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Direzione del 28 settembre e 4 novembre 2023
Intervento Alberto Deambrogio
Arriviamo a questa Direzione registrando un vero e proprio cortocircuito democratico, visto che l’ultima fu convocata lo scorso 30 giugno. In questi mesi abbiamo assistito ad un attivismo del Segretario che, pur all’interno dell’agibilità assegnata al suo ruolo, non ha mai ritenuto di dover riportare gli esiti del suo lavoro all’interno di una discussione partecipata negli organismi di partito. Questa pratica rappresenta oggi un problema centrale per la nostra vita comune e va affrontato non come secondario o accessorio. Le richieste di discussione sono state formulate a più riprese, sino a quella del 14 settembre in cui alcuni membri della Segreteria nazionale hanno richiesto per iscritto la convocazione della Direzione.
L’urgenza risultava evidente, infatti il rischio era quello di consegnare il PRC all’ininfluenza su Unione Popolare, proprio mentre quest’ultima avrebbe dovuto pronunciarsi in merito all’assemblea della “Lista Santoro” convocata per il 30 settembre. Oltre a ciò occorre ricordare che la Cabina di Regia di UP aveva trovato al suo interno un accordo su un testo di comunicato sulle elezioni europee da far uscire prima di quest’ultima data. L’unico contrario era il nostro Segretario che chiedeva di togliere ogni riferimento al simbolo di UP dal dispositivo. E’ in questa situazione, assai critica e paradossale, che è nata l’iniziativa di 25 compagn@ della DN. La condivido perché è stato il tentativo di bloccare una deriva disgregante per UP e comunque pericolosa per lo stesso PRC. Occorreva far emergere, benchè non fosse stata garantita la normale discussione negli organismi deputati, una posizione favorevole al testo varato dalla Cabina di Regia, in modo che risultasse chiaro che il PRC era unanimemente favorevole a interloquire con Santoro per costruire una lista unitaria per le elezioni europee, ma non aveva per nulla una posizione monolitica contraria al simbolo di UP.
Si tratta ora di recuperare appieno il normale terreno democratico per cercare di mettere il PRC e UP nelle migliori condizioni rispetto al percorso, ancora lungo e tutto da fare, per arrivare a definire una lista di scopo con al centro il tema della pace. Lavoriamo per evitare atteggiamenti facilmente entusiasti o, al contrario, liquidatori. Bisogna agire fino in fondo lo spazio politico che UP deve rivendicare sul campo. Per fare questo occorre che la sua fase costituente si compia al più presto e stabilizzi una forza riconoscibile, riconosciuta e in grado di essere punto di riferimento per l’alternativa politica e sociale ai poli di centro destra e centro sinistra.