Credo sia doveroso ringraziare tutto il Partito per l’impresa eccezionale svolta mediante la raccolta delle firme. Con ogni evidenza senza di noi sarebbe stato impossibile. Il risultato ottenuto, che indubbiamente è negativo, non deve demotivare e Unione Popolare, in linea con quanto abbiamo votato unitariamente al congresso, deve proseguire a partire dalle reginali lombarde e laziali. Va aperto però un importante processo di democratizzazione che intervenga su quelle problematiche che si sono verificate nel corso della campagna elettorale. Penso ai problemi rispetto le candidature nei territori, ai ritardi con i quali sono pervenuti i moduli per la raccolta firme, alla mancanza di coinvolgimento nelle scelte più significative dei nostri organismi nazionali la cui convocazione si è interrotta nel corso della campagna, alla DN che viene convocata solo oggi, a due settimane dall’esito elettorale, ed alla convocazione del CPN che, anch'essa in ritardo, arriva mentre sto scrivendo queste note. Tutte queste problematiche si potranno risolvere attraverso il superamento dei personalismi e della gestione politicista ed aprendo una reale fase di costruzione dal basso, che coinvolga i territori e le assemblee delle/i aderenti (non solo delle/i candidate/i) al progetto. Ci servono spazi collettivi di discussione, ci trasparenza ed allargamento del progetto, così come avevamo immaginato a partire dall’assemblea del 9 luglio. Va messo in chiaro da subito che Unione Popolare deve continuare e che allo stesso tempo il Prc non ha nessuna intenzione di sciogliersi. Credo inoltre che, i nostri organismi dirigenti, a partire proprio dalla DN e dal CPN debbano tornare ad essere centrali nelle scelte di come costruiremo UP a partire dalla discussione sulla composizione della delegazione che parteciperà ai tavoli. Per questo è necessario che siano convocati in tempo per avanzare proposte e non solo per commentare quelle degli altri. il Partito deve discutere a fondo, in maniera collegiale su come costruire e su quali siano le scelte da portare avanti con UP.

Fabrizio Baggi

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