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CPN 29 e 30 giugno 2024

Fiorenzo Fasoli

Il risultato elettorale delle europee non è soddisfacente.

Gli obiettivi sono stati più volte ritoccati al ribasso. Prima il 4%, poi il 3, alla fine ci dobbiamo accontentare del 2,19%.

La questione dell'astensione dal voto rimane un problema centrale ed addirittura in aumento.

Ho condiviso la scelta della centralità del tema della pace che rimane sempre più attuale e da continuare a sviluppare, ma la nostra lista non è mai arrivata ad essere la lista della pace ed è rimasta la lista Santoro.

Non abbiamo intercettato il voto giovanile né il mondo pacifista che non ha più le dimensioni di anni passati, ma naturalmente avrebbe dovuto diventare un interlocutore privilegiato.

E' mancata la questione sociale ed il nostro ruolo è rimasto nascosto, subalterno, di manovalanza nemmeno riconosciuta.

Anche l'affidamento a nomi noti, prima De Magistris, oggi Santoro, non risolve il problema.

C'è una questione che mi preoccupa non poco.

Abbiamo perso consensi con compagni storici della nostra area politica più attratti dal voto a Lucano che alla pace.

Fino al paradosso di aver votato Lucano, ma di aver eletto una verde che, in Europa, aderisce ad un gruppo che proprio pacifista non è.

Oggi siamo più soli, isolati, senza interlocutori e privi di prospettiva politica.

Pesa anche la questione di Unione Popolare.

Se alla fine alla lista Santoro abbiamo aderito solo noi e le altre componenti di UP no, vorrà dire qualche cosa. O no?

Costruire l'alternativa è nei nostri pronunciamenti formali e rimane la prospettiva che condivido, ma sono forti i segnali che spingono verso il ritorno nel centrosinistra con una politica di scelte più praticate che annunciate.

Ci sono battaglie unitarie importanti come contro l'autonomia differenziata, per noi questione naturale non per altri come il PD, vedi Emilia Romagna, contro il premierato e quella a favore dei referendum CGIL, con le quali ci dobbiamo sentire impegnati, ma dobbiamo ribadire la nostra caratteristica fondamentale che rimane il netto no al liberismo ed il convinto si all'alternativa.

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