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Partecipa e contribuisci all'attività di Rifondazione Comunista con 15 euro al mese. Compila questo modulo SEPA/RID online. Grazie CPN 22 - 23 ottobre 2025 Alberto Deambrogio Il popolo palestinese ha bisogno che l'enorme movimento che ha invaso le piazze contro il genocidio non si ritiri. Esso è l'unica garanzia per la costruzione di una pace giusta. Quel movimento dovrebbe avere da parte nostra una attenzione analitica, politica e pratica che sinora non c'è stata: serve un investimento su questo elemento per molti versi spartiacque, che deve aggiornare il nostro dibattito politico purtroppo piegato su una opzione di frontismo politico a tutti i costi, ribadito senza indugio dal segretario in apertura dei lavori. Se è vero che un certo tipo di destra ha guadagnato successi e postazioni di potere in molti paesi, come questa sera è stato detto, bisogna anche che si chiarisca quale sia stato il percorso che ne ha resa possibile l'ascesa. Attenzione, non si tratta solo e non tanto di formazioni di immediata derivazione fascista, che del resto appena al potere si dispongono al rispetto dei dogmi liberisti (Meloni docet). Il capitale che si vuole oggi capitale-politico prima che economico esercita il suo potere all'interno di democrazie svuotate. Credo che una parte non piccola di questo svuotamento sia stato determinato anche da formazioni progressiste, di centro sinistra, che hanno finito per essere interne a quella logica, incapaci di delineare spazi di serio riformismo. A queste forze oggi il nostro partito sembra guardare in modo totalmente acritico, così come è accaduto e sta accadendo nella tornata di elezioni regionali. Assistiamo a un eclettismo disposto a non darsi confini rispetto alla perdita di autonomia, all' inesistenza politico programmatica, all'accettazione di candidature assolutamente criticabili. E' oggi invece molto più utile, direi strategico, guardare a esperienze come quella di Valle d'Aosta aperta e Toscana Rossa per l'indicazione di fondo che danno: si lavori sull'alternativa perché lo spazio per coltivarla c'è. Uno spazio che forse sarebbe stato anche maggiore in termini di consensi elettorali, se una esperienza come quella toscana in particolare si fosse potuta collocare all'interno di un percorso nazionale credibile e di lungo periodo.
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