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Direzione 24 maggio 2023
Intervento di Gianluca Schiavon
Ha ragione il compagno Ferrero la guerra in Ucraina sovradetermina ogni ragionamento politico per questo ritengo strategico il partito lavori per una lista pacifista della Sinistra europea. Non basterà una lista antiguerra perchè questa posizione politica, persino NO NATO, si sta organizzando anche a destra con Alemanno, Cardini e altri. Sbaglia però Ferrero in tre punti di analisi: 1) considerare prossimo un salto di qualità bellico tale da spingere alla III Guerra mondiale, 2) considerare compiuta una mutazione genetica del PD come la quinta colonna NATO, 3) considerare lo sforzo diplomatico, davvero importante, della Santa Sede come in opposizione alle istituzioni europee e alla socialdemocrazia che lì si colloca. Sull'Ucraina, senza poter ora argomentare, dico che siamo in una guerra lunga in cui USA punta a creare l'Afghanistan alle porte dell'UE.
Il PD è il nostro avvversario politico non perchè giochi un ruolo da protagonista nella guerra in Ucraina, ma perchè è, fin dalla nascita, una federazione di interessi contrapposti e di forze organizzate antitetiche. Convivono, ad esempio, De Benedetti e la Lega COOP, la Cisl e le Sardine. La stessa socialdemocrazia UE che, in altre guerre ha svolto un ruolo preponderante, oggi pare marginale: si pensi alla SPD che si carica della tradizionale missione di difendere l'industria nazionale tedesca molto connessa alle risorse russe. Il contrasto a reazionari, liberali e socialdemocratici va svolto con un'unica modalità? Credo di no. La tattica elettorale alle amministrative va confusa con la strategia politica? Ancora NO. Non bisogna, dunque, esasperare lo scontro politico interno quando nostri compagni eccezionalmente a Lodi, a Pietrasanta o a Udine contribuiscono a coalizioni più o meno spurie.
Sulla Santa Sede e sul consenso dei cattolici contrari alla guerra osservo che non vi è nessun elemento automatico che porti voti o militanti alla nostra causa. Nonostante le posizioni del Papa, oggi, purtroppo, il principale partito dei cattolici è il PD (o Verdi-SI) e la stessa individuazione del cardinal Zuppi, capo dei vescovi italiani, a mediatore per l'Ucraina ha l'ambizione di costruire un controcanto alle posizioni atlatiste più estreme come quella italiana e polacca. Mallevadore dell'operazione diplomatica pacifista sarà la Comunità di Sant'Egidio che alle socialdemocrazie e alla Schlein proprio non ha intenzione di contrapporsi.
Per le elezioni amministrative, dunque, non risolviamo i nostri problemi con la defezione che è il contrario dell'esodo perchè questo presuppone la creazione di un popolo in armi. Dobbiamo costruire le aggregazioni dell'alternativa di sinistra a partire da UP, ma non solo con essa. Le coalizioni sociali per il welfare locale e contro il bipolarismo si fanno scegliendo non solo con chi allearsi, ma anche a chi fare opposizione.
La vera incognita si chiama M5S perchè non ha scelto il bipolarismo nel sistema politico italiano e non ha scelto una netta posizione in UE. Sarebbe utile contrastarne la deriva verso i verdi europei, loro sì, esponenti del atlantismo più estremo. Non mi pare, inoltre, di aver visto programmi ammnistrativi inaccettabili dove ci siamo alleati con loro a Brescia, Treviso, Terni. Anzi, l'esperienza di alleanza con grillini e S.I. a Campi Bisenzio è stata giustamente rivendicata dal compagno Palagi, e da noi tutti, come molto positiva.
Massimo impegno per le nostre campagne sociali, LIP salario minimo, scala mobile, diritto ad abitare e sforzo unitario sul tema del reddito di cittadinanza strumento anch'esso di ricomposizione di classe. Concludo ricordando l'inserimento di ogni sforzo militante nel contesto europeo: mi ha colpito l'intervento del Segretario generale UIL al congresso dei sindacati UE, CES, perchè ha proposto, in una sede concertativa, il nostro vecchio cavallo di battaglia del contratto di lavoro unico europeo. Tutti questi punti, e sperabilmente tutti questi conflitti, vanno portati in UP non accettando veti aprendo il soggetto a soggetti esterni.