Partecipa e contribuisci all'attività di Rifondazione Comunista con 15 euro al mese. Compila questo modulo SEPA/RID online. Grazie

CPN 22 - 23 ottobre 2025

Fiorenzo Fasoli

Per me si tratta di una delle peggiori esperienze vissute nel Prc.
Per queste elezioni regionali, nel Veneto prima, a maggioranza, si è votato per l'adesione al centrosinistra, poi dalla coalizione di Manildo è arrivato il rifiuto della nostra proposta. Allora abbiamo annunciato di lavorare per la presentazione della lista autonoma del partito e poi, senza nessuna discussione interna o decisione dei nostri organismi, si è lavorato all'alleanza con il PCI: Quando eravamo ad un passo dall'accordo ecco l'ennesima sterzata e, presumo per intervento del nazionale, arriva l'apertura del centrosinistra e la nostra adesione al campo largo. Il tutto senza alcun confronto sul programma e sui contenuti della campagna elettorale.E' evidente la nostra mancanza di linea politica per cui va bene tutto ed il suo contrario. E' l'applicazione plateale della linea dello zig zag nel più spinto politicismo e senza prospettiva politica.
In tutto questo il dibattito interno è sospeso, la segreteria non viene convocata ed il comitato politico viene chiamato solo per ratificare quanto deciso altrove.

Per la mia federazione il peggio viene nella predisposizione delle candidature.
Visti i continui cambi di scenario abbiamo registrato molte indisponibilità alla candidatura sia dall'esterno, ma anche dall'interno del partito.. Nonostante tutto si sono registrate limitate disponibilità sia da compagni che al congresso avevano votato il primo documento che da compagni che si erano espressi per il secondo. Purtroppo solo maschi.
A questo punto la federazione di Verona dato che al congresso al 70% aveva sostenuto il secondo documento ha subito un vero e proprio commissariamento ad acta. Tutti i rapporti con il regionale si sono interrotti e chi curava la predisposizione delle liste anzichè rapportarsi con gli organismi della federazione regolarmente in carica, si sceglieva un interlocutore diretto, del primo documento, che, alla fine, è pure risultato inserito come capolista.

Un compagno del secondo documento che dall'inizio aveva dato la sua disponibilità alla candidature era, invece, escluso dalla proposta. e poteva esservi inserito solo dopo la nostra vibrata protesta durante il cpr chiamato a votare le liste. Meno male che spesso e da più parti veniamo ammoniti che il congresso è finito e che, ora, è importante lavorare alla ricomposizione ed al superamento delle divisioni.
Spesso la pratica quotidiana è lontana mille miglia dalle affermazioni di principio anche se, alla fine, è fedele testimone della situazione reale del partito che, purtroppo, non lascia intravvedere messaggi rassicuranti per il futuro.

 

chiudi - stampa