Ordine del giorno
Adesione alla manifestazione di sabato 19 a Camp Darby
La Direzione nazionale del Partito della Rifondazione comunista – Sinistra
europea esprime il più totale dissenso rispetto alle scelte di guerra
del parlamento e del governo italiano.
La risposta della NATO, dell’UE e dello stesso governo italiano alla
sciagurata e ingiustificabile invasione russa dell’Ucraina non fa che
alimentare il conflitto e aumentare il numero delle vittime.
Governo e parlamento hanno portato l’Italia a assumere un ruolo di co-belligeranza
che contrasta con l’articolo 11 della Costituzione. Da aeroporti italiani
partono quotidianamente voli carichi di armi destinati all’Ucraina,
in particolare gli aeroporti di Pomezia e Camp Darby a Pisa. Non solo
gli aeroporti militari ma anche quello civile a Pisa è stato coinvolto
nel carico e trasporto di armi tra gli “aiuti umanitari”.
Come abbiamo rivelato all’opinione pubblica nazionale, dopo decenni
una circolare dello Stato Maggiore mette in preallerta il nostro esercito
sul territorio nazionale. Il generale Goretti, davanti alle commissioni
difesa di Camera e Senato, ha ammesso che corriamo il rischio di essere
coinvolti direttamente nel conflitto in caso di sconfinamento degli
Eurofighter italiani che operano al confine dell’Ucraina.
Il voto della Camera a favore dell'aumento delle spese militari dimostra
che in parlamento c'è il partito unico della NATO e della guerra.
Portare la spesa militare da 25 a 38 miliardi annui è uno schiaffo a
milioni di italiane/i che da anni subiscono le conseguenze dei tagli
alla spesa sociale e sanitaria. E’ una scelta che deriva dal servilismo
verso la NATO e gli USA del nostro governo e delle forze politiche che
lo sostengono.
La Direzione nazionale impegna tutto il partito nello sviluppo della
mobilitazione contro la guerra e una soluzione pacifica, contro l’aumento
delle spese militari, per lo stop all’invio di armi, per il ritiro immediato
di aerei, navi e soldati italiani dall'Europa orientale subito, per
il rispetto dell’articolo 11 della Costituzione.
La campagna contro la guerra va intrecciata a quella contro il carovita,
con la rivendicazione del blocco degli aumenti delle bollette e del
costo dei carburanti, l’abolizione delle accise e dell’Iva, e la reintroduzione
della scala mobile.
Il Partito aderisce alla manifestazione che si terrà sabato 19 marzo
davanti alla base di Camp Darby a Pisa.
Maurizio Acerbo
Marco Consolo
Gregorio Piccin
approvato all'unanimità