Elezioni amministrative: un voto per l’alternativa al neoliberismo e alla guerra

La direzione nazionale del Partito della Rifondazione Comunista ringrazia le compagne e i compagni impegnate/i nella campagna elettorale amministrativa.

La nostra presenza in queste elezioni è volta a indicare la necessità di una rottura del bipolarismo che appare un gioco truccato quando sulle scelte fondamentali si registra da anni la condivisione di centrodestra e centrosinistra.

Le decisioni assunte dal governo e dal parlamento di fronte alla guerra in Ucraina non hanno fatto che confermare questa tendenza.

Abbiamo assistito nelle aule parlamentari a una sostanziale unità d’intenti tra i partiti che sostengono il governo Draghi e la stessa opposizione di destra di Fratelli d’Italia sulla scelta della co-belligeranza e dell’allineamento con la NATO e gli USA, tutti uniti per l’invio di armi e lo spropositato aumento delle spese militari.

La contrarietà alla guerra fotografata dai sondaggi di tanta parte della società italiana ha spinto Lega e M5S a smarcarsi con tardive prese di posizione mentre il PD continua a tenere la posizione più atlantista e di fedeltà a Draghi.

Ci presentiamo in queste elezioni amministrative con una posizione di chiara alternatività al partito unico della guerra, delle privatizzazioni e della precarizzazione del lavoro, per la pace e la Costituzione.

Chiediamo il voto per esprimere la contrarietà alla politica del governo Draghi e dei partiti che lo sostengono. Un voto contro un governo che non interviene per contenere il carovita mantenendo un’impostazione neoliberista che fa ricadere sulle classi popolari i costi della speculazione e della guerra, contro il governo e i partiti che hanno deciso di non imporre il blocco gli aumenti delle bollette, dei carburanti e dei generi di prima necessità. Un voto contro un governo che aumenta le spese militari e ripropone nuovi tagli per la sanità pubblica e la scuola, non approva alcuna misura contro la precarizzazione del lavoro e i bassi salari mentre col PNRR eroga enormi risorse verso le grandi imprese.

Chiediamo di votare in queste elezioni le/i candidate/i delle coalizioni/liste di alternativa rispetto ai poli politici esistenti che abbiamo presentato in tante città sulla base della linea ribadita all’ultimo congresso.

Siamo coscienti della difficoltà di costruire e rendere visibile un’alternativa di sinistra, di classe, pacifista, ecologista e femminista nel nostro paese.

Esprimiamo una forte critica alla retorica di quella che abbiamo definito “sinistra ornamentale” che con il richiamo all’unità contro le destre cerca di nobilitare la subalternità al Partito Democratico. Anche sul piano delle politiche locali l’ipotesi di condizionare il PD si è rivelata quasi sempre inefficace come ha evidenziato la scelta del neosindaco di Roma di realizzare il più grande inceneritore del paese o l’immobiliarismo della giunta milanese. C’è da domandare ai partiti e alle aree di sinistra e ecologiste che hanno proposto e percorso la strada del “condizionamento” del PD quali risultati siano stati ottenuti.

Ci opponiamo alla strumentalizzazione dell’antifascismo per legittimare il cosiddetto voto utile che, tra l’altro, è anche tecnicamente ingiustificata in elezioni a doppio turno come quelle dei comuni sopra ai 15.000 abitanti.

La presentazione autonoma alle elezioni amministrati di candidature e liste di alternativa va collocata nella prospettiva più ampia del nostro progetto politico.

La Direzione Nazionale valuta positivamente e sostiene la coalizione antiliberista, alternativa ai poli politici esistenti, in costruzione in Sicilia per le elezioni regionali dell’autunno prossimo e ribadisce come prioritario l’impegno a costruire ampie coalizioni popolari di alternativa nelle prossime tornate elettorali.

La direzione nazionale esprime un giudizio negativo sulla scelta di alcune federazioni del partito - in città capoluogo o comunque di medie dimensioni – di praticare l’internità alle coalizioni di centrosinistra e ribadisce che si tratta di una collocazione in aperto contrasto con la linea democraticamente assunta dal partito a livello nazionale e che di conseguenza non rappresenta il partito.

La Direzione nazionale invita al massimo impegno nella campagna elettorale a sostegno delle/dei candidate/i delle nostre liste di alternativa con la consapevolezza che l’elezione di compagne/i nei consigli comunali apre spazi importanti di iniziativa sul territorio e di radicamento sociale, di sostegno a vertenze e mutualismo, di proposta e costruzione di alternative. Il caso della base di Coltano ha dimostrato che la nostra presenza nelle istituzioni può fare la differenza.

La Direzione Nazionale impegna e invita al sostegno delle nostre liste/coalizioni di alternativa nelle città con un programma antiliberista, ecologista, femminista, antifascista e antirazzista, per la difesa dei beni comuni e dei diritti, l’estensione del welfare, la ripubblicizzazione dei servizi pubblici, la democrazia e la partecipazione.

Chiediamo un voto per l’alternativa al neoliberismo e alla guerra.

documento approvato dalla direzione nazionale nella riunione del 5 giugno 2022

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