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CPN 29 e 30 giugno 2024

Giovanni Ferretti

Qui non ci sono amici di Schlein o di Creamaschi, né compagni plagiati da questo o quel dirigente supremo: do e chiedo rispetto.

Ho sentito diverse analisi sui risultati elettorali, a partire dai dati presi in considerazione. Io allora parto dal Comune “bianco” di Rapallo: PTD 405 voti (2.93%), Unione Popolare (al Comune, in lista alternativa al PD che ha preso quasi il 15%) 814 (6.14%). E’ palese che se si parte da alleanze con PD o con sinistra antagonista, i risultati possono divergere (non sempre); dipende però cosa si vuole fare: stare nelle istituzioni “comunque”? E’ possibile oggi tirare per la giacchetta un’amministrazione di centro sinistra? Con un PD che in EU e nazionalmente taglia fondi e favorisce economia di guerra?

Siamo realisti: PTD ha preso l’1% tra gli aventi diritto al voto, nonostante il suo “né di destra né di sinistra”. Da soli saremo anche meno. Siamo comunque gli unici ad essere presenti (quasi) nazionalmente e ad avere forza ed organizzazione per poter fare campagne politiche tra la gente. Da qui si parte.

Malgrado le ns obiezioni sul percorso elettorale, a Genova abbiamo lavorato bene, lo dimostrano le firme raccolte e le preferenze prese dalla nostra candidata locale, il tutto in assoluta mancanza di risorse. Nonostante le uscite di Santoro sulla Nato, ecc. siamo arrivati al 3%.

PTD diverrà un partito? Per ora è vuoto: nessun indipendente locale, solo l’area Grassi. E’ comunque collocato nell’area del centro sinistra. Come da ultimo CPF (1 astensione), a Genova siamo per continuare la ricerca di un polo alternativo al centro sinistra: ricordiamoci le indagini in corso e il sistema di potere che ha toccato per ora solo uno dei corni dell’asse Burlando-Scajola. Tra l’altro, a fare la sinistra del centro sinistra c’è già AVS. Mi spiace: spazio occupato, e bene.

Facciamo anche un po’ di pulizia lessicale e non prendiamoci in giro: ho sentito parlare di essere sinistra alternativa pur stando col PD. A cosa saremo alternativi? Rifondazione deve avere una linea politica chiara: possono esserci marginali eccezioni “elettorali” (buona la mediazione dello scorso congresso), ma non possiamo dare l’idea di essere un merchandising.
Altra cosa è stare con tutti quelli che si battono contro lo stravolgimento dello spirito costituzionale, Autonomia Differenziata e non solo. Giusto esserci. Localmente lo stiamo già facendo da tempo: siamo gli artefici di un operoso Tavolo NO AD genovese.

Rispondo in ultimo a chi chiede cosa farei se fossimo in Francia: Farei come Francia Insoumise, cioè mi alleerei con il PS. Allora perché no in Italia col PD? Ricordo che France Insoumise alle ultime politiche ha preso il 22%, mentre il PS 1,75%. Fateci due riflessioni sopra.

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