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CPN 5 - 6 luglio 2025

Simone Antonioli

Vorrei fare un'osservazione iniziale.
Maurizio, nella sua relazione iniziale, ha detto che il PD della Schlein non è il PD di Letta e Renzi.
Io la vedo diversamente: per me è la Schlein a non essere come Letta e Renzi, il PD non è molto diverso.
L'abbiamo visto sul Rearm Europe, la Schlein ha schierato il partito contro e su 21 europarlamentari nessuno ha seguito le sue indicazioni 10 hanno votato a favore, 11 si sono astenuti; sull'invio di armi all'Ucraina e l'utilizzo di esse sul suolo russo hanno votato a favore; sui referendum hanno preso posizione per il sì, ma gran parte del partito li ha boicottati votando NO o astenendosi.
Da notare poi che queste trasformazioni il PD le fa sempre quando sta all'opposizione, sul lavoro come abbiamo visto sull'autonomia differenziata, dove ha promosso il referendum e raccolto le firme insieme a noi, ma quando era al governo prima l'ha inserita in Costituzione, poi ha tentato senza riuscirci ai tempi dei governi Conte bis e Draghi e quando l'ha fatto Calderoli si sono scoperti paladini dell'unità nazionale.
In questo momento non vedo quindi margini di convergenza, se non su battaglie condivise.
Penso che le alleanze vadano fatte sui contenuti e le forze a noi più vicine sono quelle della sinistra comunista e anticapitalista, che non contano tanto numericamente, hanno i loro limiti (si è parlato tanto di PaP e dei suoi settarismi), ma noi dobbiamo comunque cercare il dialogo e la convergenza continua.
La divisione in due manifestazioni il 21 giugno è stata inaccettabile, assurdo che abbiano convocato una manifestazione alternativa alla nostra, ma in CPR in Lombardia ho sottoscritto comunque l'odg che chiedeva di far convergere le due piazze.
Dobbiamo inoltre continuare a lavorare per costruire la Sinistra alternativa, che non è stata la causa dei nostri fallimenti, ma il modo in cui è stata fatta, cioè cambiando simbolo ad ogni elezione, quindi penso che bisognerebbe smettere di fare cartelli elettorali all'ultimo momento, tornare a presentare il nostro simbolo.
Per questo ero convinto che si dovesse continuare con Unione Popolare che iniziava ad essere conosciuta, ma ormai è un capitolo chiuso, bisognerebbe cambiare strada.

 

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