Documento approvato Unità e umiltà, per una coalizione popolare alle elezioni europee La Direzione nazionale del PRC-SE ribadisce l’impegno per la presentazione di una lista unitaria alle prossime elezioni europee come delineato nei documenti approvati dal CPN e nelle precedenti riunioni. Da mesi lavoriamo per la costruzione di una coalizione popolare che veda insieme le formazioni che fanno riferimento al GUE e al Partito della Sinistra Europea, esperienze municipaliste a partire da quella di Napoli, soggettività di movimento, civiche, antifasciste, antirazziste, femministe, ambientaliste, pacifiste, sindacali. Abbiamo condiviso con Luigi De Magistris l’obiettivo di creare un fronte popolare democratico largo che si collochi in Europa in alternativa al neoliberismo e al nazionalismo, alle politiche di austerità e al diffondersi di razzismo e xenofobia. E dunque in Italia contro il governo gialloverde egemonizzato da Salvini ma in netta rottura anche con le politiche dei governi che lo hanno preceduto e con i partiti come il PD che persistono nelle politiche neoliberiste. Per conseguire questo scopo avevamo convenuto con tutti i soggetti della coalizione popolare di utilizzare il Simbolo della Sinistra Europea che può consentire la presentazione della lista e ne definisce la collocazione in uno spazio politico di sinistra in Europa. Il lavoro fatto in questi mesi sul piano delle relazioni e programmatico rischia di essere vanificato dal prevalere di logiche divisive, attacchi settari, pregiudiziali chiusure, idiosincrasie e diffidenze, mancanza della necessaria collegialità e personalismi. Il tempo rimasto è poco per una convergenza credibile. In ogni caso noi alle europee ci saremo. Rifondazione Comunista continua a lavorare con senso di responsabilità per definire uno schieramento il più largo possibile e su un chiaro profilo programmatico antiliberista e di alternativa. Invitiamo tutti i nostri interlocutori a sinistra a praticare con umiltà la strada dell’unità. Di fronte alla drammaticità della crisi sociale e democratica in Italia e in Europa abbiamo il dovere di costruire un’alternativa. Roma, 14 febbraio 2019 Documento approvato con tre astensioni
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