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CPN 17-18 dicembre 2022

Rosella Satalino

Nei momenti di crisi riprendo in mano i libri che ho sul comodino. In questi giorni ho ripreso le "poesie politiche" di Bertolt Brecht e in particolare la poesia A CHI ESITA molto intensa. Uno dei versi dice "per noi va male, il buio cresce, le forze scemano" e conclude dicendo "non aspettarti nessuna risposta oltre la tua".

Eppure, a me pare proprio con il cappello in mano, noi andiamo cercando altre risposte; da Conte, che con la sua nuova maschera si è trasformato nel paladino degli oppressi. E ogni tanto, ci permettiamo anche una strizzatina di occhi persino al P.D.

Siamo ingenui o ci crediamo troppo furbi? Siamo a caccia di scorciatoie elettorali, facili opportunismi, o davvero vogliamo costruire un percorso socio/politico di rottura, rivolgendoci a masse più ampie, le giovani generazioni, ad esempio, che non ne vogliono sapere di quei partiti che oggi come ieri siedono in parlamento, funzionali al sistema esattamente oggi come ieri. Ho sentito i giovani all'assemblea torinese di U.P., ho visto il Corteo No Tav, aperto da un numero enorme di giovani e giovanissimi.

E, a proposito del movimento notav, ieri ho visto al Sereno Regis il bel documentario del 2005 di una regista torinese, Adonella Marena, appena scomparsa, si intitola "Indiani di Valle". Datato ormai, ma molto interessante per capire lo spirito che anima quelle compagne e quei compagni. All'epoca i notav ancora non avevano riposto la loro fiducia nel movimento 5 stelle. Fiducia tradita quasi subito, non so più se era il Governo Conte 1 quello con la Lega, il Conte 2 o il Conte Draghi... in ogni caso VERGOGNA! Dopo tante promesse, hanno delegato la decisione sulla tav al Parlamento e proprio quel Conte andava dicendo che sarebbe costato di più bloccare l'opera che ultimarla!

E adesso noi andiamo proponendo alleanze con i 5 stelle...perché dicono le cose simili alle nostre?!? Può darsi. Ma certo loro sono CORRESPONSABILI, in quanto presenti negli ultimi Governi, della crisi economica, sociale, ambientale che stiamo vivendo da anni, di una spesa militare da paese in guerra, corresponsabili della repressione, del lavoro precario, dello smantellamento dei diritti e oggi anche di un Governo fascista, reazionario e xenofobo che ha già dato prova di politiche sociali massacranti e distruttive.Ed ora fanno questa finta opposizione, assolutamente priva di credibilità, collocati come sono dentro quel sistema capitalista che ha portato al modello sociale ed economico disastroso che abbiamo sotto gli occhi.

Ebbene, non è settarismo se penso che noi dobbiamo stare fuori da queste logiche, il nostro posto non è con certi partiti, il nostro posto è tra gli oppressi e gli sfruttati, il nostro compito è organizzare il conflitto sociale con contenuti chiari, coerenti e di sostanza. Penso che solo così Rifondazione, con la stessa Unione Popolare, possa occupare quello spazio politico che esiste e che dobbiamo saper cogliere, anche al di là della fase elettorale. Altrimenti stiamo sprecando un'altra occasione. Abbiamo temi importanti come l'ambientalismo, il contrasto alle grandi opere, il pacifismo. Dobbiamo fare sentire la nostra voce su temi come lavoro e precarietà, pensioni, sanità, scuola. Sono tutti temi che richiedono un'indipendenza politica che si va sbriciolando ad ogni accordo elettorale sbagliato.

"Per noi va male, il buio cresce, le forze scemano". Penso che se lo ammettiamo a noi stessi e ci diciamo la verità (che è sempre rivoluzionaria...) troveremo la forza per cambiare veramente rotta.

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