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CPN 29 e 30 giugno 2024

Gianluca Schiavon

Il risultato elettorale ci consegna una vittoria netta della estrema destra continetale in tutte le sue accezioni dalla più filoatlantista a quella più esplicitamente putiniana. Ha, dunque, ragione il compagno segretario piemontese che l'assenza di una lista pacifista avrebbe consegnato all'estrema destra fascistoide il tema della guerra alla guerra. L'anomalia a livello persino continentale della lista Pace Terra e Dignità va considerata in ragione di alcune contraddizioni presenti nel nostro campo del gruppo europeo della Sinistra.

La sinistra francese, segnatamente, ha scelto di non parlare di guerra in Ucraina pur riunendo sotto le insegne del Front popoulaire dai trotzkisti del NPA ai socialisti capeggiati da un iperatlantista, qual è Raphael Glucksmann, pupillo di Bernard Henry Levi. Il risultato andrebbe considerato come positivo per la nettezza nella presa di posizione politica e per la coerenza del programma. Il risultato aritmetico nella conta dei voti è più che dignitoso e rappresenta un punto di partenza per l'aggregazione di una sinistra contro la guerra, sapendo che la guerra non è solo sul campo è anche una guerra sociale pagata nell'aumento dei prezzi generalizzato dai ceti più deboli. Non mi capacito di una polemica anti-intuitiva di chi riesce a sostenere che: a più o meno parità di esposizione mediatica un risultato di oltre 110.000 voti in più delle ultime politiche e di 46.000 delle ultime europee rappresenti un risultato peggiore.

Molti sono i limiti dei PTD, ma non quello di aver abbandonato i temi sociali con Santoro fuori della Electrolux di Susegana e il segretario Acerbo in vari luoghi di produzione. Il problema è stato, semmai, di aver poco valorizzato da parte del compagno Santoro la forza ancora eccezionale della militanza in e per questo Partito. Occorrerà, inoltre, un approfondimento specifico circa il mancato voto degli italiani non nativi, vero serbatoio della tenuta delle sinistra radicali in UE.

Nell'ottimo risultato di AVS, dovuto all'abilità di inserire due candidature bandiera anche per parte del nostro segmento elettorale, non può essere considerato indifferente l'ambiguità sul tema guerra. Risulta, tanto più, opportunistica e velleitaria la scelta di PaP di convergere elettoralmente ovunque su AVS, col pretesto dell'elezione di Salis, cui è conseguita l'elezione di ben 4 deputati ai Verdi europei addirittura in procinto di sostenere von der Layen. Una tale scelta non può che far venir meno il nostro generoso impegno unitario in UP che, peraltro, PaP ha già dichiarato di voler abbandonare.
Ritengo necessario un duplice rilancio: la creazione su tutti i territori comitati contro la guerra e il rilancio del Partito come baluardo della Costituzione.

Rilanciamo in tutte le strutture di massa l'impegno alle riforme istituzionali e costituzionali del Governo neomissino, serviranno l'ennesima raccolta firme per un referendum abrogativo all'autonomia differenziata e, un po' più avanti nel tempo, un impegno per i referenda confermativi contro il premierato e contro la separazione delle carriere dei magistrati. Si tratta di frutti avvelenati del centrosinistra nella Bicamerale D'Alema e, da questo punto di vista, la netta dissociazione di queste aree politiche deve essere rivendicata: partecipare a iniziative unitarie sulle nostre posizioni, anche con Schlein, deve creare imbarazzo agli altri, quelli di decenni di turboliberismo.
Ultima tema, congresso: affrontiamolo non per effettuare l'ennesima conta, ma con lo spirito con cui abbiamo raccolto le firme per PTD cominciando da una verifica puntuale dell'attività dei nostri dipartimenti.

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