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CPN 14 e 15 ottobre 2023
Intervento Giovanni Ferretti
Giro tutto quello che arriva dal nazionale al CPF genovese. Un compagno che ha letto documenti dell’ultima direzione mi diceva “sono molto simili”. Forse è vero. Fosse così, questi sarebbero davvero frutto di mere contrapposizioni individuali, di potere. Credo che i documenti siano simili perché in uno di essi ci sono dei “non detto”. Il primo è che molti nel CPN ritengono superata l’esperienza di UP (sino a ieri celato), incolpando il settarismo di PAP (Greco) e la nostra subordinazione ai dettami di PAP (Carletti: chi decide? Granato o il CPN?).
Pap è fatto di compagne/i che, come NOI, hanno approcci diversi in territori diversi, che dipendono anche dal modo in cui noi ci rapportiamo a loro. A Genova abbiamo un buon rapporto con Pap. Di Più: siamo riusciti “ad allargare” creando un comitato di sostegno alle 2 LIP che comprende USB, Le radici del sindacato della CGIL, S.A. ecc.. Successivamente abbiamo avuto dei problemi per il testo di un volantino: la posizione del PRC è stata chiara, riuscendo a spostare il dibattito dentro Pap, che ha poi deciso di non accettare le forzature autoreferenziali di USB. La cosa buffa è che a Genova sono i compagni di Pap ad essere accusati di essere succubi di Rifondazione! Chi è succube di chi, deriva dal come si lavora e si sta dentro UP!
Fatemi togliere un sassolino: è vero, a Genova abbiamo fatto la festa come UP. Questo è parso a qualche compagno, scandaloso. Ma… (1) se UP è il nostro progetto politico, dov’è lo scandalo? (2) La festa la si voleva fare come PRC; la non disponibilità dell’altro circolo numericamente significativo (e completamente estraneo ai lavori di UP) ci ha lasciato come unica possibilità quella di farla come UP (3) siamo stati accusati di non aver messo le bandiere del PRC, da qualcuno che alla festa non si è neppure avvicinato (nonostante ci fosse una partita a pochi metri dalla Bianchini): le bandiere c’erano, 3 per PRC, 3 per Pap, 2 dei GC.. le altre di UP.. le foto ci sono.. la festa è stata fatta di fronte alla nostra sede, con insegna accesa.. gli interventi nei dibattiti erano sempre con esponenti del PRC.
Oggi, altra accusa: UP non è appetibile elettoralmente. (A) chi lo afferma non capisce la deriva politica e la profondità della sconfitta culturale che abbiamo subito. Qualsiasi progetto ha bisogno di tanto, tanto tempo. (B) Poi, non è mica tanto vero: a Sestri Levante, nelle ultime elezioni, abbiamo preso il 5%. A Rapallo, nelle prossime, andremo con una lista in tandem con una lista civica anti-ecomostro, e si aspettano risultati molto superiori. Il tutto lavorando molto bene con Pap. Come per la raccolta delle firme, dove Pap contribuisce (in presenze) in modo maggiore del PRC: GE e Tigullio assieme hanno raccolto ad oggi 1.200 firme. Se tutta Italia ne raccogliesse tante per abitante come noi, saremo a 85.000.
Altro NON DETTO: no UP.. ma per fare cosa? Tecce dice “Non per andare col centro sinistra”. Lo stimo, a lui credo. Ma in molti territori c’è chi ci va, eccome! Basta fare la conta. E’ comunque una linea diversa da quella congressuale. Anch’io sono per andare il più presto possibile ad un nuovo congresso che chiarisca tutti i non detto che ci stiamo trascinando dietro.
Santoro? Solo lista di scopo? Sarà… comunque io un paletto lo metterei, sul simbolo: non per metterci dentro quello di UP ma perché poi lui non lo utilizzi “dopo” per fare liste col PD e 5Stelle, trascinando via parte dei nostri già miseri voti.
In ultimo, le polemiche “eccessive” in chat. Invito tutti i compagni a pensare a cosa sia oggi il PRC: io sono segretario di una Federazione (in ripresa), attiva.. che ha 150 iscritti su una popolazione di 700.000 abitanti. Il Nulla. Molti di noi fanno politica con rapporti numerici ancora peggiori. Se prima di parlare si pensasse a questo, sono convinto che i toni si abbasserebbero, se non altro per pudore.