Direzione del 28 ottobre 2017

Emendamento accolto

Non possiamo rinunciare a una iniziativa autonoma del partito, rendendo subalterna la pratica della linea politica del Prc alla risoluzione delle altrui contraddizioni. La costruzione di una proposta elettorale in vista delle prossime elezioni politiche non può che partire, da subito e nei tempi utili che abbiamo di fronte, da una interlocuzione privilegiata con i soggetti politici e sociali – interni ed esterni al Brancaccio – che in questi anni hanno detto no alle politiche neoliberiste, razziste e sessiste che attraversano lo spazio europeo e italiano; con chi – in questi anni difficili in cui abbiamo pagato a prezzo altissimo scelte coerenti – ha resistito e camminato con noi per le strade del no sociale; con chi sta promuovendo la manifestazione dell’11 novembre contro il Governo e questa Ue; con gli spazi sociali, i movimenti, il sindacalismo conflittuale, le lotte che praticano autorappresentazione e autogoverno. L’obiettivo è di costruire una coerente e credibile proposta politica in grado di guardare oltre la scadenza elettorale per ricomporre un blocco sociale di alternativa.
Radicalità, conflitto, mutualismo: in tutta Europa il consenso delle forze di alternativa si è costruito su queste basi. Impegniamoci a praticarli anche in Italia. Perché c’è bisogno di rivoluzione.


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