Direzione del 17 febbraio 2023 - Loredana Fraleone

Il dato significativo di queste elezioni regionali è stato caratterizzato da un astensionismo, che nel Lazio ha superato il 60% dell'elettorato. Un'astensione dal voto che ha penalizzato tutte le formazioni politiche, compresi noi. Siamo di fronte a un fatto che non è paragonabile con altri, un fatto nuovo che segnala una sfiducia profonda nelle istituzioni, per come si presentano oggi, una forma di protesta, che oltre alla rabbia si pone anche come una critica anti sistema. Un fenomeno complesso quindi che dovremmo approfondire per interpretarlo e affrontarlo.

Per quello che ci riguarda, abbiamo avuto anche altri fattori negativi, come la presenza della lista del PCI e il ritardo con il quale abbiamo iniziato la raccolta delle firme, che ha compromesso la possibilità di presentare la lista in due province su cinque, Rieti e Latina. Un ritardo dovuto a quello che si è rivelato un miraggio, riguardante la possibilità di presentare la lista di Unione Popolare con i 5Stelle, che ci hanno offerto di entrare in una lista civica in modo individuale e indistinto. Un calderone, che come si è visto ha raccolto l'1,2%, poco più di noi.

Abbiamo scontato a Roma che costituisce più della metà dell'elettorato laziale, l'assenza di una direzione politica, del resto il segretario lavora a Treviso, per cui c'è stato un generoso “fai da te” di compagne e compagni, che hanno dovuto però prendere l'iniziativa di candidarsi per offrire alla lista la presenza del PRC e sostanzialmente auto organizzarsi. Non una parola di sostegno pubblico è venuta da De Magistris e neanche dal nostro segretario, nonostante gli inviti, per cui siamo sembrati figli di nessuno.

Avevamo ricevuto dal PCI l'offerta di presentare un “triciclo”, formato da loro, noi e Potere al Popolo, ma l'obiettivo della partecipazione a queste difficili elezioni, era quello prioritariamente di continuare la costruzione dal basso di Unione Popolare e di ridargli visibilità dopo un periodo di lunga assenza dalla scena pubblica e dall'iniziativa politica comune.

Da questo punto di vista possiamo dire di aver fatto una bella campagna elettorale, alla quale Rosa ha saputo dare un'immagine positiva e una visibilità che non avevamo avuto in occasioni precedenti. Durante le iniziative e i volantinaggi abbiamo parlato con migliaia di persone, che spesso ci hanno ascoltato e dato ragione sui contenuti che abbiamo proposto, ma questo non si è tradotto in voto.

La campagna è stata utile anche per stabilire nuove relazioni, alle quali cercheremo di dare seguito e aggregazione di chi è venuto a dare una mano. Il rapporto con i compagni e le compagne di Potere al Popolo è stato molto positivo, infatti siamo riusciti a concordare sempre su come muoverci, evitando questioni in cui sapevamo non esserci accordo. L'impegno per il futuro è stato quello di dare inizio ad un percorso che ci ha visto in contatto con associazioni, aree sindacali, singoli interessati al progetto di Unione Popolare.

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