Partecipa e contribuisci all'attività di Rifondazione Comunista con 15 euro al mese. Compila questo modulo SEPA/RID online. Grazie CPN 5 - 6 luglio 2025 Comincio l'intervento ringraziando la Segreteria nazionale per la proposta a Responsabile nazionale Istituzioni e Giustizia. Si tratta di un allargamento dell'incarico che necessita della creazione di un gruppo di lavoro stabile al quale darà un contributo sicuramente il compagno Russo Spena, cui sono grato per il lavoro svolto insieme in questi anni, e al quale auspico diano un contributo le Giovani Comuniste/i nonché molti compagn# che al congresso hanno votato il documento 2. Nel merito della situazione politica, al di là delle polemiche pretestuose, ritengo che l'impegno del Partito nelle manifestazioni del movimento per la pace e contro la deriva autoritaria in corso in Italia comincino a dare i primi frutti. La manifestazione del 21 giugno partita da Porta San Paolo recava nel titolo tutti gli elementi da contrastare in questa fase: guerra, riarmo, genocidio e autoritarismo. La composizione e le parole d'ordine del corteo non sono state generiche, infatti la maggioranza delle sigle presenti ha condannato la NATO nelle le sue scelte attuali e più risalenti. La manifestazione inoltre è il frutto di una campagna, finalmente, su scala continentale e, dunque, è stato un errore strategico per PaP e USB costruire la piazza alternativa e non voler confluire nell'evento unitario. Le critiche alla Segreteria su un supposto mancato impegno per unire le due piazze sono ingenerose perché il corteo di piazza Vittorio aveva la finalità di rendere evidente la distanza dal movimento di massa ritenendolo moderato. Il movimento, tuttavia, sulle parole d'ordine è potenzialmente egemonico nelle piazze e in qualche caso nelle istituzioni: come dimostra la risoluzione proposta dal M5S in Consiglio regionale del Veneto e approvata dai gruppi del centrosinistra e della Lega. Essa, infatti, chiede il cessate il fuoco in Ucraina in prospettiva di riaffermare la sovranità Ucraina e l'autonomia delle minoranze russofone, condanna senza dubbi il ReArmEurope oltre al già alto investimento degli Stati UE per gli armamenti chiedendo di "limitare le risorse oggi previste in sede europea per le spese militari a favore di politiche del lavoro, ambiente, sanità, scuola e sicurezza sociale". L'altro movimento forte che abbiamo contribuito a far crescere è il NO DL 'paura' che ha portato in piazza migliaia di soggetti sociali e, di nuovo dopo molto tempo, militanti giovanissimi. Un movimento che ha scosso la timidezza dell'opposizione parlamentare, anche fronteggiando gli scontri voluti da qualche funzionario di PS, spingendola a occupare il Senato. L'attacco su vasta scala delle destre alle istituzioni e alla Costituzione dovrà ricreare un fronte ampio simile alla rete NO-DL 'paura' perché, solo tenendo insieme soggettività diverse, si riuscirà a rintuzzare: separazione delle carriere dei magistrati, premierato, autonomia differenziata, legge elettorale ultramaggioritaria e criminalizzazione del dissenso. Contribuiamo a innescare il conflitto contro questo sistema politico e questa Europa coniugando il conflitto col consenso, confrontandoci con le forze politiche che stanno nella Sinistra europea e nel gruppo parlamentare europeo THE LEFT. Evitiamo il settarismo con queste, altrimenti non dovremmo relazionarci con settori della Sinistra europea e Berny Sanders favorevoli all'invio delle armi in Ucraina.
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