Direzione
del 10 maggio 2015
Documento approvato
Il percorso su cui rilanciare Rifondazione Comunista
L’offensiva del governo e le prime positive reazioni sia sul piano sociale che politico, segnalano l’apertura – sia pure ancora in termini contraddittori – di una nuova fase.
In questo contesto il Partito della Rifondazione Comunista deve agire su più livelli.
In primo luogo dobbiamo operare al fine di costruire un vasto movimento sociale contro l’austerità e l’attacco alla democrazia in connessione con la battaglia che il governo Greco si Syriza sta conducendo in queste settimane. La mobilitazione e l’informazione a favore della Grecia dobbiamo portarla nel concreto del conflitto sociale e lo sciopero della scuola è li a mostrarci come non solo vi sia un significativa disponibilità al conflitto ma anche come il protagonismo di massa possa costruire nuova soggettività sociale che rompe il muro dell’impotenza e obbligare il governo alla trattativa. Il percorso unitario è la condizione per l’allargamento del conflitto e per la sua efficacia anche sul piano del protagonismo sociale diretto. Da questo punto di vista il rapporto con le lotte concretamente presenti nel paese, con la miriade di comitati che operano sul territorio, con la coalizione sociale e le diverse organizzazioni sindacali confederali e di base, è un punto decisivo al fine di operare per l’unificazione del movimento.
In secondo luogo dobbiamo operare per la rapida costruzione di una costituente della sinistra antiliberista che nasca dalla capacità delle forze della sinistra di definire un percorso unitario. Le forme, i tempi e i contenuti di questa nostra proposta li abbiamo delineati dettagliatamente nel documento “il tempo è ora” e li diamo qui per richiamati.
In terzo luogo dobbiamo rafforzare il partito – sia organizzativamente che politicamente - nella direzione di quanto deciso dalla recente conferenza di organizzazione di cui diamo qui per richiamato il documento finale. In questo contesto risulta evidente la necessità di disporre il partito nel concreto del conflitto sociale e dei percorsi unitari, evitando di accentuare solo l’uno o l’altro aspetto. Lo dobbiamo fare con un profilo politico chiaro: l’azione di demistificazione della narrazione dominante sul debito pubblico e sulla presunta scarsità di risorse a cui far fronte, deve da noi essere rovesciata evidenziando come l’abbondanza mal distribuita caratterizzi l’attuale fase e costituisca la vera origine alla crisi. In questa fase di confusione dobbiamo indicare chiaramente l’avversario nelle politiche neoliberiste promosse dal capitalismo finanziario al fine di costruire coscienza e conflitto di classe.
L’internità ai movimenti, il sostegno delle proposte del governo Greco contro l’Austerità e la battaglia su scuola, reddito minimo, Piano per il lavoro, STOP-TTIP, lotta alle politiche di respingimento e per la realizzazione dei corridoi umanitari, da articolarsi sul territorio, sono quindi il punto decisivo della nostra azione di massa in Italia e nel Parlamento Europeo.
Documento approvato dalla Direzione Nazionale del 10/5/2015