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CPN 17-18 dicembre 2022
Ezio Locatelli
Detto che il centro del nostro lavoro sta nella costruzione di un movimento di opposizione alle politiche neoliberiste e di guerra portate avanti nel nostro paese, bisogna aver chiaro che quando parliamo di elezioni in Lombardia e nel Lazio parliamo di elezioni di valenza politica nazionale.. Francamente penso che queste elezioni, a livello nazionale, siano state approcciate nel peggior modo possibile. Stiamo ai fatti.
Mi chiedo se sia normale che siamo qui il 18 dicembre, a ridosso del termine della presentazione delle liste, a discutere dell’indirizzo elettorale da prendere, esattamente 24 giorni dopo l’ultima direzione nazionale, senza che nel frattempo sia stato fatto nulla per chiarire i nodi aperti. Così come mi chiedo se sia normale che il tavolo nazionale di UP sia stato riconvocato l’altro ieri lasciando passare inutilmente 19 giorni dal precedente tavolo nazionale.
Nel frattempo è successo di tutto e il contrario di tutto. Bisogna avere rispetto dei livelli regionali, dei compagni e delle compagne che in condizioni proibitive, nel periodo peggiore dell’anno, a ridosso delle feste di fine anno, sono chiamati a raccogliere le firme. Ma ci rendiamo conto di questa situazione? A meno che si punti a rendere impossibile la presentazione delle liste in contrasto con le decisioni intervenute a livello delle due regioni. Sarebbe un fatto grave. Nessuno può pensare di anteporre i propri convincimenti personali a scelte collettive.
Questo riguarda in primo luogo chi ha la titolarità di rappresentanza politica nazionale. Nel merito, lo sbaglio dell’approccio tenuto in questo tornante elettorale non è quello di fare aperture ma di vedere il M5s come il referente privilegiato per la costruzione di un polo alternativo quando in tutto evidenza il M5S è impegnato a percorrere ben altre strade, a cimentarsi in una contesa di egemonia nel campo del centrosinistra. Infatti, su questo versante, siamo a un nulla di fatto sia in Lombardia che nel Lazio. Di che cosa dobbiamo continuare a discutere?
Oltre a ciò vorrei capire se abbiamo qualcosa da dire in merito alla scelta del tutto sbagliata di alcuni vecchi compagni di strada di allearsi col Pd lombardo. Ma c’è qualcuno che pensa davvero che il Pd abbia ancora una qualche credibilità tra i settori popolari? Se non si dice chiaramente di una scelta sbagliata si produce solo disorientamento. Così come è insostenibile che qualcuno si sia detto tentato di far parte nel Lazio del listone indistinto con Fassina e compagnia cantante in appoggio al M5S.
Allora, oltre a dire che non bisogna essere fotocopia di Pap, va detto anche che nemmeno possiamo essere fotocopia di certa sinistra benpensante. Infine, noto che nella relazione del segretario non s’è fatto alcun cenno alla Conferenza di Organizzazione. Me ne rammarico visto che è una delle cose positive che abbiamo portato avanti in queste settimane coinvolgendo migliaia di iscritte e iscritti, centinaia di Circoli, decine e decine di Federazioni. Non mi sembra che questo sia un segno particolare di attenzione al lavoro di rilancio dell’azione e della presenza del nostro Partito.