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CPN 3 marzo 2024
Giovanna Capelli
La relazione di Acerbo ci invita ad approvare il percorso della lista per la pace, che ormai è sempre più la lista Santoro e avrà molte difficoltà a diventare lista per la pace. Che ruolo ha Rifondazione in questa lista Soggetto costituente? promotore? Aderente precisa bene Raffaele Tecce e in un CPN si capisce bene quale sia la differenza Non serve per dichiararsi soddisfatti l'artificio retorico del riferimento alla biografia e alla elaborazione di Raniero. Non sono i punti critici del programma che costituiranno il centro comunicativo della lista, della sua campagna elettorale e soprattutto della sua forza attrattiva. Nel complesso la lista si presenta con un profilo inadeguato partorito in un cerchio ristrettissimo, il problema è il percorso e il risultato di questo percorso.
- questa lista non è diventata unitaria e attrattiva, non per colpa di Santoro o di altri intellettuali, ma perché Rifondazione Comunista non ha fatto il suo lavoro di direzione politica nel Partito e fuori :dovevamo costruire la lista della pace rafforzandola con la nostra presenza complessiva, le nostre relazioni politiche, portandovi dentro UP tutta intera, e tutte le relazioni politiche e sociali che avevamo intercettato nelle elezioni, nelle raccolte di firme e nel lavoro fatto nei territori Sarebbe servito a garantire con più agio il risultato che ora è fortemente in pericolo e non solo per la raccolta di i settari
- Questo ruolo non è stato esercitato, si è preferito demonizzare Pap, scassare UP e indebolire le nostre relazioni a sinistra che andrebbero mantenute non per codismo ma per interloquire e cambiarle o relativizzarle e renderle meno pesanti nei movimenti Le differenze strategiche ci sono con Pap, ma anche con SI, o mi sbaglio?
Mi sarei dunque aspettata dal Segretario una lucida sottolineatura della difficoltà in cui ci troviamo a decidere oggi, nel CPN, in modo obbligato o prendere o lasciare Non abbiamo più margini di azione o di manovra, perchè saltare le elezioni è una follia.
Peccato che in questa situazione di grande debolezza e oscuramento del ruolo del Partito e di messa in pericolo o interruzione del suo progetto (la costruzione del terzo Polo a partire dallo sviluppo di UP) non ci siamo finiti dopo una battaglia politica persa, ma ci siamo infilati noi in questa situazione, una scelta precisa, si è preferito mettere il freno a Unione Popolare o rottamarla definitivamente.
Questo è il risultato disastroso in cui siamo alla vigilia delle elezioni europee. Divisione del Partito svilendone il dissenso a lotta per bande, tentativo spero non riuscito di rottamazione di UP e forse anche dalla idea di costruire un terzo polo. Mi fa paura il compagno Barbera tutte le volte che dice che "oggettivamente "boicottiamo la lista per la pace o facciamo da sponda a PAP, era l'aggettivo che accompagnava l'accusa dei tribunali staliniani verso chi sosteneva una linea politica diversa da quella del Segretario.