Partecipa e contribuisci all'attività di Rifondazione Comunista con 10 euro al mese. Compila questo modulo SEPA/RID online. Grazie CPN 29 e 30 giugno 2024 Fabrizio Baggi La mia visione sull’esperienza di PTD non è positiva. La lista di scopo non ha raggiunto lo scopo visto che ci era stato spiegato che l’adesione alla lista Santoro era per tornare in Parlamento ed ha fortemente indebolito il nostro Partito. PTD per la quale come molte e molti ho raccolto le firme andando anche in valle d’Aosta ed ho fatto campagna elettorale, non è stata una lista unitaria per la pace nata da un allargamento ma una lista personalistica nata da una rottura. Il nostro Partito è stato in questa fase relegato al ruolo di raccoglitore di firme. Il Segretario nella relazione ha detto che da soli non saremmo riusciti a raccogliere le firme in tutti i collegi, può essere vero, ma ciò che è certo è che senza di noi sicuramente non si sarebbe presentata la lista. Rifondazione è scomparsa sul piano della visibilità e nei contenuti, e se è vero che anche 10 anni fa con l’AE sparivamo nell’immagine è anche vero che allora il progetto politico era il nostro, quello della lotta all’austerità ed al liberismo. PTD ha invece parlato di Pace in maniera totalmente slegata dalle questioni sociali e, gli unici materiali che toccavano tematiche sociali sono stati quelli prodotti autonomamente non senza fatica da noi. PTD non ha eletto, ma se fosse accaduto in quale situazione ci troveremmo oggi mentre i canali ufficiali del GUE The Left fanno girare la foto di Mimmo Lucano e Ilaria Salis e la didascalia “bentornate e bentornati alle e ai parlamentari italiane e italiani “e noi siamo fermi alla dichiarazione di Raniero La Valle che poco prima del voto ha dichiarato che la lista non era di sinistra e che eventuali eletti non sarebbero andati nel GUE? Che dire delle candidature di Lilin e della Guerra? Cito lo spot elettorale girato a Trieste al ritmo di Vola colomba bianca vola (canzone che richiama la colomba per Trieste italiana, non importa a che prezzo). Tutto ciò, unito allo sfascio di Unione Popolare del quale con ogni evidenza abbiamo delle responsabilità a partire dal blocco della discussione sulla bozza di Statuto e all’isolamento a sinistra nel quale siamo relegate/i ha indebolito ulteriormente il Partito, fatto di cui come CPN dobbiamo farci carico avviando subito una discussione congressuale franca. Il nostro compito deve essere quello di rinforzare il PRC in chiave di elemento di costruzione dell’alternativa e dell’opposizione politica e sociale su temi come le lotte contro ogni AD per la quale ringrazio Marina e Tonia per l’enorme lavoro svolto nei comitati purtroppo spesso isolate, in questa lotta dobbiamo essere in tutte le piazze e stare nei comitati facendo attenzione che siano unitari del Centrosinistra, contro il premierato per il salario, per la sanità pubblica, contro le morti sul lavoro, per il sostegno ai referendum della CGIL, per la costruzione di un movimento per la pace veramente largo che discuta con tutti. Le elezioni amministrative dimostrano che dove esistiamo e dove il Partito è nel dibattito politico le nostre liste di alternativa funzionano ed eleggono. Nella mia provincia a Cantù abbiamo preso con una lista alternativa 9,5% eleggendo due consiglieri ed anche a Cremona abbiamo eletto. In Toscana andiamo bene e il dato di Fiorenze è importantissimo: Dmitrj prende più del 5 ed è stato rieletto nonostante la guerra per mano di Tommaso Montanari. Non sono assolutamente d’accordo sul chiudere l’esperienza di UP e credo che vada mantenuta almeno come spazio di discussione al fine di non chiudere la porta alla possibilità di costruire una Sinistra d’alternativa credibile. Ci sono spinte dagli indipendenti in questo senso e nei territori si registra la contrarietà del corpo largo del Partito rispetto allo sfascio di UP. UP era il terzo polo dell’alternativa? Certamente no, ma era senza dubbio un elemento fondamentale per costruirlo. Usciamo dall’isolamento, facciamo il congresso, definiamo la linea politica che, non ne ho mai fatto segreto, auspico sia quella della costruzione della chiara alternativa, del rafforzamento del PRC, della centralità dell’intervento sociale e dell’internità alle lotte e ai conflitti. Costruiamo una proposta credibile di opposizione politica e sociale.
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