Direzione del 24 novembre 2022 - Roberto Villani
Concordo col segretario sulla gravità della risoluzione europea contro la Russia, identificata come stato terrorista. Una risoluzione di impronta schifosamente atlantista che allontana dalla pace. Ed ho trovato ben scritto il comunicato relativo.
Per quanto riguarda le alleanze e le elezioni, personalmente credo che un tentativo di interlocuzione con M5S, oggi depurati dalla destra di DiMaio, possa essere fatto. Va fatto se non altro perché molti compagni, e molti cittadini appartenenti alla nostra classe di riferimento, sbagliando, hanno individuato nei 5S una soggettività alternativa al governo attuale e (in parte) al centrosinistra, anche se nei pentastellati continuano ad esserci enormi contraddizioni, a partire dalla posizione ambigua sull’Ucraina e sulla politica atlantista dell’UE, ma anche in relazione ai contraddittori accordi territoriali col PD, che nel Lazio li hanno portati a sostenere Zingaretti e le sue privatizzazioni.
Penso però che questo tentativo di interlocuzione, non possa assolutamente mettere in discussione il percorso unitario di UP, che dobbiamo far crescere ed allargare.
Inserire una chiara apertura ai 5S in un nostro documento, senza una precedente posizione unitaria di UP su questa questione, mi sembra un azzardo.
Un errore già fatto in passato quando stavamo in PaP ed abbiamo parlato di quarto polo come nostro obiettivo, mentre eravamo impegnati a costruire quel percorso. Ricorderete che quel passaggio è stato l’inizio della fine della nostra presenza in PaP.
Personalmente ritengo che la costruzione attuale di UP sia un nostro obiettivo strategico, vista la vicinanza politica tra le realtà componenti, mentre un eventuale accordo coi 5S alle regionali sia una questione tattica. E ovviamente in questo senso ritengo ci siano delle ovvie priorità verso il primo obiettivo.
Per questo motivo, nel documento che produrremo, credo che sarà necessario mettere in evidenza che ci presenteremo alle regionali, ovunque, come UP, e che saremo aperti a interlocuzioni con ogni realtà chiaramente alternativa e contrapposta tanto al centrosinistra (ovvero al PD e a chi col PD si allea) quanto al centrodestra, senza specificare i soggetti a cui in questo senso ci rivolgiamo.
Questo è ciò che penso sia utile fare per preservare UP
Infine, sui nomi per il coordinamento di Unione Popolare, come compagni della ex minoranza, siamo ovviamente d’accordo con la formulazione iniziale, includente il compagno Martinelli.
Personalmente credo però che UP vada costruita anche dando il giusto protagonismo ai territori, e non solo centralizzando le decisioni nel coordinamento nazionale.
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