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Direzione 28 giugno 2023
Intervento di Ezio Locatelli
Non aggiungo nulla riguardo il momento politico, le allarmanti ricadute e contraddizioni che si stanno manifestando con la guerra, il governo Meloni, le politiche di impoverimento sociale che vengono portate avanti. Ci sarebbe invece molto da dire sui ritardi di risposta a questa situazione, i ritardi nella costruzione di Up di cui hanno detto divers@ compagn@. Trovo incredibile che ad oggi sia ancora in forse l’incontro nazionale del 9 luglio per la cui convocazione pesano anche le nostre incertezze, le nostre diverse valutazioni sull’avvio del percorso costituente.
Nel frattempo vanno avanti in ordine sparso una serie di interlocuzioni sul versante di Sinistra Italiana, del M5S prescindendo da qualsiasi confronto dentro Unione Popolare sull’indirizzo da prendere sulle europee. Trovo questo modo di procedere assai discutibile e controproducente. Mi chiedo se vogliamo davvero costruire Up nei termini in cui l’abbiamo concepita, di movimento plurale che segna una differenza netta rispetto all’attuale sistema politico. Qualsiasi operazione che andiamo a intraprendere in previsione delle prossime europee non può che essere coerente con l’impianto politico che è alla base della costituzione di Up, del suo manifesto politico.
L’impegno è alla costruzione di un polo alternativo a quelli esistenti. Una costruzione che è innanzitutto sociale, fondata sul conflitto, le pratiche di lotta, il radicamento nella aree del malcontento sociale che è sotteso alla devastante divaricazione tra ricchi e poveri, tra lavoratori e sfruttatori.
Per fare ciò occorre innanzitutto occupare lo spazio sociale lasciato vuoto dalla politica tradizionale, uno spazio che è privo di rappresentanza. Rimarcare una differenza con l’attuale quadro politico non significa rinunciare a alleanze che tuttavia devono essere coerenti con il progetto di costruzione di un polo alternativo al neoliberismo e alla guerra. In ogni caso qualsiasi scelta che andremo a prendere deve avere come prerequisito la tenuta e lo sviluppo di Unione Popolare, non la sua dissoluzione. Quello che vedo, anche da parte nostra, è che si sta andando avanti in ordine sparso, con qualche polemica di troppo. Cosa che non ci possiamo permettere. Rifondazione Comunista deve essere il cardine di questa costruzione. Ci dobbiamo adoprare perché il prossimo coordinamento di Up sia animato da spirito costruttivo.