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CPN 10-12 marzo 2023

Intervento di Paolo Ferrero

Questo CPN di discussione su Unione Popolare e la sua forma è molto importante anche se arriva molto tardi. In questi mesi dentro Unione Popolare si è discusso di come strutturarsi e l’unica forza politica che non ha espresso un proprio orientamento è la più grande, cioè noi. Sono stati mesi imbarazzanti in cui i compagni e le compagne presenti nel Coordinamento nazionale si sono espressi a titolo personale e – sulla questione delle adesioni individuali e collettive - in contrapposizione l’uno con l’altro. Tant’è che addirittura nelle riunioni ci veniva chiesto: ma qual’è la posizione di Rifondazione Comunista?. Eppure che fosse necessario avanzare una proposta come Rifondazione Comunista non era solo utile ma anche necessario: non siamo l’ultima ruota del carro dentro UP e non possiamo andare a rimorchio di cosa dicono e decidono gli altri. Le proprie idee è meglio dirle prima che non arrivare quando si sono già consolidate opinioni ed orientamenti nel dibattito. Per questo avevo posto il problema in Conferenza di organizzazione e confidavo che in quella sede o subito dopo si potesse avanzare una nostra proposta. Così non è stato e considero questa una grave mancanza di direzione politica da parte di chi questo CPN doveva convocare.

Detto questo, io credo che dobbiamo avanzare una proposta di strutturazione di UP che permetta di aggregare sia le singole persone che le forze politiche. Per questo è necessario che i compagni e le compagne di Rifondazione Comunista possano partecipare alla vita di Unione Popolare senza dover fare altre iscrizioni. Abbiamo deciso collettivamente di dar vita ad UP e dobbiamo partecipare collettivamente alla sua costruzione: non è cosa privata di ogni singolo compagno ma un impegno collettivo del partito. Per questo è necessario che Unione Popolare funzioni sul principio democratico di una testa un voto ma che le adesioni siano sia individuali che collettive. Non possiamo ripetere la vicenda di Potere al Popolo quando abbiamo spaccato il partito tra iscritti e non iscritti. Una volta fissato questo principio basilare ovviamente UP deve strutturarsi in forma democratica, a bassa soglia d’ingresso, lavorare con maggioranze qualificate e così via così com’è evidente che UP si debba collocare sul terreno dell’alternativa ai poli politici esistenti.

Infine voglio sollevare un altro problema su cui siamo in ritardo: dobbiamo discutere di come UP e Rifondazione Comunista non solo coesistono ma si sviluppano reciprocamente. Come sapete molti pensano che i partiti prima spariscono e meglio è. Io la penso al contrario ma è evidente che dobbiamo provare a ragionare quali debbono essere i terreno di azione prioritari di Rifondazione e di Unione Popolare evitando che tutti facciano le stesse cose magari pestandosi i piedi. Io penso che sia necessario ragionare su questo, sui ruoli distinti che UP e Rifondazione comunista debbono avere per costruire una sinergia e non una concorrenza: su questo propongo che venga convocata rapidamente una prossima riunione della direzione o del CPN.

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