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CPN 16 marzo 2025
Preso atto che il XII Congresso Nazionale di Rifondazione Comunista si è svolto intorno a due opzioni politiche che hanno raccolto un consenso sostanzialmente paritetico tra le compagne e i compagni, nessuna delle quali ha ottenuto la maggioranza assoluta;
Ritenendo che in un contesto politico di forte potenzialità di sviluppo del movimento contro il riarmo, contro la guerra, per la pace nonché di ripresa di una soggettività di alternativa sia necessaria la massima coesione politica e la necessità di chi ha ricoperto ruoli esecutivi nazionali, in primo luogo il Segretario nazionale di ricercare il massimo coinvolgimento di tutte e tutti, e costruire organi esecutivi che rispecchino il dato congressuale nel rispetto dei principi di democrazia e pluralismo, al fine di valorizzare Rifondazione Comunista tutta e non solo una sua anima.
Consideriamo sbagliata e controproducente ogni proposta e/o decisione improntata ad una logica ipermaggioritaria volta ad escludere o a marginalizzare una parte del Partito dall’esercizio collegiale delle funzioni esecutive, dai ruoli di garanzia, dal lavoro istruttorio e di coordinamento dell’azione politica.
Per tale ragione riteniamo che una gestione paritaria e plurale del Partito sia l'unica coerente con l’esito del Congresso, nello spirito di una gestione democratica e partecipata, in un clima collaborativo e secondo un piano di lavoro condiviso, riservando al libero confronto dialettico le differenze sui punti politici controversi.
Pertanto, riconoscendo alla figura del Segretario Nazionale il dato di “prevalenza” attribuito al primo documento congressuale, ritiene che la composizione politica della restante parte della Segreteria Nazionale debba essere paritaria.
Una impostazione che riconosce pari dignità e peso politico al voto espresso dalle migliaia di compagne e dai compagni nei congressi, ponendo tutto il partito in condizione di rilanciare la propria iniziativa superando ogni logica di guerra tra bande e valorizzando la nostra comunità politica.
Tonia Guerra, Ezio Locatelli, Nicolo Martinelli