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Direzione del 22 novembre 2023
Documento respinto
Un’agenda di lavoro per Rifondazione Comunista
La Direzione nazionale di Rifondazione Comunista riunita il 22 novembre 2023,
denuncia la complicità della Commissione Europea, dell’UE e del nostro governo i crimini di guerra e contro l’umanità del governo israeliano,
impegna il partito a proseguire nella mobilitazione per il cessate il fuoco e la solidarietà con il popolo palestinese sulla base della piattaforma definita nell’ultimo CPN, promuovendo iniziative nei territori e (incontri di approfondimento, presidi, manifestazioni, fiaccolate, flash mob) coinvolgendo l’associazionismo, i sindacati, i movimenti, i partiti, alle campagne di boicottaggio BDS, alla presentazione anche come partito di una denuncia alla Corte Penale Internazionale, all’organizzazione con Unione Popolare di un evento nazionale il 17 dicembre, e a incalzare partiti, associazioni, sindacati a una più larga mobilitazione unitaria per la Palestina, promozione di solidarietà concreta alla Mezzaluna Rossa palestinese per i soccorsi alla popolazione di Gaza. Aderisce alla Marcia Perugia-Assisi del 10 dicembre e impegna tutto il partito a costruire nei territori la partecipazione per una presenza visibile con le nostre parole d’ordine sulla Palestina, la guerra in Ucraina, il taglio delle spese militari, la critica della NATO.
Esprime solidarietà e cordoglio alla famiglia di Giulia Cecchettin e in particolare alla sorella Elena, oggetto di attacchi vergognosi da parte di esponenti della destra, aderisce alla manifestazione nazionale a Roma del 25 novembre indetta da Non una di meno contro la violenza di genere e a quelle che si svolgeranno in altre città italiane, dà mandato alla segreteria di promuovere l’assemblea degli uomini di Rifondazione Comunista come deciso dal nostro ultimo congresso.
Esprime solidarietà alle popolazioni alluvionate della Toscana e sostiene l’intervento delle BSA.
Ribadisce il giudizio negativo sulla manovra del governo Meloni e il sostegno alle mobilitazioni di Cgil, UIL e sindacati di base. La piattaforma sociale di Rifondazione Comunista e Unione Popolare costituisce un’alternativa alle politiche di questo governo di una destra reazionaria e classista. Impegna tutto il partito nella denuncia dei contenuti e del carattere classista e antipopolare della manovra e in particolare vanno sottolineati il tradimento delle promesse di Salvini e Meloni sulla legge Fornero e la catastrofe della sanità pubblica. Impegna il partito nella campagna, con raccolta di firme on line, contro la fine della “massima tutela” per elettricità e gas.
Denuncia l’attacco eversivo alla Costituzione portato avanti dal governo Meloni con le proposte del premierato, autonomia differenziata, separazione delle carriere e deriva securitaria. Impegna segreteria e area democrazia/istituzioni a convocare entro i prossimi 15 giorni un attivo nazionale su questi temi per articolare la nostra campagna.
Ringrazia tutte le compagne e i compagni per l’impegno profuso nella campagna di raccolta firme per la legge di iniziativa popolare per il salario minimo che si concluderà con la consegna in Senato il prossimo 28 novembre ma che proseguirà in forme diverse per chiedere che la proposta depositata venga esaminata e approvata.
Sostiene la lotta dei lavoratori della GKN e aderisce alle iniziative che saranno proposte nel mese di dicembre per contrastare i licenziamenti.
Impegna il partito nella prosecuzione del percorso di Unione Popolare secondo l’agenda proposta unitariamente dall’ultima riunione della “cabina di regia”. Per quanto riguarda la bozza di statuto, che necessita di un’approfondita riflessione politica e giuridica, dà mandato alla segreteria di convocare riunioni tematiche per approfondire la bozza di proposta prima dell’esame da parte del CPN. In caso una maggioranza del CPN accettasse una cessione di sovranità come quella proposta nella bozza presentata dal gruppo di lavoro sarebbe indispensabile non solo la consultazione delle/degli iscritte/i ma anche la convocazione di un congresso. Dà mandato al segretario per queste ragioni di convocare una riunione seminariale aperta al CPN e al CNG sullo statuto.
Impegna il partito nella prosecuzione del percorso per la costruzione della lista per la pace, promossa dall’appello di La Valle e Santoro, alle prossime elezioni europee secondo le indicazioni decise nell’ultimo Comitato Politico Nazionale lavorando per il coinvolgimento di tutta Unione Popolare e di altre formazioni e aree di movimento della sinistra antiliberista, anticapitalista, pacifista, ambientalista, femminista. Dà mandato alla segreteria di convocare – come proposto dal segretario – entro dicembre una riunione della direzione dedicata alla Sinistra Europea.
Maurizio Acerbo
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