di rinnovamento portate dal Concilio Vaticano II, dopo il Sessantotto abbraccia la "scelta marxista" ed entra nel gruppo del "Manifesto". Ha così inizio un'instancabile e poliedrica attività di giornalista, saggista, conferenziera in Italia e all'estero. Vicina al movimento operaio e sindacale, la sua parabola politica la vede dapprima nella dirigenza nazionale del PDUP, quindi nelle nascenti formazioni ecologiste, infine senatrice tra le fila di Rifondazione comunista. Il suo è stato un "pensiero in movimento", un costante sviluppo e confronto dialettico di idee e prospettive con uno sguardo sempre curioso, mai dogmatico. La selezione degli scritti qui pubblicati si basa su un'ampia ricognizione tra contributi di vario genere usciti nell'arco di sessant'anni: saggi su riviste, articoli di giornale, libri, interviste, prefazioni e postfazioni. Essi sono suddivisi in aree tematiche: la Resistenza e la guerra, la convivenza in Sudtirolo, il distacco dalla DC, la critica letteraria, la differenza di genere, l'azione non violenta, la prospettiva rivoluzionaria. Una ricca antologia che restituisce il ritratto di una donna coraggiosa, ironica e anticonformista, capace di collegare, spesso in modo sorprendente, il pensiero critico alla vita quotidiana e alle occasioni che essa riserva. Prefazione di Dacia Maraini.
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Un pensiero in movimento. Scritti scelti (1959-2019)
La sinistra che non c'è Copertina flessibile – 21 maggio 2025
di Fausto Bertinotti
Fausto Bertinotti, una delle figure più influenti della politica italiana degli ultimi decenni, racconta, dalla prospettiva di un protagonista e di un osservatore in prima linea, la parabola della sinistra contemporanea. L'inizio del declino si può far risalire storicamente al crollo dell'Unione Sovietica, quando – insieme con il socialismo reale e le sue storture – viene meno un mito della sinistra: la possibilità di un'alternativa al capitalismo. Dalla lotta rivoluzionaria si è passati così alla sinistra riformista, che ha accompagnato il consolidamento dell'Europa sulla base delle ragioni del mercato e dei vincoli di debito, abbandonando Marx (senza superarlo) e la lotta di classe. Il neoliberismo e la globalizzazione hanno fatto il resto, relegando ai margini le voci dei lavoratori e delle lavoratrici. Intanto, in Italia e nel mondo, la politica annegava nella spettacolarizzazione e sceglieva di parlare non secondo giustizia e verità ma alla "pancia del Paese" oppure facendo propria la lingua del mercato. Non più una politica di alti ideali ma una politica servile e di corto respiro: quando i partiti progressisti si sono allineati a questa tendenza, è venuto meno anche l'impegno in favore delle rivendicazioni del lavoro. Cosa rimane allora della sinistra? Da dove è necessario ripartire e a cosa si può mirare? Fausto Bertinotti prova a spiegarcelo in questa lucida e penetrante analisi, attingendo alla sua esperienza diretta e alla visione maturata nella lunga militanza politica.
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La sinistra che non c'è
Roma anni zero. Cronache dal municipio ribelle Copertina flessibile – 19 settembre 2025
di Sandro Medici, Fausto Bertinotti
«In queste pagine troverete molta politica. La politica che lotta per difendere il bene collettivo: a volte riuscendoci, a volte no, ma cercando sempre di farlo. La politica che non si lascia fermare da un presunto impossibile, che non si rassegna all'irrilevanza, ma forza i limiti, rompe le gabbie, esplora l'inedito, scopre, inventa, sperimenta, scava come le talpe e assalta il cielo». Nel primo decennio del secolo c'è stato a Roma un Municipio che ha imperversato con le sue speri-colate iniziative politiche, tra lotte, conflitti e slanci appassionati. Ha requisito interi palazzi per metterci dentro centinaia di famiglie senza casa. Ha per primo in Italia autorizzato le unioni civili e raccolto migliaia di testamenti biologici. Ha impedito speculazioni im-mobiliari e cementificazioni selvagge. Ha recuperato la memoria antifascista del rastrellamento del Quadraro. Ha liberato il Parco degli Acquedotti da abusivismi e spacciatori. Ha disseminato il terri-torio di concerti, festival teatrali e arene cinematografiche. Ha riconvertito per utilizzi sociali decine di immobili abbandonati. Ha trasformato le occupazioni abitative in case d'accoglienza per sfrattati. Ha promosso cooperative di lavoro e realizzato progetti per disabili e sventurati vari. Ha aperto am-bulatori popolari, servizi sociali autogestiti, biblioteche e centri culturali. Un'esperienza unica nel panorama romano, forse irripetibile. Prefazione di Fausto Bertinotti.
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Roma anni zero. Cronache dal municipio ribelle
Alla ricerca di un altro comunismo Copertina flessibile – 22 novembre 2012
di Lucio Magri
Passione e ideologia, di questo era fatta la vita di Lucio Magri. Una passione lucida, incrollabile e una riflessione politica nutrita dallo studio febbrile, dal desiderio di comprendere la realtà storica e sociale nelle sue trasformazioni. Dagli anni del boom alla Primavera di Praga, dal Sessantotto alla fondazione del manifesto e del Pdup, dal compromesso storico alla fine del Pci e all'avventura naufragata della rifondazione di un nuovo partito comunista, lo sguardo critico e gli scritti di Magri hanno attraversato la seconda metà del Novecento. I saggi qui raccolti - articoli, relazioni politiche, interventi parlamentari - rappresentano una testimonianza unica dei passaggi cruciali della storia del nostro paese. Una storia collettiva, quale è stata quella di Magri, fatta di incontri e congressi, scontri e riconciliazioni, comitati, redazioni, compagni e amici, come ben raccontano la prefazione di Luciana Castellina e l'ultima intervista prima della morte, realizzata da Famiano Crucianelli e Aldo Garzia. Alla ricerca di un altro comunismo non è solo un omaggio all'intellettuale più rigoroso che abbia avuto la sinistra italiana, ma uno strumento affilatissimo per capire l'attuale catastrofe. È la traccia di un'avventura irripetibile, del dirigente forgiato nella generazione dei grandi, del militante "eretico", di una vocazione rivoluzionaria inarrestabile, almeno finché il pessimismo non ha avuto la meglio sulla volontà.
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Alla ricerca di un altro comunismo
La Rifondazione comunista. Asimmetrie di potere e strategie politiche di un partito in movimento Copertina flessibile – 4 novembre 2009
di Fabio De Nardis
Con le elezioni del 13 e 14 aprile 2008 i comunisti vengono espulsi dal Parlamento italiano, un fatto che costringe la sinistra a ridiscutere la propria strategia in un ambiente politico ostile, dentro una logica di bipolarismo coatto che poco spazio lascia alle forze politiche non allineate. Il cartello della Sinistra- l'Arcobaleno, tentativo unitario delle forze a sinistra del Partito democratico, subisce una disfatta elettorale. Il Partito della Rifondazione Comunista, che aveva scommesso su quell'ipotesi unitaria, deve così affrontare un dibattito sulla linea politica e sulla ridefinizione dei gruppi dirigenti. Il volume ripercorre le dinamiche di elaborazione della sconfitta attraverso un'osservazione attenta dello scontro al vertice del Prc durante il suo VII congresso, considerando anche il deludente risultato della lista comunista e anticapitalista alle elezioni europee del 2009. Con rigore scientifico e linguaggio scorrevole vengono esaminati la dialettica interna e i meccanismi di elaborazione strategica di una forza politica che rivendica una cultura di trasformazione dibattendosi fra tradizione e innovazione in un'epoca particolarmente critica per i partiti della sinistra radicale. Si analizzano infine le dinamiche di graduale allontanamento del Prc dal modello politico-organizzativo del partito di massa classico nella direzione di un nuovo "partito sociale connettivo".