Partecipa e contribuisci all'attività di Rifondazione Comunista con 10 euro al mese. Compila questo modulo SEPA/RID online. Grazie

CPN 10-12 marzo 2023

Contro la guerra e il neoliberismo: proposte per lo sviluppo di Unione Popolare

Il Comitato Politico Nazionale ringrazia le compagne e i compagni che, con la candidatura e l’impegno militante, alle elezioni regionali in Lazio e Lombardia. Il risultato inquadra le difficoltà per la sinistra anticapitalista e antiliberista di rompere la gabbia del bipolarismo anche in presenza di una fortissima astensione che è espressione di una evidente crisi di legittimazione e di un diffuso malcontento, che ha anche un segno di classe, verso il sistema politico e politiche antipopolari condivise dai due schieramenti. Il risultato delle primarie del Partito Democratico rappresenta sicuramente un fatto politico su cui riflettere senza però farsi affascinare da una narrazione che già altre volte si è rivelata illusoria. E’ concreto il rischio che la tanto decantata svolta a sinistra si traduca semplicemente in un’operazione di rilancio dell’egemonia sul popolo di sinistra mantenendo la continuità di un impianto politico-programmatico neoliberista e di oltranzismo atlantista.

In questa fase politica, per molti versi inedita, il PRC e la stessa Unione Popolare sono chiamati a un salto di qualità di riflessione e iniziativa politica e sociale. L’offensiva antipopolare e anticostituzionale del governo Meloni va contrastata sviluppando il massimo di convergenza nelle mobilitazioni e al contempo costruendo campagne autonome sulla nostra piattaforma programmatica.

La strage di Cutro e il taglio del reddito di cittadinanza danno la misura della pericolosità del governo Meloni.

Per contrastare la destra non basta un generico e fronte antifascista, ma è necessario un antifascismo sociale, di classe, ambientalista e femminista davvero impegnato per l’attuazione della Costituzione e contro la guerra perché la deriva a destra dell’UE ha una delle sue ragioni principali proprio nella “guerra capitalista”.

Il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea lavora per lo sviluppo del progetto di Unione Popolare come movimento politico sociale unitario e plurale, a cui aderiscono partiti, associazioni, singoli. Siamo impegnate/i come partito a essere “colla” tra proposte, culture, storie diverse verso la convergenza in uno spazio unitario contro il neoliberismo e la guerra, per l’attuazione della Costituzione.

Per la fase costituente proponiamo delle indicazioni da confrontare con le altre soggettività presenti nel coordinamento provvisorio. Condividiamo la necessità di aggregare il complesso dei soggetti – partiti, gruppi e individui – che si muovono sul terreno dell’alternativa. Ci poniamo gli obiettivi di aggregare il maggior numero di individui garantendo a tutte e tutti pari diritti e, al tempo stesso, di aggregare tutte le forze politiche che si pongono sul terreno dell’alternativa nella costruzione del movimento unitario senza minarne l’esistenza.

Un manifesto di principi condivisi costituisce la base di convergenza a un movimento aperto che non è e non può essere un partito, ma uno spazio di dibattito, iniziativa e confluenza unitaria.

Proponiamo di escludere l’adesione di organizzazioni sindacali perchè renderebbe assai difficile l’interlocuzione con il complesso delle forze sindacali e quindi ridurrebbe lo spazio di iniziativa.

Ribadiamo la nostra disponibilità a costruire questo spazio in forme partecipate e democratiche.

PARTECIPAZIONE

L’adesione a UP non può che essere individuale e collettiva.

I partiti aderiscono a UP collettivamente in quanto organizzazioni autonome e, come principio generale, hanno diritto a una quota di rappresentanza da definire negli organismi per esprimere e proporre il proprio orientamento e le proprie proposte al complesso del movimento.

La partecipazione dei singoli non può che avvenire attraverso una forma di adesione on line che consenta di partecipare ed essere coinvolte nelle iniziative, nel dibattito e nelle decisioni.

L’esercizio del voto non può che essere dei singoli, nelle assemblee e “on line”, anche se a livello nazionale e locale bisogna tendenzialmente operare attraverso il metodo del consenso.

Anche se un partito aderisce collettivamente a Unione Popolare non è legalmente possibile che iscritte/i vengano automaticamente traslati in un elenco o in una piattaforma on line.

Sono automaticamente aderenti a Unione Popolare le/gli iscritte/i ai partiti che partecipano al progetto. Questi ultimi nelle assemblee territoriali possono semplicemente presentare la propria tessera, ma dovranno comunque attivarsi autonomamente “on line” per poter partecipare al processo decisionale in caso di consultazioni su piattaforma.

Materialmente l’adesione on line non può che essere fatta da ogni iscritta/o sulla base dell’indicazione del partito.

Le/gli iscritte/i dei partiti, che già pagano una quota di adesione al proprio partito, dovrebbero poter partecipare alla vita di Unione Popolare senza oneri dato che già contribuiscono al partito che in quanto tale aderisce.

Premesso che il metodo del consenso deve essere lo spirito che deve animare tutti i soggetti che partecipano a Unione Popolare non si può escludere la consultazione democratica per assumere decisioni.

Per quanto riguarda i livelli regionali e nazionali (elezioni politiche, europee, regionali) le decisioni competono ai relativi coordinamenti e va prevista la consultazione delle / degli aderenti.

Sui livelli locali le decisioni in merito ad appuntamenti elettorali per l’utilizzo del simbolo di UP) e le modalità di tale utilizzo vanno assunte sulla base del principio del consenso da parte dei soggetti politici fondatori presenti sul territorio. In caso di impossibilità di accordo i singoli soggetti hanno facoltà di operare scelte diverse e in tal caso il simbolo di UP non sarà presente in quella competizione elettorale.

STRUTTURA

Il COORDINAMENTO NAZIONALE è l’organo direttivo di Unione popolare, dove si definisce la linea politica e si prendono le principali decisioni, preferibilmente con il metodo del consenso, altrimenti con il voto (a questo riguardo possiamo ipotizzare che su alcune decisioni la maggioranza debba essere qualificata). In caso di dissensi può essere attivato la consultazione delle/degli aderenti on line. Nel coordinamento nazionale va prevista una quota di “tribuna” delle organizzazioni.

Si costituiscono analoghi coordinamenti a livelli regionali e provinciali.

Possono essere eletti dalle assemblee delle/degli aderenti in modalità da definirsi.

A parte i Circoli dei soggetti fondatori, laddove ve ne siano le condizioni e l’esigenza, è possibile aprire sedi di gruppi territoriali di Unione popolare nei Comuni, nei quartieri, nei luoghi di lavoro dove si registra una domanda in questa direzione. Laddove vi sono adesioni a UP in comuni in cui non sono presenti le organizzazioni promotrici si possono costituire gruppi ma vanno autorizzati dai coordinamenti provinciali.

A livello provinciale e regionale i coordinamenti individuano una/o o più portavoce.

A livello nazionale la scelta è affidata al coordinamento nazionale.

USO DEL SIMBOLO

I partiti si impegnano a utilizzare nelle proprie iniziative e materiali di propaganda anche il simbolo di UP come già stiamo facendo.

STATUTO

La proposta di statuto che uscirà dal confronto nel coordinamento provvisorio dovrà essere sottoposta a valutazione e voto del CPN che potrà anche decidere di svolgere una consultazione delle/degli iscritte/i.

L’iniziativa del partito

Il rilancio organizzativo del PRC, a partire dal tesseramento e dall’autofinanziamento, e la costruzione dell’opposizione sono impegni prioritari del partito:

Maurizio Acerbo

chiudi - stampa