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CPN 10, 11 giugno 2023
Intervento di Tatiana Bertini
Come compagn* del PRC, dobbiamo far crescere UP come forza di sinistra antineoliberista e anticapitalista, sia per un riferimento alternativo ai poli politici oggi esistenti che in vista delle prossime elezioni europee.
Il risultato elettivo a Campi Bisenzio può essere da esempio di come possiamo vincere quando riusciamo a rappresentare un’alternativa di riferimento.
Come partito dobbiamo impegnarci ad essere parte attiva anche nell’opposizione sociale, promuovendo quell’aggregazione di massa che consenta di recuperare diritti persi e di non perderne ulteriori. A Firenze, come lavoratori di opposizione in CGIL e dei sindacati di base, ci stiamo provando con il gruppo Ogni Giorno è il Primo Maggio sulle tematiche di scuola, sanità, ambiente, lavoro. Diventa oggi indispensabile la convergenza come forma di solidarietà nelle lotte. Sempre a Campi Bisenzio i lavoratori di Mondo Convenienza in sciopero per vedersi garantiti i propri diritti lavorativi in termini di riconoscimento delle proprie mansioni, orario di lavoro, salario e sicurezza, sarebbero già stati sgomberati dal presidio se non avessero avuto il supporto di altr* lavorator* e di altre realtà organizzate.
Bene la raccolta firme sul salario minimo ma tutto questo non basta. Come visto in GKN, dove il lavoro in mano alla finanza ha fatto guadagnare, con l’aumento del valore delle azioni, l’8% nel momento in cui è stato comunicato il licenziamento di massa, dobbiamo contrastare la continua destrutturazione dei contratti di lavoro. Come opposizione sociale è importante lottare contro l’incremento dell’utilizzo dei Voucher, di appalti e subappalti, contratti in somministrazione, esternalizzazioni, cooperative e tutti i contratti atipici dove si fanno profitti sui diritti dei lavoratori e sul costo del lavoro. In futuro poi, ci troveremo ad un’implementazione sempre maggiore della robotica che potenzialmente diminuirà in alcuni settori i posti di lavoro.
Diventa oggi infatti indispensabile parlare di redistribuzione della ricchezza, quella ricchezza fatta sulle spalle dei diritti del lavoro e dei lavorator*, diminuendo l’orario di lavoro e pretendendo un reddito minimo garantito per tutt*, anche considerando il reddito di autodeterminazione come previsto dal movimento NUDM.
È nostro dovere poi garantire la linea politica congressuale dentro UP, nelle scelte politiche che facciamo e al nostro interno, nella nostra organizzazione, sia livello centrale che nei circoli, attuando ciò che ancora non è stato attuato in termini di rinnovamento, co-rappresentanza e democrazia dal basso.
Sulla tematica della guerra poi, dovremmo prioritariamente, come UP, essere promotori di una grossa manifestazione per chiedere con forza una risoluzione di pace.
Riguardo alle due manifestazioni a Roma del 24 Giugno, una indetta dalla CGIL in difesa della Sanità Pubblica e una dall’USB contro le politiche di governo, penso che sarebbe stato più costruttivo riuscire ad arrivare a convergere tutt* in un’unica manifestazione.