Partito della Rifondazione Comunista

Direzione del 22 novembre 200

ODG

La Direzione Nazionale convoca la Conferenza delle lavoratrici e dei lavoratori: a Treviso il 27-28 gennaio 2001. Assume il documento definito dal Dipartimento lavoro con le modifiche emerse dal dibattito, considerandolo la base di avvio della discussione che deve essere aperta a tutti i contributi di chi, come noi, sente necessaria la ricostruzione di una forte soggettività dei lavoratori per la ripresa del movimento di lotta come condizione indi-spensabile per influenzare le culture, i sistemi di valore presenti nella società.

I movimenti che si sono manifestati in Europa contro la globalizzazione e che continueranno la loro mobilitazione a Nizza il 6-7 dicembre richiedono la capacità di collegare le lotte nel nostro paese con il movimento che si sta consolidando, facendo incontrare la radicalità di settori ambientalisti con la radicale critica all'attuale fase capitalistica e ai suoi modi di produzione, saldando le lotte per il cambiamento delle condizio-ni materiali con le lotte per un diverso modello di sviluppo.

La conferenza ha il compito di indicare i temi della piattaforma di rivendicazioni, contribuendo a far crescere le esperienze di lotta e di ricostruzione dei soggetti sociali, rafforzando il lavoro di inchiesta nei territori sulle condizioni materiali di lavoro e sulla composizione di classe.

Le conferenze hanno carattere provinciale di federazione e avviano la definizione di un programma di di intervento del partito e del suo insediamento sociale anche sperimentando la costituzione di nuovi circoli di lavoro, ricomponendo filiere e cicli produttivi e forme organizzative anche per aree territoriali.

Le conferenze definiscono parte della composizione dei partecipanti alla Conferenza nazionale, stabiliti nel numero dalla Direzione Nazionale in 1 ogni 350 iscritti, tenendo conto delle differenze di genere nella misura del 50%, delle diverse tipologie di rapporto di lavoro, della rappresentanza dei disoccupati, dei pensionati.

Le conferenze possono essere regionali o unire più Federazioni, fermo restando il numero e i criteri di composizione dei partecipanti.

La conferenza si articola in due fasi: la prima che si avvia da oggi, la seconda dopo le elezioni politiche con attivi regionali che articolano nei territori i contenuti della piattaforma rivendicativa, individuando i temi di un suo ulteriore sviluppo sulla base del tessuto sociale ed economico e, allo stesso tempo, individuando i criteri per la definizione della composi-zione della Consulta delle lavoratrici e dei lavoratori prevista dallo Statuto.

Partecipano alla Conferenza nazionale la Segreteria nazionale, i presidenti delle commissioni del Cpn, il Dipartimento lavoro, i Responsabili lavoro regionali e delle Federazioni, i segretari di circolo di luogo di lavoro, le compagne e i compagni con compiti di direzione nei sindacati nazionali, regionali e delle aree metropolitane, i partecipanti indicati dalle singole conferenze nella misura stabilita.