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CPN 14 e 15 ottobre 2023
Intervento Marisa Chiaretta
Sono alquanto sbigottita ad ascoltare gli interventi.
Si è fatto appello durante questo CPN all’unità. La richiesta arriva soprattutto da quei compagni e compagne che esattamente nella frase successiva hanno poi stigmatizzato, usando tutti lo stesso canovaccio caricaturale, il comportamento di tutti quegli interventi che, a loro dire:
- Sono al servizio di PaP.
- Che continuano a porre in atto una “guerra” per arrivare a destituire il segretario.
- Che criticano il segretario di non esercitare la democrazia interna.
Ebbene, io non ho mai sentito dire che non si deve parlare, discutere, dialogare con la lista Santoro. E neppure non ho mai sentito dire che PaP mette dei veti. Il documento del coordinamento nazionale, firmato da tutti, compreso PaP recita di “essere disponibili a dar vita e a partecipare in modo RICONOSCIBILE E RICONOSCIUTO alla costruzione di una alleanza pacifista….” . E senza sottacere problemi vari dobbiamo lavorare in questa direzione. Vi assicuro che in Piemonte il lavoro paziente di costruzione di UP viene fatto con PaP, con Manifesta, con gli indipendenti (unico problema invece arriva dalla componente Dema). Perché mistificare la realtà? A chi giova questo atteggiamento?
Una discussione politica di merito e di metodo credo, spero, sia ancora possibile, altrimenti veramente la democrazia e la libertà di espressione non esistono più. Io faccio proprio una critica al segretario, ed è una critica ad personam. Penso che questo segretario non abbia molta cura del partito e dei/delle compagn* che militano in questo partito. Penso che sia convinto che per il semplice fatto di essere il segretario possa dire, fare, prendere o non prendere decisioni politiche senza consultare gli organismi preposti, e possa permettersi di far passare mesi prima di convocare Direzione e CPN, calendarizzando poi la Direzione due giorni prima dell’Assemblea costituente della lista Santoro. Direzione riconvocata poi dopo il 30 settembre, è chiaro che ha bypassato la democrazia interna. Nel frattempo, il segretario ha presenziato, a tutte le chiamate di Santoro, ha ammesso di aver interloquito più volte con Santoro e via dicendo.
Avrei molte altre cose da dire. Una per tutte sulla festa. Intanto devo dire che sono molto d’accordo con Cadigia quando, nel suo intervento, ha fatto presente come l’affermazione maschilista di Bifo sia stata completamente ignorata dal nostro segretario. Non una sola parola per prendere le distanze da quella affermazione. Poi vorrei anche io ringraziare tutt*i/le compagn*, dalla segreteria a quanti hanno lavorato per la buona riuscita della festa, in particolar modo mi sento di ringraziare Eliana Ferrari, in quanto responsabile nazionale feste, responsabilità che ricopre al di fuori della segreteria e che quindi quando si ringrazia la segreteria, lei non viene nominata.
Detto questo, ringrazio il segretario che nella sua relazione iniziale ci ha descritto molto bene il conflitto Israele/Palestina. Siamo immersi in un mondo dove la guerra è ormai una componente drammatica della nostra vita. Quindi una lista elettorale europea che metta come punto principale il no ad ogni tipo di guerra non può che trovarci d’accordo. Il no alla guerra è sempre stata una costante del nostro partito. Da lì bisogna partire per costruire un dialogo con la lista Santoro e con tutte le forze politiche che si trovano d’accordo su questo punto. Ma il no alla guerra è un punto di partenza per la costruzione di una lista, non un punto di arrivo.