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Documento respinto. Direzione nazionale, 29 luglio 2025

COSTRUIAMO L'ALTERNATIVA ALLE POLITICHE LIBERISTE E GUERRAFONDAIE

I COMITATI UNITARI CONTRO IL RIARMO, LA GUERRA, IL GENOCIDIO, LA DISTRUZIONE DEL WELFARE E DEL MODELLO SOCIALE EUROPEO. PRIORITA' DI INIZIATIVA DEL PARTITO

La Direzione Nazionale di Rifondazione Comunista tiene conto della discussione dell'ultimo Cpn, largamente condivisa nella valutazione del momento drammatico che stiamo vivendo, dovuto al protrarsi della guerra in Ucraina e all'orrore assoluto del genocidio del popolo palestinese. Ulteriori fatti gravi sono rappresentati dalle politiche di riarmo dell'Unione Europea e della NATO, per la quantità di risorse previste e per gli obiettivi che si prefiggono. Queste politiche, sostenute tanto dal governo di destra quanto da ampi settori del centrosinistra , non solo vanno nel senso di riprodurre e ampliare i conflitti su scala planetaria, ma ridefiniscono le priorità di spesa negli Stati nazionali, preparando le condizioni per la distruzione del modello sociale europeo, per il peggioramento delle condizioni sociali e lavorative, per l'aumento degli squilibri e delle diseguaglianze, per il sottointeso abbandono del ruolo pubblico nella riconversione ecologica.
Impegna il partito:

  • a lavorare per la costruzione di un movimento unitario di massa in opposizione al sistema della guerra e alle sue pretese ordinatrici, con tutte le forze disponibili, nella dovuta chiarezza di contenuti e obbiettivi, in stretto rapporto con tutti i soggetti su cui ricadono i costi del riarmo e della guerra, dando indicazione di dare vita, in tutto il paese, ai comitati unitari contro la guerra, il genocidio, il riarmo su scala nazionale ed europea, la fornitura di armi all'Ucraina e a Israele, il taglio dello stato sociale;
  • a costruire azioni e iniziative di solidarietà sociale in tema di diritto alla salute (con sportelli appositi), diritto alla casa, contro il carovita;
  • a sostenere le lotte di tutto il mondo del lavoro per i salari, a partire dal salario minimo e dalla reintroduzione di una forma di indicizzazione, contro la precarietà, per ripristinare i diritti cancellati;
  • a proseguire la lotta contro le politiche di disgregazione territoriale, contro ogni forma di autonomia differenziata (anche con la raccolta di firme su petizioni regionali).

La Direzione Nazionale, preso atto della disastrosa intesa intervenuta tra L'Unione Europa e gli Stati Uniti in merito ai dazi, decide di organizzare una campagna di massa per chiedere il ritiro della firma da questa intesa, la sua bocciatura in ogni sede ove questa verrà discussa e le dimissioni della Von Der Leyen e della Meloni. Questa intesa non rappresenta il male minore ma l'ennesimo atto di sudditanza che trasforma l'Unione Europea in una colonia degli USA decretando la demolizione del welfare, dell'apparato produttivo e la distruzione del modello sociale europea a cui Draghi, il centro destra e il centro sinistra, avevano dichiarato guerra già nel lontano 2012.
La lotta contro l'accordo sui dazi deve quindi prefigurare una alternativa politica ed intrecciarsi da un lato con la lotta contro la NATO e per la costruzione di un mondo multipolare e dall'altro con il conflitto di classe finalizzato ad impedire la distruzione del welfare e l'ulteriore peggioramento delle condizioni di vita e di lavoro delle classi lavoratrici.
La Direzione Nazionale impegna altresì il partito a rilanciare e a portare a compimento la campagna di tesseramento 2025.

QUESTIONE POLITICA E MORALE

Negli ultimi mesi le cronache rivelano che vi è stata una impennata di indagini aperte, di denunce e anche arresti per svariati casi di corruzione, peculato, malversazione, induzione indiretta per richieste di favori in cambio di agevolazioni, beni o servizi a carico di sindaci, amministratori, esponenti politici locali oltre che nazionali di diverso colore politico.
Sullo sfondo di questi fatti emerge la crisi di un sistema politico istituzionale che ha fatto come proprio modus operandi la distruzione del pluralismo sociale e politico, le privatizzazioni e la svendita dei beni pubblici alla speculazione finanziaria, l'abdicazione alla programmazione pubblica e la consegna ai privati delle scelte urbanistiche fondamentali, l'assunzione del mercato come principale riferimento delle scelte amministrative a danno dei servizi e dei diritti dei cittadini a una città vivibile.

Processi che hanno dato corso a pratiche amministrative altamente discrezionali e sottratte al controllo democratico dei cittadini e delle assemblee elettive, che hanno reso politicamente condizionabili le competenze tecniche e amministrative esistenti. Processi di assimilazione dei maggiori partiti dell'alternanza, tali da renderli agli occhi della stragrande opinione pubblica più o meno tutti uguali e parte di un unico sistema.
Le recenti inchieste che vedono a diverso titolo il coinvolgimento anche di sindaci del centrosinistra o esponenti del Pd, tra queste la maxinchiesta sull'urbanistica e gli appalti di Milano, l'inchiesta su affidamenti diretti per eventi vari ad associazioni riguardanti la precedente amministrazione comunale di Pesaro, oltre ad altri non pochi casi, confermano la necessità di una unica battaglia politica di trasparenza e partecipazione democratica contro un sistema di potere collusivo con lobbies e vari interessi privati.
Nel caso dell'ex sindaco di Pesaro, attualmente candidato a presidente della regione Marche, a prescindere dalle determinazioni della Magistratura circa le ipotesi di reato di "omesso controllo e vantaggio di immagine", emerge in ogni caso una responsabilità squisitamente di ordine politico in materia di controlli.
Tutto ciò premesso la Direzione nazionale, fatta salva l'autonomia dei territori, ritiene di dovere escludere qualsiasi forma di coinvolgimento politico con forze e situazioni impegnate a vario titolo in operazioni politiche poco chiare o inchieste varie come nel caso delle Marche, pena il pregiudizio che ne deriverebbe alla credibilità dell'insieme del partito.

29.07.2025
Daniela Alessandri, Valeria Allocati, Fabrizio Baggi, Giovanna Capelli, Alberto Deambrogio, Paolo Ferrero, Eliana Ferrari, Loredana Fraleone, Tonia Guerra, Roberta Leoni, Ezio Locatelli, Antonello Patta, Giulia Pezzella, Tania Poguish, Monica Sgherri, Silvia Stocchetti, Roberto Villani.

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